Cajamarca, dal Mirador Santa Apolonia, può apparire come una delle tante cittadine fondate dai conquistadores spagnoli nel XVI secolo. Ed effettivamente, dopo mesi di viaggio in Sud America, arrivata lassù, ho pensato proprio questo. Sapevo tuttavia che a Cajamaraca gli edifici e i monumenti trasudano storia. E sapevo soprattutto che quella storia, ad un certo punto, ha avuto ripercussioni non solo sul territorio che oggi chiamiamo Perù, ma su buona parte del continente sudamericano.
Avete mai pensato al fatto che il luogo dove l’Impero Inca ha trovato terreno fertile per fiorire e prosperare è ben noto, ma che non si può dire lo stesso per quello che ne ha segnato la fine? Ecco, tutti abbiamo sentito nominare almeno una volta Cusco. Diverso è invece per Cajamarca, realtà che dispone di un ricco patrimonio culturale ma che oggi – purtroppo! – è poco conosciuta a livello internazionale, come del resto buona parte delle località del nord del Perù che ho menzionato nel post Viaggio in Perù: il mio itinerario – Parte II.

Cajamarca: qualche cenno storico
Non voglio annoiarvi con un lungo excursus di carattere storico, mi limiterò dunque a richiamare essenziamente quelli che sono noti come i fatti di Cajamarca.
In generale vi basti sapere che nell’area dove oggi sorge il centro abitato e tutt’intorno ad essa, sono state ritrovate evidenze della presenza di antiche popolazioni di cui tutt’ora sappiamo poco.
E gli Inca? Sappiamo che pian piano hanno iniziato ad espandersi sia a sud che a nord di Cusco, conquistando e sottomettendo i popoli nei quali di volta in volta si sono imbattuti…
Là dove oggi sorge Cayamarca sembra siano giunti intorno al 1460 per dare vita ad un insediamento sulla via per Quito, un insediamento che doveva avere un’importanza strategica, sia a livello politico che amministrativo.
La prosperità del centro, ad ogni modo, ha avuto vita breve: già nel 1532 infatti Francisco Pizarro, accompagnato da soli 168 conquistadores, ha catturato Atahualpa ovvero l’ultimo imperatore Inca.
Quest’ultimo in un primo momento sarebbe stato imprigionato e poi ucciso, nonostante abbia pagato il riscatto che era stato chiesto per la sua liberazione, equivalente – a quanto pare – ad una stanza piena d’oro e d’argento.

Cajamarca: cosa fare e vedere nel centro storico?
Il centro storico di Cajamarca non conserva più nessuna traccia di ciò che c’era prima della conquista spagnola. Nessuna traccia delle popolazioni preincaiche. Nessuna traccia degli Inca. Se non qualche reperto conservato al Museo Archeologico.
Non rimangono nemmeno edifici o monumenti, perché – come è successo un po’ ovunque in America Latina – questi sono stati smantellati per fare spazio e costruire con i materiali recuperati una nuova città.
Oggi, effettivamente, Cajamarca conserva tutte le caratteristiche di quella che un tempo era una città coloniale. E devo dire una bella città coloniale, che nel tempo non ha perso il suo fascino!
C’è la solita ben curata Plaza de Armas, sulla quale si affaccia la Cattedrale, nonché la Chiesa de San Francisco. Non mancano altri edifici sacri, come il Complejo de Belen, che comprende anche un ospedale.
E poi El quarto del rescate ovvero le quattro mura (a quanto pare le uniche di epoca incaica sopravvissute in zona!) entro le quali Atahualpa è stato rinchiuso prima di essere ucciso da Pizarro.
Cajamarca: cosa fare e vedere nei dintorni?
E’ soprattutto nei dintorni di Cajamarca però che c’è molto da fare e da vedere. Avete mai sentito parlare di Baños del Inca, di Cumbe Mayo e delle Ventanillas de Otuzco? Si trovano tutti a pochi chilometri dal centro cittadino e raccontano – a chi ha voglia di scoprirli – altri frammenti della storia del Perù!
> Baños del Inca
Sono dei bagni termali, che – secondo alcuni – Atahualpa apprezzava in modo particolare, tanto che vi avrebbe trascorso del tempo poco prima di finire nelle mani di Pizarro. Oggi sono ancora utilizzati dalla gente del posto, ma anche da chi arriva da fuori!
Distanza da Cajamarca: 6km
> Ventanillas de Otuzco
Si tratta di una necropoli preincaica costituita da nicchie funerarie scavate nella roccia che ricordano delle finestrelle (da cui deriva il nome del sito). La datazione del complesso è controversa perché gli Inca, una volta giunti a Cajamarca, hanno completamente svuotato le sepolture per adibirle a granaio; si ritiene comunque che risalga al periodo compreso tra il 300 e l’800 d.C.
Distanza da Cajamarca: 8km
> Cumbe Mayo
Stiamo parlando di un’area ricca di formazioni rocciose che si ergono dal nulla e sulle quali compaiono degli interessanti petroglifi. E stiamo parlando anche di una sorta di acquedotto, realizzato tra il 1000 ed il 1500 a.C, che rappresenta una straordinaria opera di ingegneria idraulica. Tutto questo in un contesto che non posso che definire idilliaco, abitato tra l’altro da una popolazione quechua che si è rivelata di una genuinità e di una dolcezza estrema!
Distanza da Cajamarca: 20km


Come muoversi a Cajamarca e dintorni?
Il centro storico di Cajamarca è abbastanza compatto: ciò significa che tutti i luoghi di interesse che ho citato fin’ora sono raggiungibili a piedi.
Per quanto riguarda invece le attrazioni che si trovano nei dintorni, ci si può muovere in tre modi:
– Taxi.
– Tour organizzati più volte al giorno da agenzie locali, con guida;
– Mezzi pubblici;
Non ho informazioni riguardo ai costi per un taxi, ma non credo siano elevati, soprattutto se si è bravi a contrattare. Per quanto riguarda le altre due opzioni i prezzi sono davvero molto contenuti: se ci si affida ad un operatore locale si tratta di pochi euro, mentre se si pensa al fai da te addirittura di centesimi di euro.
Arrivare a Cajamarca e ripartire…
Personalmente sono arrivata a Cajamarca da Trujillo in autobus e sono ripartita qualche giorno dopo in direzione Chachapoyas. Per i due spostamenti mi sono affidata rispettivamente alle compagnie Linea e Turismo Virgen del Carmen. La città è collegata comunque a molte altre località del paese, da diversi operatori.
Per completezza ricordo inoltre che a Cajamarca c’è un aeroporto e che non mancano voli che garantiscono in collegamenti con Lima.
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Non so se e quando riuscirò a fare un viaggio in Sud America ma leggendo i tuoi racconti del tuo viaggio mi viene voglia di prenotare subito!
Eh… Se si potesse, io lo avrei già fatto! Quanto mi manca il Sud America!