Sono entrata in Bolivia via terra un giorno di metà giugno dell’anno scorso, quando sulle Ande soffiava forte il viento blanco. Me ne sono andata quasi un mese dopo, varcando un valico di frontiera meno esposto a certe correnti, ma che mi ha scossa profondamente, dandomi piena consapevolezza di quanto il mio zaino fosse carico di grandi emozioni e adrenalina, frutto delle esperienze che avevo appena vissuto. Ecco, in questo post troverete proprio la mia Bolivia, l’itinerario di un mese che ho seguito, tante informazioni e tutti i costi che ho sostenuto strada facendo!
La traversata in 4×4 da San Pedro de Atacama fino al Salar de Uyuni, le architetture coloniali e gli abitanti dai tratti andini di Potosì e Sucre, una giornata sull’Inca Trail fino al Cratere di Maragua per vedere delle impronte di dinosauro, il coloratissimo villaggio di Samaipata che rappresenta la rampa di lancio verso il Parco Nazionale Amboro e verso El Fuerte, per non parlare dell’immensa La Paz, custode di riti ancestrali che rivelano un rapporto con la pachamama ancora molto profondo, e poi l’affascinante sito archeologico di Tiwanaku, la Ruta de la Muerte in bici, un breve ma rilassante soggiorno a Coroico e per concludere il Lago Titicaca con tutto ciò che ha da offrire… Ecco cosa avevo sulle spalle! Ecco cosa ho strappato alla Bolivia in 25 giorni!
Il mio itinerario in Bolivia
Bolivia itinerario di un mese_Giorno 1 – 2 – 3: Da San Pedro de Atacama (Cile) a Uyuni in 4×4
Dopo aver trascorso cinque giorni a San Pedro de Atacama, nel nord del Cile, ho deciso di proseguire. E’ così che ho attraversato la frontiera e mi sono ritrovata in Bolivia.
I successivi tre giorni, a bordo di un 4×4, hanno avuto tutto il sapore dell’avventura. Tra le Ande, in parte innevate, mi sono imbattuta in lagune colorate, abitate da decine e decine di fenicotteri, in deserti che nascondono formazioni rocciose dalle forme più bizzarre e persino qualche petroglifo.
Ho dormito in un villaggio sperduto, fatto di quattro case, una manciata di esseri umani e millemila alpaca. Quella notte non ho avuto il coraggio di spogliarmi dell’abbigliamento termico, nonostante il sacco a pelo e le coperte in lana.
Nemmeno la notte successiva, in un hotel fatto interamente di sale, sono veramente riuscita a chiudere occhio, ma non per il freddo, bensì per l’emozione: di lì a poche ore sarei infatti partita e avrei finalmente visto con i miei occhi il Salar de Uyuni ovvero la più grande distesa di sale esistente al mondo, realizzando uno dei miei sogni più grandi.
Di questa incredibile esperienza ho scritto più diffusamente nel post Salar de Uyuni, Bolivia… Le 10 domande che mi sono posta prima del tour!
🚙 Tour in 4×4 da San Pedro de Atacma a Uyuni, 130 Euro (compresi pernottamenti e pasti)
🛏 La prima notte del tour ho condiviso – con le altre cinque persone che hanno partecipato al tour – una stanza in una guesthouse molto molto spartana. La seconda notte, sempre in camera condivisa, ho dormito in un hotel di sale con qualche piccolo comfort in più. La terza notte, arrivata a destinazione, ho pernottato in camera singola presso il Marjor Hotel, che ho prenotato personalmente al costo di 8 Euro, colazione inclusa.


Bolivia itinerario di un mese_4 – 5 – 6: Potosì + Tarapaya
A bordo di un autobus un po’ sgangherato, di buon mattino, ho lasciato Uyuni per raggiungere Potosì, in circa quattro ore.
Una volta a destinazione ne ho approfittato immediatamente per dare un’occhiata al centro storico coloniale. Devo dire che mi è parso poco curato rispetto ad altri contesti dello stesso genere dove sono stata in precedenza, ma non per questo non l’ho apprezzato; gli edifici dai colori vivaci ed il saliscendi di viuzze che lo contraddistinguono fanno infatti proprio sì che mantenga una certa genuinità.
Quel giorno, giusto un po’ affannata dall’altitudine – Potosì si erge infatti a 4090m – mi sono limitata a passeggiare, lasciando ad un altro momento la visita ai principali edifici e monumenti, tra i quali per ora mi limito a ricordarvi solo la Casa Nacional de la Moneda.
