Un’antica leggenda vuole che Huacachina – raccolta oasi nel deserto peruviano, oggi nota per l’offerta di attività adrenaliniche come sandboarding e dune buggy – sia frutto delle lacrime di una fanciulla. Quest’ultima infatti, perso il suo amato, avrebbe continuato a piangerlo per giorni, senza mai fermarsi, creando così il lago intorno al quale oggi si è sviluppato il piccolo centro. Non è dato sapere che fine abbia fatto la ragazza, ma si ritiene abbia assunto le sembianze di una sirena e che ogni notte di luna piena torni sulla terraferma, per continuare ad esprimere il suo dolore.
Al di là della vicenda, tramandata di generazione in generazione con tutte le varianti del caso e che è senz’altro di una tristezza infinita, dovete sapere che Huacachina rappresenta una realtà piacevole, dove – secondo me – vale la pena trascorrere almeno una giornata durante un viaggio in Perù.

Huacachina al di là del sandboarding e del dune buggy…
Uno specchio d’acqua. Palme. Eucalipti. Guesthouse, ostelli e ristorantini. E soprattutto loro, le dune, alte, altissime, che sembrano proprio incombere o proteggere (a seconda dei punti di vista!) Huacachina.
Io e Gianluca, appena arrivati, abbiamo deciso di regalarci un momento per gustare un mango shake e soprattutto il tepore di quella giornata di sole. Sì, proprio il sole, che nelle settimane precedenti, sulle Ande, non ci ha mai scaldati in quel modo e che quel giorno ci ha regalato un’oasi estremamente mutevole.
I colori di quell’istante infatti, durante il nostro breve soggiorno, non li abbiamo più rivisti: l’acqua del lago così verde e la sabbia così chiara, già verso mezzo giorno non erano più le stesse di qualche ora prima; per non parlare del tramonto, quando tutto intorno a noi ha assunto tonalità calde, che ci sono entrate dentro per non essere più dimenticate.
Non è indispensabile una grande immaginazione per comprendere perché il luogo sia diventato popolare tra chi viaggia in Perù, al di là delle attività alle quali ci si può dedicare, tutte molto elettrizzanti… ad esclusione del pedalò!
Ad ogni modo, la fama di Huacachina non è una novità, perché già negli anni ’60 non mancava un certo andirivieni. All’epoca tuttavia la località si rivolgeva ad un target completamente diverso, senz’altro più locale ed esclusivo.
Sessant’anni fa, poi, anche le esigenze erano altre: allora di grande richiamo erano soprattutto relax e benessere; non bisogna dimenticare effettivamente che le acque del lago – non più balneabili – avrebbero proprietà terapeutiche.

Il sandboarding ed il dune buggy a Huacachina…
Alle quattro del pomeriggio eravamo pronti per addentrarci nel deserto, non sulle nostre gambe, bensì su una buggy, una di quelle automobili pensate per correre sulle dune!
Seduti, mano nella mano, cintura allacciata, pronti e via. In realtà abbiamo lasciato il centro abitato lentamente, ma non appena intorno a noi non c’era più nessuno… L’autista si è dato alla pazza gioia! Saliva, saliva, saliva e poi all’improvviso scendeva, velocissimo. Ancora e ancora. Vi lascio immaginare che brividi e che urla, di divertimento!
E non è finita qui! Ad un certo punto, su una duna altissima, ci siamo fermati. Era infatti arrivato il momento del sandboarding ovvero di sdraiarsi su una tavola da snowboard e di…scivolare giù! Ancora una volta abbiamo sentito il cuore in gola, ma non riuscivamo più a fermarci, soprattutto Gianluca, che era entusiasta ed avrebbe continuato all’infinito!
Ed effettivamente ci siamo fermati solo poco prima del calar del sole, che – come vi ho già detto – ha cambiato completamente lo scenario. Ci siamo fermati per ammirare la bellezza del deserto, ormai dorato. E così, dopo tante emozioni forti, la quiete. Prima di rientrare, abbiamo potuto ascoltarci, sentire cosa quel luogo avesse suscitato in noi, camminando, lentamente, scalzi, sulla sabbia, che ormai si stava facendo fredda…
> Informazione di ordine pratico sul sandboarding ed il dune buggy
– Per vivere l’esperienza, una volta in loco, sarà sufficiente rivolgersi alla struttura in cui si alloggia o ad una delle numerose agenzie;
– In totale si trascorrono circa due ore e mezza nel deserto;
– Tutto compreso abbiamo speso circa 13 Euro a testa.

