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San Paolo, nel mio percorso verso la Patagonia e la Terra del Fuoco, è stata una tappa che almeno inizialmente ho sentito un po’ forzata. Fin dal principio sapevo infatti che non è una località turistica in senso stretto, di quelle che offrono tante cose da fare e da vedere. Era dal suo aeroporto però che dovevo volare in Uruguay e così alla fine ho deciso di darle un’opportunità, trascorrendovi tre giorni.

Questo post nasce dunque dalla mia breve esperienza in quella che è la città più grande del continente sudamericano, nonché il centro economico e finanziario di maggiore rilievo dell’intero Brasile. Proprio per questo motivo è pensato per chi di fatto è solo in transito ma comunque vuole dare un’occhiata in giro prima di proseguire. Se è il tuo caso, continua a leggere, che ti racconto come è andata e magari trovi qualche spunto per organizzare il tuo soggiorno!

San Paolo, Brasile - Centro Storico

Che aria tira a San Paolo?

Non è cosa semplice scegliere gli aggettivi giusti per descrivere una città, a maggior ragione quando si parla di una megalopoli in cui si ha avuto modo di trascorrere giusto qualche giorno.

Devi sapere che San Paolo si estende su una superficie di oltre 1500km2. Non posso dunque esprimere un parere riguardo all’intera area urbana, ma solo rispetto ai quartieri che ho visitato e di cui ti parlerò di seguito.

Anche se rischio di essere troppo diretta, ci tengo ad essere sincera, quindi ti dirò come ho percepito la città. Ecco, per essere breve, estremamente caotica e sporca. Questo è dunque un aspetto che devi considerare se intendi visitarla!

E devi considerare anche la diffusa presenza di senzatetto che spesso vedrai accasciati sulle panchine o nel bel mezzo di un’aiuola, così come dei meninos da rua, bambini di strada, senza famiglia, che sopravvivono come possono.

A questo punto non posso non raccontarti che durante un free walking tour del centro, davanti alla cattedrale, sono comparsi dei ragazzini che sniffavano colla. Hanno iniziato ad infastidire il gruppo, tanto da spingere la guida ad allontanarsi e a proseguire con la sua spiegazione all’interno del luogo sacro.

Non voglio spaventarti, ma solo dirti che San Paolo è una di quelle realtà che vanno affrontate con una certa consapevolezza. Su questo però non mi soffermo ulteriormente qui. Ne ho già scritto infatti nel post Rio de Janiero e sicurezza e valgono un po’ le stesse considerazioni anche in questo caso.

San Paolo, Avenida Paulista: street art

Cosa fare a San Paolo in tre giorni…

Immagino tu abbia compreso che a San Paolo non avrai l’imbarazzo della scelta riguardo a cosa fare e vedere. Ad ogni modo non mancano luoghi di interesse degni di nota! Di seguito ti indico le attrazioni sulle quali mi sono concentrata nei miei tre giorni in città!

> Il centro storico di San Paolo

Lo chiamano centro storico, ma il quartiere di storico ormai ha ben poco. Il cemento infatti nel tempo ha preso il sopravvento anche sugli edifici di epoca coloniale, che si contano sulle dita e sono sempre più stretti tra grattacieli di nuova costruzione.

La visita del cosiddetto centro storico generalmente inizia in Praca da Sè. E’ la Piazza delle Cattedrale, che nel 2006 è stata oggetto di un progetto di ristrutturazione che ha portato un po’ di verde e qualche fontana ed ha reso l’area un po’ più vivibile.

Riguardo alla Cattedrale, dedicata a Nostra Signora Assunta e a San Paolo, ti ricordo che risale al 1912 e che è stata eretta là dove sorgeva una chiesa del XVII secolo. Ciò che oggi possiamo osservare è dunque un edificio sacro in stile neogotico, con due alte torri ed un rosone, che può accogliere ben 8000 persone.

Tra le costruzioni degne di nota, non posso poi non menzionare il Teatro Municipale risalente al 1911. Voluto dall’élite locale, all’epoca della sua costruzione doveva competere con i maggiori centri europei, per quanto riguarda l’opera lirica e l’orchestra sinfonica. Se ti interessa, puoi visitarlo anche all’interno, prendendo parte ad una visita guidata.

Da non perdere poi il Patio do Colegio, che è forse l’unico edificio che ancora racconta come è nata San Paolo, seppure più volte rimaneggiato. E’ infatti il complesso più antico della città, fondato dai gesuiti nel 1554 come luogo volto a favorire il progetto di evangelizzazione delle popolazioni native. Inizialmente era costituito da una chiesa e da una scuola, oggi invece è un museo storico.

