Stai pensando ad un viaggio in Sicilia ed in particolare ad un’escursione sull’Etna? Di seguito troverai tutte le informazioni necessarie!
L’Etna, con i suoi oltre 3000m, può essere annoverato tra i vulcani attivi più alti d’Europa. Più volte ho ripetuto qui sul blog quanto io sia affascinata dai vulcani, eppure fino alla scorsa estate non avevo mai neanche visto l’ombra della Muntagna, come lo chiamano i siciliani.
Nell’organizzare il mio viaggio in Sicilia, tuttavia, mi è subito stato chiaro che, una volta giunta a Catania, non mi sarebbe bastato ammirarlo. Sapevo che avrei voluto salire su quella meraviglia della natura che proprio in questi giorni sta dando il meglio (secondo alcuni il peggio…) di sé!
E’ così che ben presto mi sono ritrovata a studiare nel dettaglio come organizzare il tutto in totale autonomia. Ecco, in questo post ti racconto come mi sono mossa!

Arrivare sull’Etna…
Quando ho iniziato a pensare alla mia escursione sull’Etna per la testa mi sono immediatamente passate due domande ovvero <<Dove devo andare?>> e <<Come ci arrivo?>>.
Fortunatamente l’Etna si trova in una posizione perfettamente raggiungibile dalle maggiori località turistiche della Sicilia orientale e dunque non è stato difficile darmi delle risposte.
A meno di un’ora da Catania, che sarebbe stata la mia base, a poco più di un’ora da Taormina e a solo un’ora e mezza da Siracusa, il Rifugio Sapienza è diventato la meta verso la quale avrei puntato la bussola.
Subito ho anche compreso che avendo a disposizione un’automobile sarebbe stato sufficiente percorrere l’autostrada A18 Catania – Messina e all’uscita Gravina di Catania seguire le indicazioni per Nicolosi – Etna Sud.
Per completezza aggiungo che anche i mezzi pubblici potevano essere un’opzione. A Catania ed in particolare in Piazza Papa Giovanni XXIII avrei infatti potuto prendere l’autobus della AST che tutti i giorni alle 8.15 parte per Nicolosi e in circa due ore arriva a destinazione, in Piazzale Cantoniera; sarei però dovuta rientrare necessariamente alle 16.30.
Al di là di come si arriva, con il senno di poi, devo dire che già il percorso di avvicinamento all’Etna è un’esperienza molto emozionante. Si sale infatti pian piano, proseguendo lungo una strada che presenta infiniti tornanti ma che rivela molto del luogo che si sta per scoprire!
La pietra lavica, nera, che domina il paesaggio è infatti molto eloquente! Parla di eruzioni, di un territorio che nel tempo è stato modellato dalla natura che lì, spesso, si manifesta con una forza incredibile…

Cosa fare durante un’escursione sull’Etna…
Una volta stabilito che avrei raggiunto in macchina il Rifugio Sapienza, è arrivata la parte più difficile ovvero scegliere cosa fare durante l’escursione sull’Etna.
Questo aspetto non è da sottovalutare, perché le attività a cui dedicarsi lassù non sono affatto poche e se, come nel mio caso, si dispone di un solo giorno per vivere il vulcano, è importante avere le idee chiare quando si arriva in loco.
Personalmente, tra le varie opzioni, ho scelto di salire fino ai crateri sommitali in funivia più 4×4 e poi, una volta tornata al punto di partenza, di fare un breve trekking tra i cosiddetti crateri silvestri.
Escursione sull’Etna: funivia più 4X4 per ammirare i crateri sommitali
Sull’Etna ed in particolare dal Rifugio Sapienza parte una funivia che porta a circa 2500m, dove si può poi proseguire – a piedi o con dei mezzi 4X4 – fino a toccare i 2900m. Lo scopo è quello di ammirare alcuni dei crateri sommitali del vulcano ovvero i crateri ancora attivi.
Questa è l’esperienza che più mi entusiasmava e che immaginavo sarebbe stata il pezzo forte della mia escursione sull’Etna. Ebbene, alla fine è stata la parte più bella ed emozionante della giornata!
Abbiamo programmato l’arrivo al Rifugio Sapienza alle nove, in concomitanza con l’apertura della funivia. Ricordo ancora che a quell’ora, a 2000m, il caldo di Catania era qualcosa di molto lontano!
C’era poca gente e abbiamo quindi subito potuto acquistare il biglietto per salire sulla funivia e quindi sui mezzi 4×4 che di fatto sono degli autobus appositamente adattati per poter affrontare percorsi off road.
In totale abbiamo speso 65Euro a testa ovvero 30 per la funivia e 35 per il 4×4, compresa la guida che poi è necessaria per andare oltre il luogo indicato come Torre del Filosofo, dal quale si procede a piedi.