Come arrivare / lasciare Huacachina…
Huacachina si trova – come vi ho detto all’inizio – nel deserto peruviano, circa 300km a sud rispetto alla capitale Lima.
In Perù, almeno sulle lunghe distanze, abbiamo viaggiato sempre in autobus (qui potete leggere dell’itinerario: Viaggio in Perù: il mio itinerario – Parte I e Viaggio in Perù: il mio itinerario – Parte II) ed è stato così anche per gli spostamenti da / per l’oasi.
Nel caso specifico siamo arrivati da Nazca (2h) e, quando siamo ripartiti, eravamo diretta a Paracas (1h), ma vi segnalo che è facile muoversi anche da / verso Lima (4/5h). Potete comunque verificare tutto sul sito di Cruz del Sur, che è tra le aziende di trasporto più affidabili del paese.
Ci preme sottolineare tuttavia che nessuna compagnia serve direttamente Huacachina e che dunque nel programmare i nostri spostamenti abbiamo fatto riferimento alla città di Ica, che dista 5km ovvero circa 15 minuti in taxi o altri mezzi più o meno convenzionali.
Le stagioni a Huacachina…
Nell’organizzare un soggiorno a Huacachina non si può proprio trascurare il fatto che si tratti di un’oasi e che sorga nel bel mezzo di un deserto. Questo aspetto infatti ne determina il clima ed una certa stagionalità.
In particolare va considerato che i mesi di dicembre, gennaio e febbraio portano giornate dal caldo asfissiante; nel caso preferiate temperature più miti, è meglio dunque che scegliate un periodo diverso. Da notare inoltre il fatto che la zona presenta una forte escursione termica, con notti fresche soprattutto nei mesi tra aprile e novembre.

Cosa portare a Huacachina…
Cosa portare dunque a Huacachina?
Alla luce delle condizioni climatiche, parlando di vestiario, è chiaro che è indispensabile (almeno) una felpa per la sera, soprattutto durante i mesi che registrano temperature più basse.
Nel caso poi l’hotel o l’ostello in cui alloggerete disponga di una piscina, non può mancare un costume da bagno, a maggior ragione se deciderete di raggiungere l’oasi durante i mesi più caldi.
In ogni caso poi, considerando le attività più gettonate a Huacachina ovvero il sandboarding ed il dune buggy, nello zaino o in valigia ci vanno sempre:
– Crema solare;
– Berretto;
– Scarpe chiuse, sia mai che l’infradito voli via!
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Ho letto diversi articoli del tuo blog è trovo un sacco di viaggi che sono nella mia lista! Del Perù ho anche la guida ma poi sono cambiati i programmi di vita ed e’ un po’ che lo rimando. Anche questa è una tappa che avevo inserito nel mio itinerario
Mi fa piacere Julia! Anche io ho diverse guide di paesi che ancora non ho visitato. Stanno lì, in attesa di essere sfogliate…e di partire con me!
Non avevo mai sentito parlare di questa località ma mi ha incuriosito subito leggere della possibilità del dune buggy. Quella si che è un’esperienza che vorrei proprio provare.
E’ un’esperienza veramente divertente Helene! Devi provare, a Huacachina o altrove!
Io sono un po’ fifona lo ammetto ma forse il sand boarding riuscirei a farlo. Credo che in tutta sincerità mi spaventerebbe molto di più l’autista folle ahaha
Ahahah… In realtà è tutto molto divertente Simona! Ecco, sul buggy, in ogni caso credo bisogna tenersi forte!