Dovete poi sapere che Potosì – dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987 – è stata un tempo una delle città coloniali più ricche dell’Impero spagnolo, grazie alla grande quantità di argento presente negli immediati dintorni.
Le miniere, sfruttate dai coloni attraverso un immenso numero di schiavi che lavoravano in condizioni disumane, sono ancora aperte: oggi infatti quasi la metà degli uomini di Potosì è ancora impiegato nel settore.
Seppure il Cerro Rico sia una delle maggiori attrazioni turistiche della città, ho deciso di non mettervi piede: innanzitutto per rispetto nei confronti delle persone che ancora vi lavorano molto duramente e poi perché pare che le basilari misure di sicurezza non siano del tutto rispettate.
Per saperne di più, potete leggere il post Potosì, Bolivia: l’ombra delle miniere dietro lo sfarzo coloniale.
🚌 Bus Uyuni – Potosi: 08.00 – 12.00, 5Euro
🚌 Minivan Potosì – Tarapaya a/r: 30 min, pochi centesimi di Euro. 🛏 Hostal San Marco, 32 Euro per tre notti in camera singola con colazione


Bolivia itinerario di un mese_Giorni 7 – 8 – 9 – 10: Sucre + Trekking Inca Trail – Cratere di Maragua – Impronte di dinosauro
Sucre, che è la capitale legislativa della Bolivia, è un vero e proprio gioiellino. Si tratta infatti della città coloniale più bella del Paese e – devo proprio dirlo – anche di quella più curata; a renderla unica i suoi edifici, di un bianco quasi abbagliante, che non mi sono affatto stancata di vedere e rivedere nei quattro giorni che ho trascorso in città!
A dire la verità – se avessi avuto tempo – sarei rimasta anche di più: Sucre è infatti il posto giusto dove fermarsi per un po’ durante un lungo viaggio in Sud America, innanzitutto perché come avrete intuito è molto molto piacevole e poi perché offre tutta una serie di servizi che non è così scontato trovare nel resto del Paese, a partire dai corsi di spagnolo a prezzi davvero competitivi.
Aggiungo solo che la città offre molto anche nei dintorni. Io ho visitato il sito paleontologico di Cal Orcko ed ho preso parte ad un trekking che mi ha permesso di percorrere una parte dell’Inca Trail, di addentrarmi nel Cratere di Maragua e di scovare, poco oltre, delle impronte di dinosauro. Credetemi, ne vale la pena!
Nel caso vi trovaste a Sucre di domenica, potete anche pensare di fare un salto al mercato di Tarabuco. Io purtroppo non ho avuto modo di vederlo personalmente. Fa al caso vostro nel caso stiate cercando artigianato ed in particolare tessili!
Vi ho parlato di questi luoghi anche qui: Sucre: cosa fare nella capitale storica della Bolivia e Trekking sulla Cordigliera de los Frailes.
🚌 Bus Potosì – Sucre: 07.00 – 10.00, 3Euro
🚌 Trekking Inca Trail – Cratere di Maragua – Impronta di dinosauro, 45Euro
🛏 Hostal Condor B&B, 24 Euro per tre notti in camera singola con colazione




Bolivia itinerario di un mese_Giorni 11 – 12 – 13: Samaipata + El Fuerte + Parco Nazionale Amboro
Sono giunta a Samaipata in piena notte, con qualche difficoltà. La strada che conduce al villaggio e quindi fino a Santa Cruz de la Sierra era infatti stata bloccata; ad un certo punto ho quindi dovuto proseguire a piedi, come tutte le persone partite quella sera. Una volta a destinazione, poi, non sapevo neanche quando avrei potuto proseguire.
Al di là d tutto questo però, Samaipata mi ha messo tanta allegria e mi ha distratta da ciò che stava accadendo. A parte la piazza con la solita chiesa, non c’è granché in paese. Le stradine piene di murales tuttavia mi hanno intrattenuta per un po’ e – devo proprio dirlo – molto piacevolmente, complici anche le temperature miti dell’abitato, che sorge ad (appena) 1650m.
Il villaggio è poi stato un’ottima base per fare due gite di mezza giornata, una in autonomia per visitare il sito archeologico preincaico noto come El Fuerte e l’altra partecipando ad un tour nel Parco Nazionale di Amboro per fare un breve trekking tra le felci giganti .