Devo ammetter che inizialmente il costo mi è sembrato eccessivo e probabilmente lo è, anche perché il tragitto in funivia dura appena 15minuti e quello su strada circa mezz’ora, ma penso anche che stiamo parlando di una di quelle esperienze a cui sarebbe un peccato rinunciare!
Ci si ritrova infatti immediatamente catapultati in un contesto incredibile, nel quale si arriva ad avere l’impressione di essere su un altro pianeta! In certi momenti, durante la camminata che è durata circa un’ora e mezza, ho pensato di essere sulla Luna, altri su Marte!
L’Etna poi, proprio mentre ero lì, ha dato spettacolo. Emetteva un fumo denso e bianco, per non parlare del rumore che arrivava alle mie orecchie e che lasciava intuire cosa stesse accadendo all’interno dei crateri.
A portarmi di nuovo alla realtà il cielo e soprattutto il mare che ad un certo punto si arriva a scorgere, così come la costa della Sicilia e le isole al largo! Sì, sono stata molto fortunata perché la visibilità quando ho fatto l’escursione sull’Etna era massima!
Tutto questo è durato circa tre ore, tre ore surreali. Verso mezzogiorno ci siamo dunque ritrovati al punto di partenza, pronti a proseguire la nostra escursione sull’Etna… Avremmo comunque avuto tempo fino alle 16, quando la funivia chiude!
Escursione sull’Etna: trekking tra i crateri silvestri
I Crateri Silvestri sono crateri ormai non più attivi che si sono formati in seguito all’eruzione del 1892, durata quasi sei mesi. Più nello specifico, si tratta di cinque crateri che si trovano sul versante sud del vulcano, poco sopra Nicolosi.
Due dei cinque crateri si trovano ai lati della SP92, vicino al parcheggio del Rifugio Sapienza. Il Cratere Sud è raggiungibile con una brevissima passeggiata, mentre quello nord facendo un vero e proprio trekking.
Noi abbiamo optato proprio per questi percorsi, che ci hanno regalato un paio d’ore veramente piacevoli ed altri incredibili scorci, sia dell’Etna in sé e per sé, che dell’area circostante!
Del Cratere Sud tra l’altro abbiamo potuto percorrere l’intero perimetro, per poi scendere al suo interno. Quello nord è stato un po’ più difficile da raggiungere, anche perché il tracciato che vi conduce è per lo più in salita, ma ci torneremmo comunque!
Escursione sull’Etna: altri trekking
Nel decidere cosa fare durante la mia escursione sull’Etna, sono stata tentata anche da altri sentieri, che magari percorrerò la prossima volta! Di seguito ne segnalo un paio:
> Sentiero della Schiena dell’asino
E’ un sentiero di 5km, di difficoltà media, percorribile però più o meno da chiunque. Il suo punto di partenza si trova nei pressi del Rifugio Sapienza ed offre una buona visuale della Valle del Bove, oltre alla possibilità di imparare a conoscere la flora più tipica del territorio.
> Sentiero dei Monti Sartorius
Lungo 4km, è considerato facile, anche perché presenta solo 100m di dislivello; anche questo è quindi percorribile da tutti. A differenza degli altri sentieri menzionati finora, si trova sul versante nord-est dell’Etna e parte dal Rifugio Citelli.
Chi è interessato a scoprire quali siano gli altri percorsi che si snodano lungo le pendici del vulcano, può consultare il sito del Parco dell’Etna.
Quando andare sull’Etna
Il periodo migliore per organizzare un’escursione sull’Etna è senz’altro quello estivo. Può sembrare strano, perché in Sicilia, in quel periodo fa molto caldo. Sul vulcano tuttavia, man mano che si sale, le temperature si abbassano notevolmente. Non bisogna poi trascurare il vento, che può soffiare forte.
Anche l’inverno può essere un buon momento per salire sulla Muntagna, a patto però che si ami la neve e le attività che porta con sé. Sull’Etna si trovano infatti due comprensori sciistici, quello di Nicolosi a sud e quello di Piani di Provenzana – Linguaglossa a nord.
Come vestirsi per salire sull’Etna
Per vivere nel modo più piacevole possibile l’escursione sull’Etna è opportuno indossare un abbigliamento adeguato ovvero adatto alle condizioni climatiche del periodo in cui si intende vivere l’esperienza.
Personalmente sono salita sul vulcano nella seconda metà di agosto ed ho avuto bisogno della felpa che mi sono portata; avevo con me comunque anche una giacca, che può essere indispensabile anche d’estate.
D’inverno ovviamente non si può prescindere da abbigliamento pesante, a partire dalla giacca, fino ad arrivare a guanti, sciarpa e cappello.
In ogni circostanza è importante avere delle buone scarpe, possibilmente da trekking. Anche se si va d’estate, evitare quindi sandali vari ed infradito!
Chi è in difficoltà con l’abbigliamento può rivolgersi ai negozi che si trovano nei pressi del Rifugio Sapienza, che offrono la possibilità di noleggiare ciò di cui si ha bisogno.
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