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Ho organizzato la mia visita ad Haifa, in Israele, per una ragione ben precisa. Volevo infatti vedere i Giardini Baha’i (dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2008) ed il Mausoleo del Bab, per cercare di capire almeno a grandi linee cosa rappresenti il bahaismo, credo sviluppatosi nella seconda metà del XIX secolo e che nell’attuale contesto mediorientale proietta una visione del mondo senz’altro inconsueta.

Ho un rapporto particolare con il sacro e credo che tale rapporto difficilmente cambierà nel tempo. Capite cosa intendo se vi dico che sarò sempre affascinata da tutto ciò che rientra nella sfera religiosa ma che non mi concederò mai completamente ad essa?  

Non sono scettica e infatti ritengo che l’universo abbia un suo incanto, al quale la scienza non saprà mai completamente aprirci. Non riesco però, per come sono fatta, a credere in un Dio – sia esso cristiano, ebraico, musulmano o altro – che ci avrebbe creati affinché ubbidissimo ai suoi precetti, per poi concederci o meno una certa benevolenza.

Una concezione molto comoda la mia? Può essere, ma credo che sia rispettabile quanto quella di chi riesce a credere ciecamente in un Dio che ha un nome ben preciso!

Ebbene, non mi sono convertita al bahaismo (!!!), ma ho scoperto tanto cose riguardo a questa religione e con questo post ve le voglio raccontare…

mausoleo del bab e giardini baha'i, Haifa, Israele

Prima della visita ad Haifa… Ma cos’è il bahaismo?

Prima di una visita ad Haifa è importante comprendere cosa sia il Bahaismo. Come vi ho già detto si tratta di una fede che si è sviluppata a metà Ottocento, le cui origini sono da ricercare entro i confini dell’attuale Iran.

In particolare bisogna soffermarsi sulla figura di Ali Muhammad. E’ lui il fondatore del babismo, vale a dire un movimento di riforma e successivamente di vera e propria rottura con l’Islam. 

Quest’ultimo arrivò definirsi Bab ovvero la porta attraverso la quale sarebbero state rivelate le cosiddette profezie e annunciò l’arrivo di una figura messianica che avrebbe accompagnato l’umanità verso una nuova era, contraddistinta da pace ed armonia.

Agli occhi del governo persiano tutto ciò non era ammissibile e lo condannò a morte. Rimasero tuttavia i seguaci del Bab, tra i quali emerse Mirza Hussein Ali. Quest’ultimo nel 1866 dichiarò di essere colui che Dio aveva reso manifesto ovvero colui che avrebbe dovuto cambiare il mondo. 

Egli divenne così il Baha’Ullah ovvero lo splendore di Dio e fondò il bahaismo. Anche lui, come il suo predecessore non fu visto di buon occhio dalle autorità del tempo. Passo infatti buona parte della propria vita in prigione, dove esplicitò i principi alla base del culto a cui aveva dato vita.  

Quali sono quei principi?  

– Esistenza di un solo Dio, inteso come creatore dell’universo;

– Esistenza di una sola religione come fonte spirituale; questo coincide con l’idea che tutte le religioni derivino da un solo Dio anche se sono state annunciate da diversi profeti (Abramo, Mosé, Gesù, Maometto, Buddha ecc.) apparsi nel corso della storia;

– Esistenza di un’unica umanità vale a dire il riconoscimento dell’uguaglianza tra tutti gli uomini, al di là delle differenze culturali e di genere, che vanno tutelate.

Devo dire che il Baha Ullah si è rivelato abbastanza innovativo rispetto ai tempi e anche al contesto storico-culturale in cui ha vissuto. Se vogliamo poi è abbastanza innovativo anche rispetto a quanto accade oggi in Medio Oriente e non. Non credete anche voi?

Haifa ed il bahaismo…

E in tutto questo cosa c’entra Haifa?  

Dovete sapere che nel 1909 i resti del Bab sono stati trasferiti proprio in città, nel luogo in cui ha trascorso gli ultimi anni della sua vita.  Dal 1953 lì, sul Monte Carmelo, sorge un maestoso mausoleo, progettato da un architetto canadese.  

Tutt’intorno al mausoleo vi sono poi i Giardini Baha’i costruiti tra il 1987 ed il 2001. Dalle diciannove terrazze che li costituiscono, che sono un tripudio di aiuole fiorite, fontane e sculture, si gode di un bellissimo panorama sulla baia di Haifa.  

Attualmente non esiste un tempio baha’i ad Haifa, ma è già stato scelto il luogo dove erigerlo e vi è stato costruito un obelisco, ad opera della Casa Universale di Giustizia, che si occupa per lo più degli affari amministrativi del culto. 

Ricordate comunque che fino ad oggi in tutto il mondo sono stati costruiti nove templi baha’i che, seppure si rifanno a specifici canoni architettonici, tendono a rispettare il paesaggio nel quale si inseriscono.

In genere si tratta di strutture circolari che presentano nove ingressi ed una cupola; al loro interno non hanno né pulpiti né altari e sono del tutto privi di immagini. Se volete farvi un’idea date un’occhiata a quello di Delhi o a quello, recentissimo, costruito a Santiago del Cile.

Nel caso in cui in futuro organizziate una visita ad Haifa ed il nuovo tempio sarà già stato innalzato o vi troverete in una delle città dove già esiste un tempio, sappiate che potete tranquillamente entrarvi, in quanto i luoghi di culto baha’i sono aperti a tutti, uomini e donne, senza distinzioni culturali. 

Tenete comunque in considerazione che si tratta pur sempre di siti riservati alla preghiera e alla lettura di testi sacri, anche di altre religioni.

La mia visita ad Haifa – Il Mausoleo del Bab ed i Giardini Baha’i…

Come ho anticipato, i motivi per cui ho voluto trascorrere una giornata ad Haifa erano fondamentalmente due: il Mausoleo del Bab e i Giardini Baha’i.

La prima tappa è stata quella al Mausoleo del Bab, dove sono potuta entrare da sola, togliendomi le scarpe. Se intendete andarci, verificate sempre gli orari, anche se in genere è aperto al pubblico dalle 9 alle 12.

Una volta lasciato il complesso, ho raggiunto la parte alta dei giardini, dove ho preso parte al cosiddetto Upper Terrace Tour, che rappresenta l’unica possibilità per esplorare gli stessi e al contempo imparare qualcosa riguardo al bahaismo. 

Tenete presente che il tour, che è gratuito ed in inglese, parte tutti i giorni tranne il mercoledì e dura tre quarti d’ora. Se pensate di parteciparvi d’estate, non dimenticate che è necessario coprire spalle e ginocchia.

Concludendo…

Spero di avervi incuriosito almeno un po’ parlandovi della mia visita ad Haifa e del bahaismo, che in tutto il mondo oggi conta quasi sei milioni di seguaci. Siete stati in città? Avete visitato il Mausoleo del Bab ed i giardini baha’i? In ogni caso, che idea vi siete fatti?

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”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”