Volete saperne di più? Leggete Samaipata, il villaggio più colorato della Bolivia.
🚌 Autobus notturno Sucre – Samaipata: 17.30 – 3.30, 18Euro
🚌 Tour Parco Nazionale di Amboro, 30 Euro
👣 El Fuerte, visita a piedi, 10km a/r
🛏 Los Avventureros Samaipata, 44 Euro per quattro notti in camera singola con colazione
Bolivia itinerario di un mese_Giorno 14: Santa Cruz de la Sierra
Ho raggiunto Santa Cruz in minivan in poche ore e ci ho trascorso giusto un pomeriggio, prima di ripartire. Su questa città non posso dirvi granché, ma non sembra offrire molto. Ricordate solamente che è un buon punto di partenza per chi vuole percorrere la Ruta del Che o il Circuito delle Missioni Gesuitiche, escluse dal mio itinerario solo per questioni di tempo.
🚌 Minivan Samaipata – Santa Cruz: 3h, 8Euro
🛏 Los Avventureros Santa Cruz, 4Euro per una notte in camera condivisa




Bolivia itinerario di un mese_Giorni 15 – 16 – 17 – 18 – 19: La Paz + Tiwanaku + Ruta de la Muerte in bici + Chacaltaya e Valle della Luna
In realtà da Santa Cruz a La Paz avrei dovuto spostarmi ancora una volta via terra. Considerando però quanto è accaduto durante il precedente viaggio notturno ho preferito volare. E’ così che ho prenotato un volo e in un’ora mi sono ritrovata a destinazione!
Non mi aspettavo grandi cose da La Paz: pensavo infatti che si trattasse di una metropoli sudamericana degradata e con poche attrattive. Effettivamente La Paz è anche degrado e, sì, anche povertà, tanta povertà. Come ho già accennato, tuttavia, l’ho trovata tremendamente interessante. Conserva infatti tutta una serie di credenze e consuetudini legate al mondo pre-ispanico ed in particolare aymara.
La Paz non è dunque solo una città che si è estesa e continua ad estendersi apparentemente senza una logica, fagocitando pian piano i pochi edifici coloniali sopravvissuti al tempo. E’ infatti anche la città delle Brujas, delle streghe. E’ la città dei feti di lama venduti agli angoli delle strade per essere offerti alla pacha mama. Ed è la città dove la gente compra dei teschi – sì, avete letto bene! – e se ne prende cura per tutta la vita per ottenere una certa benevolenza.
Le escursioni da La Paz…
Dei cinque giorni nella capitale, tre li ho trascorsi facendo delle escursioni, tutte tramite agenzia:
> Tiwanaku, vale a dire un altro interessantissimo sito archeologico preincaico;
> La Ruta de la Muerte, una delle strade più pericolose al mondo, che ho percorso in bicicletta;
> Chacaltaya e Valle de la Luna ovvero una vecchia stazione sciistica oggi in disuso, che si trova ad oltre 5000m, ed un canyon all’interno del quale spuntano dei caratteristici pinnacoli.
Maggiori dettagli riguardo a La Paz li trovate in La Paz e la visione del mondo degli ayamara: cosa fare nella capitale ella Bolivia. Se invece cercate maggiori informazioni riguardo agli altri luoghi che ho appena menzionate leggete La Paz, Bolivia: cosa fare nei dintorni?.
✈ Volo Santa Cruz – La Paz: 07.00 – 08.05, 50 Euro con Boliviana de Aviation
🛏 Hospedaje Milenio, 42 Euro per cinque notti + 1 in camera singola
👣Tour a piedi a El Alto, 15 Euro
🚌 Tour in minivan a Tiwanaku, 20Euro (compreso biglietto d’ingresso)
🚌 Tour in minivan a Chacaltaya e nella Valle de la Luna, 16Euro
🚴 Tour Ruta de la Muerte in bici, 60Euro ca.




Bolivia itinerario di un mese_Giorni 20 – 21 – 22: Coroico
Dopo gli intensi giorni a La Paz ho deciso di scendere nuovamente di quota e di spostarmi a Coroico, a circa 2000m.
La strada per arrivare al villaggio, raccolto e pittoresco, è semplicemente spettacolare, così come le verdi colline che si possono ammirare tutt’intorno all’abitato. Quest’ultimo sorge nel bel mezzo della Yungas ovvero una regione dal clima subtropicale, nota per le coltivazioni di caffè e di coca.
