Chiudete gli occhi e lasciate spazio alla vostra immaginazione. Siete su una piccola barca di legno, in mezzo ad un lago di un blu intensissimo. Intorno a voi delle alte montagne, ben tre vulcani, una dozzina di villaggi e quella leggera nebbiolina tipica delle prime ore del mattino, che dona alla realtà un carattere evanescente. Il momento che state vivendo è talmente meraviglioso che restereste lì per sempre, se non fosse per l’intensa ed abbagliante luce del sole, che è ormai ben oltre l’orizzonte.
Dovete sapere che vi trovate nel luogo dove secondo la tradizione locale – quella maya – l’arcobaleno troverebbe i suoi colori, in un luogo magico dunque, che custodisce scorci paesaggistici e culturali straordinari. Ecco, vi trovate sul Lago di Atitlan ovvero sullo specchio d’acqua più grande del Guatemala, nonché il più profondo dell’intera America Centrale.

Cosa fare sul Lago di Atitlan…
Sono convinta che mai nessuno lascerà il Lago di Atitlan deluso, anche chi ha sempre aspettative altissime o esigenze molto molto particolari. Non gode infatti solo di una bellezza indiscutibile, ma offre anche la possibilità di praticare innumerevoli attività, riuscendo così ad accontentare chiunque arrivi a toccare le sue rive!
Personalmente ho deciso di trascorrere sul lago un’intera settimana perché sapevo che era il luogo perfetto dove fermarsi per cogliere frammenti della quotidianità di un Paese dove almeno una parte della popolazione continua a condurre uno stile di vita tradizionale. Ciò che mi premeva di più era infatti visitare i villaggi che sorgono sulle sue sponde: è per questa ragione che durante il mio soggiorno, ogni mattina, sono salita su una lancia e mi sono spinta da un capo all’altro dell’Atitlan.
Come avrete già intuito, se di tutto questo non vi interessasse nulla – ma sarebbe davvero un peccato e spero vivamente non sia così! – potreste darvi anche ad altro. A questo riguardo vi do giusto qualche spunto:
> Corsi di spagnolo, offerti a prezzi bassissimi dalle numerose cooperative locali, per acquisire qualche competenza di base o incrementare il livello linguistico già acquisito;
> Trekking sui rilievi intorno al lago. In questo senso vi segnalo in particolare la salita all’alba sull’Indian’s Nose e quella sul vulcano San Pedro, che ho affrontato personalmente;
> Relax, magari sulla terrazza con jacuzzi dell’ostello in cui alloggiate, che è l’ideale dopo un lungo ed intenso periodo di viaggio: a questo proposito non posso che consigliarvi di soggiornare al Mikaso Hostel di San Pedro la Laguna;
> Mangiare o bere qualcosa in compagnia di nuovi o vecchi amici nei ristornati e nei bar che si affacciano sul lago, anche perché fare quattro chiacchiere non è mai una cattiva idea;
> Visita al mercato di Chichicastenango (di cui ho scritto qui), ma anche ad altri mercati della zona.
I villaggi sul Lago di Atitlan: in quale è meglio alloggiare?
Inevitabilmente approderete a Panajachel, l’unico villaggio del Lago collegato via terra al resto del Paese e al Messico. Se il vostro arrivo (come nel mio caso) è previsto dopo le 7.30 di sera, mettete in conto di dovervi passare la notte, poiché non troverete alcuna lancia diretta verso altre località.
Non vi consiglio tuttavia di fermarvi a lungo, anche perché almeno per i miei gusti c’è troppo caos e movimento: sulla via principale – Calle Santander – troverete ristoranti, bar, negozi di souvenir e tante agenzie alle quali potrete affidarvi per organizzare il vostro soggiorno sul lago (nel caso non voleste muovervi in autonomia o per quelle attività per le quali serve una guida), oltre ad un supermercato per comprare qualcosa da sgranocchiare e uno dei pochi bancomat della zona. Direi dunque che una volta sbrigata qualche faccenda, è il caso di spostarsi altrove.
Vi starete chiedendo, a questo punto, quale sia allora la località migliore in cui stabilirsi durante i giorni che trascorrerete sul lago. In realtà, mi sento di dirvi che non esiste una località migliore delle altre, perché tutto dipende da cosa state cercando. Dei dodici villaggi che si affacciano sull’Atitlan ne ho visitati sei ed è solo di questi, dunque che vi parlerò… Se avrete modo di vederne altri – mi raccomando – raccontatemi!
Io ho scelto di alloggiare a San Pedro la Laguna, perché sapevo che da lì avrei potuto facilmente raggiungere altre località e perché ho trovato un ostello davvero eccezionale. Devo dirvi, tuttavia, che ho come avuto l’impressione che esistano due San Pedro: una animata da chi è in viaggio ed è quella subito a ridosso del lago (con ogni genere di servizi) e l’altra sul versante del vulcano, dove vive la gente del posto. Tuttavia, tornassi adesso sul Lago di Atitlan, sceglierei ancora una volta San Pedro, anche se il genere di realtà che si è venuta a creare non mi piace affatto. Se vogliamo vedere il lato positivo, ciò significa che potrete passare le serate in un bar o in un ristorante bevendo una buona birra e che l’indomani potrete raggiungere il più pittoresco dei mercati facendo giusto quattro passi.