Tra i grattacieli più imponenti del quartiere mi limito invece a citare l’Edificio Martinelli, costruito tra il 1924 ed il 1934. Ricorda che puoi entrare e salire gratuitamente, accompagnato da una guida. La vista da lassù ti permetterà di comprendere le reali dimensioni di San Paolo! Se ancora non fosse chiaro ospita ben 12 milioni di abitanti, equivalenti ad un quinto della popolazione italiana!

Ah, dimenticavo l’Edificio Copan, che con i suoi 38 piani e 1160 appartamenti, è qualcosa di enorme; tra l’altro è stato progettato dallo studio del noto architetto Oscar Niemeyer negli anni ’50. E poi l’Edificio Banespa, che oggi è noto anche come Farol Santander, ma che è stato costruito tra il 1939 ed il 1947 come sede della banca centrale dello stato di San Paolo.

> Avenida Paulista

La cosiddetta Avenida Paulista, è l’arteria principale di San Paolo. Lunga quasi 3km, è espressione del potere economico della città: su di essa si affacciano infatti numerosissimi grattacieli, sede di importanti aziende, nazionali e non.

Durante la settimana il traffico è terribile. Sappi comunque che se proprio non sopporti le automobili in coda e lo smog, puoi programmare la tua visita di domenica, quando viene chiusa al traffico ed è quindi più piacevole.

Come puoi immaginare, in Avenida Paulista non mancano edifici dall’aspetto avveniristico. L’esempio più noto è certamente l’Itau Cultural; sede di un ente no-profit dal 1989, al suo interno arte e cultura sono promosse in ogni loro forma. Per non parlare del Edficio FIESP, costruito tra il 1970 ed il 1979, la cui sagoma ricorda quella di una piramide.

A mio parere è assolutamente imperdibile il MASP, vale a dire il museo d’arte moderna e contemporanea più importante di San Paolo, fondato nel 1968. Al suo interno sono esposte opere di artisti di tutto il mondo, anche del calibro di Picasso e Van Gogh. L’edificio stesso che ospita l’esposizione suscita tuttavia un certo interesse, per le quattro colonne rosse che lo sorreggono.

Ti segnalo poi la Casa das rosas ovvero una villa in stile francese, risalente agli anni ’30. Quest’ultima è stata di proprietà di una ricca famiglia di commercianti di caffé, che l’ha abitata fino al 1985. Sopravvissuta all’espansione edilizia, nel 1995 è stata restaurata e dichiarata monumento d’interesse nazionale, diventando uno spazio volto a promuovere e divulgare la poesia e la letteratura.

> Vila Magdalena

Vuoi sapere perché alla fine ho deciso di trascorre tre giorni a San Paolo e di non volare subito altrove? Il vero motivo in realtà sta tutto nel quartiere di Vila Magdalena! Se come me ami la street art, anche tu hai un buon motivo per passarci, perché non solo troverai dei murales, ma troverai dei murales veramente sorprendenti!

Spesso infatti, al di là della palese bellezza delle opere davanti alle quali mi sono ritrovata, sono state le tematiche espresse ed affrontate dai singoli artisti ad avermi colpita. In questo senso c’è molta varietà. Si va infatti dalla tutela dell’ambiente e delle minoranze fino alla denuncia dei problemi sociali che continuano ad affliggere le favelas!

Il luogo più noto per la presenza di murales è sicuramente il cosiddetto Bico do Batman, dove il primo murales – che come puoi immaginare rappresentava proprio Batman! – è comparso negli anni Ottanta. Ad ogni modo a Vila Magdalena ne troverai a centinaia!

Comunque a San Paolo c’è un certo fermento artistico anche al di fuori del quartiere. In Brasile dal 2009 la street art è infatti diventata legale ed oggi è sufficiente che gli artisti si accordino con i proprietari del muro sul quale intendo lavorare.

Giusto per farti un esempio! In Avenida Paulista si trova uno dei murales più noti dell’intera città. Si tratta di un enorme ritratto di Oscar Niemeyer, di una sorta di tributo all’architetto da parte dell’artista Eduardo Kobra. Tieni quindi sempre gli occhi ben aperti perché potresti scovare delle vere e proprie chicche!

> Parco Ibirapuera

Tra le cose da fare a San Paolo, sicuramente non può mancare una bella passeggiata nel Parco Ibirapuera. Si tratta della più grande aree verde del continente sudamericano, spesso paragonata a Central Park di New York.