Ho approfittato dei giorni trascorsi a Coroico per fare delle passeggiate, ma soprattutto per per rilassarmi nell’immenso e fiorito giardino della struttura in cui alloggiavo.
Ricordate che Coroico è una buona base di partenza per chi vuole raggiungere l’Amazzonia (ed in particolare Rurrenabaque) via terra.
🚌 Minivan La Paz – Coroico e Coroico – La Paz, 3h ca., 3/4Euro a tratta
🛏 Sol y Luna Eco Lodge, 22Euro per due notti in camera singola
Bolivia itinerario di un mese_Giorni 23 – 24 – 25: Copacabana ed il Lago Titicaca
Dopo essere rientrata a La Paz e avervi trascorso un’ultima notte, è arrivato il momento di spostarmi sul Lago Titicaca, che – sin dall’inizio del mio viaggio in Sud America – non vedevo l’ora di raggiungere.
Quando l’ho finalmente visto con i miei occhi, ero al contempo felice e triste: ero felice perché rappresentava un altro sogno realizzato ed ero triste perché rappresentava l’ultima tappa del mio itinerario in Bolivia.
Prima di sconfinare in Perù ed incontrare finalmente Gianluca (che mi è mancato da morire!), ho però trascorso tre giorni a Copa Cabana. Stiamo parlando del centro abitato più importante della sponda boliviana, dal quale mi sono regalata una gita (in autonomia) su Isla del Sol e su Isla de la Luna, oltre ad un bellissimo trekking dal villaggio di Yampupata fino al centro.
Di tutto questo vi ho però parlato più diffusamente nel post Il Lago Titicaca, tra Bolivia e Perù.
🚌 Bus La Paz – Copacabana: 07.30 – 11.30, 4Euro
🚌 + 👣 Minivan Copacabana – Yampupata: Meno di 1 Euro + Sentiero di 17km / 5h
🚢 Barca Copacabana – Isla de la Luna – Isla del Sol, a 8.30 / r 16.30, 3h di navigazione, 5 Euro a tratta
🚌 Bus Copacabana – Puno (Perù): 09.00 – 12.00 (con sosta alla frontiera), 7Euro
🛏 Hostal Florecia, 24 Euro per 3 notti in camera singola con colazione


Arrivare in Bolivia
Come già sapete, sono arrivata in Bolivia in 4×4, in tre giorni, partendo da San Pedro de Atacama, in Cile. Vi ricordo poi che è possibile entrare in Bolivia via terra, in particolare in bus, anche dal nord-ovest dell’Argentina dalla località di La Quiaca, magari dopo aver seguito l’itinerario di cui vi ho parlato qui. Dal Perù ci sono diversi collegamenti verso la Bolivia, sempre in bus: breve e molto semplice da affrontare è la tratta Puno – Copacabana, che ho percorso personalmente in senso contrario e che collega le due sponde del Lago Titicaca.
Nel caso invece vi muoveste dall’Italia, dovrete ovviamente arrivare in Bolivia volando. A questo proposito vi dico subito che i voli su La Paz / Santa Cruz non sono affatto economici. L’unico modo per ovviare al problema è monitorare anche le tratte su Santiago del Cile e su Lima. In genere costano qualcosa meno e da lì è poi possibile volare verso la Bolivia.
Muoversi una volta in Bolivia
Personalmente una volta entrata in Bolivia mi sono mossa per lo più in bus e minivan. Questi in genere non sono nuovissimi e pulitissimi, ma costano poco ed il più delle volte arrivano dritti a destinazione. Sopra, in corrispondenza delle varie tappe, vi ho indicato orario e costo approssimativo dei miei spostamenti, ma potete cercare le tratte che più vi interessano sul sito www.ticketsbolivia.com.
Come vi ho già detto, ho avuto problemi solo in un’occasione, sulla tratta Samaipata – Sucre: il problema in quel frangente erano dei blocchi stradali, che ho appreso non essere rari nel Paese. Ve lo dico soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti, in seguito ai quali in Bolivia pare si siano verificate spesso situazioni analoghe.
In queste occasioni, sappiate che i voli interni (di Boliviana de Aviacion ad esempio) non sono affatto cari e rappresentano una buona alternativa al trasporto su strada. Per evitare un altro lungo e probabilmente allucinante viaggio notturno, ho acquistato un biglietto per la tratta Santa Cruz – La Paz, a circa 50 Euro, solo pochi giorni prima che l’aereo decolasse.
Per visitare i dintorni delle città nelle quali sono stata, spesso ho partecipato a dei tour, che mi sono stati sempre offerti a prezzi accettabilissimi.


Clima: quando andare in Bolivia?
Sono stata in Bolivia tra tra giugno e luglio ovvero durante l’inverno australe. Non ho avuto particolari problematiche dovute al meteo, se non durante la prima parte del tragitto tra San Pedro de Atacama e Uyuni, a causa del vento e di una bufera di neve, che però si è quietata presto.
In generale, durante la stagione invernale, bisogna considerare che il confine tra Cile e Bolivia potrebbe essere chiuso (anche per giorni) a causa di eventi atmosferici di questo genere. Vi segnalo inoltre che soprattutto di notte le temperature erano molto basse e che negli alloggi non c’era riscaldamento.
Nei mesi estivi, quando le temperature sono un po’ più alte (ma comunque non di molto, vista l’altitudine), si presenta invece una problematica diversa ovvero le piogge. A questo proposito dovete sapere che queste ultime possono impedire la visita al Salar de Uyuni, che comunque – quando è accessibile – offre un bellissimo effetto specchio, che prima o poi mi piacerebbe vedere.
Da tutto ciò deriva che i mesi migliori per organizzare una visita al Salar de Uyuni sono quelli primaverili e autunnali, vale a dire settembre/ottobre e aprile/maggio.
Durante la mia permanenza non è quasi mai piovuto, come di norma accade durante la stagione invernale ovvero secca. Ciò mi ha permesso di dedicarmi al trekking, godendo anche di una buona visuale sui rilievi che non erano coperti da nuvole, se non in rare occasioni. Nella regione amazzonica non sono stata. Ad ogni modo, la stagione consigliata è sempre quella secca, quando le precipitazioni sono minori, così come l’umidità ed il caldo.
Mal di montagna
Sopra vi ho indicato l’altitudine di alcune delle località che ho toccato durante il mio viaggio in Bolivia. Nell’itinerario avrete certamente notato che spesso mi sono ritrovata oltre i 4000m. Se state pensando ad un viaggio nel Paese è importante che sappiate che una volta in loco potreste avvertire alcuni (o tutti!) i sintomi del cosiddetto Mal di montagna, dovuti al fatto che il vostro organismo non è abituato a certe quote.
Quali sono i più comuni sintomi del Mal di Montagna?
– Mancanza di fiato;
– Capogiri;
– Sonnolenza;
– Disturbi intestinali.
Personalmente in Bolivia, ma in generale sulle Ande, non ho mai avuto problemi di questo genere, ma la cosa è molto soggettiva. Proprio per questo motivo è importante che prima di un’eventuale partenza vi rivolgiate al vostro medico; quest’ultimo, considerando il vostro stato di salute, può darvi indicazioni specifiche ed eventualmente anche prescrivervi dei farmaci ad hoc.
In ogni caso, ricordate che per ridurre i sintomi del mal di montagna, è importante che beviate molta acqua, che evitiate alcolici e che mangiate leggero. I primi giorni in quota sarebbe meglio anche ridurre al minimo qualsiasi sforzo fisico.
Riguardo alle foglie di coca… Io non le ho provate, ma so che sono molto efficaci per combattere il mal di montagna: ho visto con i miei occhi diverse persone rimettersi quasi completamente pochi minuti dopo aver iniziato a masticarle!


Sicurezza
Considerando ciò che è accaduto recentemente nel Paese ovvero gli incendi nelle regioni dell’Amazonia e le conseguenti proteste, così come le manifestazioni e gli scontri successivi alle elezioni, credo sia d’obbligo informarsi accuratamente riguardo alla sicurezza prima di mettersi in viaggio ed intraprendere qualsiasi itinerario in Bolivia.
A questo proposito, vi rimando innanzitutto al sito www.viaggiaresicuri.it e vi suggerisco di fare qualche ricerca sulla stampa locale per avere informazioni aggiornate.
Detto questo, vi posso dire della mia esperienza: ecco, pur viaggiando da sola e senza alcun tour operator alle spalle (se non per alcune gite in giornata), è andato tutto bene e, se non fosse per i problemi cui ho appena accennato, ripartirei domani!
Aggiungo – anche se mi sembra quasi scontato – che ho sempre cercato di essere prudente, evitando comportamenti anche solo potenzialmente rischiosi, come andarsene in giro di notte in luoghi particolarmente isolati o incamminarsi su un sentiero in completa solitudine. Ma questo vale ovunque, no?