Inaugurato nel 1954 dall’architetto Niemeyer per festeggiare i quattrocento anni della città, oggi è per i paulistani un importante luogo ricreativo e di svago. C’è infatti chi va a fare un pic-nic con gli amici, chi va a correre e chi si limita a fare due passi…

E’ una vera e propria oasi all’interno di una città tentacolare. E’ il luogo dove fuggire quando il cemento diventa troppo opprimente, quando si ha voglia di tornare a camminare su un prato o di perdersi tra gli alberi.

Nel parco si ha modo poi di osservare la skyline di San Paolo a distanza e di entrare in uno dei numerosi musei sparsi qua e là, come quello di arte moderna o quello afro-brasiliano.

I free walking tour di San Paolo…

Quando arrivo in una città come San Paolo, verifico sempre se è possibile partecipare a qualche free walking tour. Nel caso specifico on-line ho trovato www.saopaulofreewalkingtour.com, che come operatore mi è sembrato veramente ben strutturato, tanto che offre ben tre visite guidate gratuite (al termine delle quali occorre solo lasciare una mancia, il cui importo è stabilito dal partecipante).

Personalmente ho preso parte a tutti e tre i tour, che durano più o meno tre ore. Ho iniziato con quello del centro storico, poi è stata la volta di quello dedicato all’Avenida Paulista e per concludere ho seguito quello del quartiere di Vila Magdalena.

In linea generale credo che i free walking tour siano utili per farsi una prima idea di un determinato contesto, dove poi ovviamente bisogna tornare anche per conto proprio, approfondendo gli aspetti che più interessano.

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14 Replies to “Cosa fare a San Paolo in tre giorni (Brasile)”

  1. Deve essere bella come città, sporcizia a parte. La cosa che mi frena nel visitare però questi luoghi è proprio la sicurezza nelle strade. Come hai detto anche tu, è facile che qualcuno ti infastidisca durante la visita a qualche monumento.

  2. Un posto che avrei il desiderio di visitare è proprio sao Paulo. So che non è una città facile da visitare in autonomia tanto che opterei anch’io per dei tour guidati.

    1. Sì, diciamo che nelle grandi città del Brasile può essere d’aiuto iniziare ad orientarsi con una guida. Io poi però ho sempre anche bisogno di girare da sola e anche a San Paolo non ho fatto eccezione!

  3. Guardo il Brasile con grande desiderio da anni e ogni anno mi sfugge. San Paolo è una città che mi trasmette ansia e curiosità. Ho avuto una brutta esperienza in Venezuela e l’idea di ripetere mi disturberebbe. Ma il Brasile è da vedere, San Paolo compreso.

    1. Sono d’accordo. Il Brasile è da vedere e da vivere. Io per ora ne ho scoperto una piccola parte e non vedo l’ora di tornarci…

  4. Credo che San Paolo sia un’ottimo punto d’inizio per iniziare un vero e proprio tour del Brasile. Tre giorni mi sembrano sufficienti per avere una conoscenza di base della città, ma ovviamente tutto dipende dal tempo che si ha a disposizione…

  5. Per quanto il Brasile mi affascini, non mi sentirei sicura in città come Sao Paolo. Preferisco solo visitarla attraverso post come il tuo che raccontano spaccati di vita e quartieri.

  6. Ti è piaciuta San Paolo? Io sinceramente sono rimasta un pò scioccata dal caos del traffico, dalla vita di corsa e della povertà.
    Però c’è da dire che trovo molte somiglianze con Milano (città in cui attualmente vivo).
    Però sono un pò di parte, sono cresciuta al sud del Brasile regione di montagna e quindi un’altra vita!

    1. Diciamo che non è la mia città preferita. Come ho scritto, da lì dovevo prendere un aereo per andare in Uruguay, quindi ci sono passata e ne ho approfittato per visitarla. Dove sei cresciuta esattamente?

  7. Non ho mai preso in considerazione San Paolo per un viaggio e in effetti il Brasile mi manca all’appello. Nonostante tutto, credo che comunque vorrei dedicare del tempo a questa città perché mi sembrerebbe una parte fondamentale del viaggio. Curioso l’edificio che ospita il museo d’arte moderna e contemporanea: mi ricorda un po’ alcuni degli edifici costruiti a Torino in occasione di Italia 61.

    1. Si, sicuramente è una delle città più importanti del paese e una tappa dunque – soprattutto se si ha tempo – ci può stare! Verooo… L’edificio è molto curioso!

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”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”