La Bolivia non l'avevo mai considerata come una meta must da visitare ma attraverso le foto e il tuo racconto sembra che ci sia davvero tanto da vedere. Che belle le foto, motivano. – Paolo
Credimi Paolo, la Bolivia vale almeno un viaggio! C'è moltissimo da fare e da vedere! Grazie! 🙂
Una terra straordinaria ricca di contraddizioni e bei paesaggi tra lunari e lussureggianti. Hai viaggiato con ogni mezzo e andata alle terme, c'è davvero di tutto in Bolivia
Si Cristina, la Bolivia è piena di contrasti, ma è anche un Paese che ha molto da offrire…
Ho il terrore dell'aereo, quindi non riuscirei mai ad arrivare fin li. Ma il tuo racconto é stupendo
Ti ringrazio Isabella! Conosco persone che avevano la tua stessa fobia e che pian piano, l'hanno superata… In bocca al lupo! 🙂
Mi piacerebbe tantissimo ma io soffro tantissimo il mal di montagna e soffro anche l'altezza quindi non so proprio come potrei superare questa cosa, però l'itinerario è mozzafiato mamma mia!
Una super amante dell'avventura! Bravissima. Lo consiglieresti a tutte e tutti questo tipo di itinerario?
Sabrina
Effettivamente Sara il mal di montagna può essere un problema, ma parlando con il tuo medico potresti trovare delle soluzioni, anche perché ci sono dei farmaci che ne attenuano i sintomi…
Sabrina… Diciamo che è un itinerario impegnativo, per le distanze e soprattutto per l'altitudine… Magari lo eviterei con bambini piccoli e alle persone anziane consiglierei di parlarne prima con il proprio medico, soprattutto nel caso abbiano qualche patologia legata all'età…
La prima foto con i fenicotteri è qualcosa di magico… non sottovalutarla potresti farci un bel quadro! A parte le foto molto belle mi ha davvero fatto ridere l'alpaca XD sembra un paese meraviglioso con distese e distese di paesaggi…
Grazie Matilde! Ahahah… In Bolivia (ma anche in Perù!) ci sono un sacco di alpaca divertenti!
Un viaggio veramente bello e interessante, leggendo le tue parole e guardando le tue foto mi hai fatto venire voglia di partire anche a me.
Mi fa molto piacere! La Bolivia è veramente fantastica!
Questi si che sono gli articoli utili!
Grazie, davvero! Per aver condiviso per filo e per segno il tuo itinerario e per avermi dato un idea dei prezzi!!
Grazie a te Giulia! Mi fa piacere che hai trovato utile il mio post!
Sono davvero suggestive le immagini e accompagnate da informazioni davvero preziose per chi ha intenzione di recarsi in Bolivia: Personalmente non è una terra che penso visiterò mai ma… mai dire mai nella vita. In ogni caso un articolo completo e pieno di utilissime informazioni.
Danila ti ringrazio! Ognuno ha le proprie preferenze, soprattutto quando si parla di viaggi… Ma come hai detto tu, mai dire mai! Chissà che prima o poi non cambi idea!
La tua adorabile foto del lama mi ha immediatamente fatto cliccare sul post e ho scoperto un mondo bellissimo! Non ho ancora visto niente dell’America del Sud, ce l’ho sicuramente in lista ma non credo che riuscirei mai a fare un percorso completo come il tuo. Complimenti!!
Ahahah… Il lama (e non dimentichiamo gli alpaca!) sono veramente adorabili! Durante il mio viaggio ne ho visti a centinaia, ma ogni volta che ho potuto avvicinarmi è stata emozione pura! Il Sud America è fantastico, ovunque tu voglia andare…
Wow, l’itinerario che hai raccontato e che hai vissuto è avventuroso e straordinario. Per me è qualcosa di neanche lontanamente immaginabile, noi viaggiamo con una bimba di 4 anni quindi facciamo cose più tranquille e adatte alla sua età.
Ma come dice il proverbio, mai dire mai. Magari in futuro potremmo partire anche noi zaino in spalla all’avventura! Costa molto la Bolivia?
Infatti, mai dire mai Alessia! Magari quando la bimba cresce un po’ potrete prendere in considerazione anche la Bolivia come meta! In realtà costa pochissimo. E’ uno dei paesi più economici del Sud America.