Santiago de Atitlan è la località più grande tra quelle in cui sono stata. In realtà, lì, non mi fermerei, proprio per questa ragione: preferisco infatti luoghi più raccolti. Credo, tuttavia, che Santiago rappresenti una località interessante: avrete infatti modo di approfondire la storia locale, quella che ha visto il Guatemala impegnato in una guerra civile e la gente del villaggio deporre le armi per prima. E avrete anche modo di vedere Maximon, divinità che rappresenta – nella statua lignea che ogni anno viene custodita in una casa diversa – il sincretismo tra gli antichi culti maya e la tradizione cattolica: sembra, infatti, che per certi versi rispecchi caratteristiche di divinità di quello che era il panteon locale e per altri Giuda. Inutile dire che tra le vie di Santiago, così come negli altri pueblos affacciati sul lago, respirerete un’atmosfera tutta maya.
San Marcos, invece, si addice a chi vuole praticare yoga e meditazione; vi sono infatti diverse strutture che offrono questo genere di attività. Ad ogni modo, vale la pena raggiungere il paese anche solo per la sua piccola riserva naturale: una volta lì potrete incamminarvi su un breve sentiero che costeggia il lago, trovando certamente un angolino dove rilassarvi o fare un tuffo, sempre che ne abbiate il coraggio, perché l’acqua è freddissima!
A Santa Cruz non c’è nulla di strettamente turistico. Credo però sia necessario farvi almeno una breve tappa proprio per questo motivo. Una volta scesi dalla lancia, dovrete raggiungere il pueblo, costruito più in alto rispetto al porticciolo, e lì si aprirà un panorama incredibile, sul lago come sulla semplicità della vita di chi abita il villaggio. A mio parere è l’angolo del lago più genuino!
San Juan invece attrae visitatori grazie alla capacità della sua gente di valorizzare saperi e abilità: sono numerose, infatti, le cooperative che riuniscono tessitori, pittori e chi con le erbe medicinali riesce a realizzare i prodotti più svariati, al fine di dividere gli oneri ma anche i ricavi derivanti da attività condotte ancora come un tempo. La popolazione sembra aver trovato il giusto mix: si è aperta al turismo senza perdere le proprie tradizioni. Che sia una buona alternativa a San Pedro?

Quanti giorni sul Lago di Atitlan: il grande dilemma!
Vi ho già detto che ho trascorso una settimana sull’Atitlan. Volete sapere se mi è bastata? Ecco, secondo me sul lago il tempo non è mai abbastanza ed occorre mettere in programma un buon numero di giorni per viverlo appieno! Sicuramente mi sarebbe piaciuto visitare altri villaggi e – perché no! – godere ancora un po’ della quiete della struttura in cui ho alloggiato.
L’ideale sarebbe che all’interno del vostro itinerario gli ritagliaste almeno 4/5 giorni. Così avreste la possibilità di visitare ogni mattina un villaggio diverso e fare almeno un trekking, oltre a dedicarvi ad altre attività. Nel caso in cui invece il tempo a vostra disposizione fosse meno, potreste valutare di prendere parte ad una gita in barca, così da fermarvi in almeno tre villaggi durante la stessa giornata e successivamente fare altro.
Come raggiungere il Lago di Atitlan e muoversi una volta lì…
Raggiungere il Lago di Atitlan è davvero semplice, grazie agli efficienti minivan che lo collegano ad altre località del Guatemala e persino al Messico (qui potete leggere di come sono arrivata sul Lago, partendo da San Cristobal de las Casas, in Messico).
Potete anche muovervi con i mezzi usati dai locali ovvero con i cosiddetti chicken bus, che renderanno i trasferimenti un po’ più lunghi ed un po’ più scomodi, ma senz’altro anche indimenticabili per gli incontri e le esperienze che possono regalare.
Una volta in loco, sarà altrettanto semplice spostarsi da un villaggio all’altro in barca. Ricordate però che ad una certa ora nessuno si avventura più sul lago: informatevi dunque in anticipo riguardo ai collegamenti che vi interessano, se non volete rimanere bloccati o pagare una cifra spropositata per un trasferimento privato.
Sicurezza sul Lago di Atitlan!
Non ho avuto alcun problema sul Lago di Atitlan e non mi sono mai sentita in pericolo, anche se ero in viaggio da sola. In generale mi sento di dire che i villaggi sono realtà sicure. Ci tengo però a sottolineare che i casi di rapina in zone isolate sono tutt’altro che rari! Se quindi avete intenzione di muovervi da un villaggio all’altro, non fatelo a piedi ma andate in barca, e nel caso voleste darvi al trekking, evitate di incamminarvi da soli ovvero aggregatevi ad un gruppo con guida.
Concludendo…
Ti lascio anche questo link: Una settimana sul Lago di Atitlan: stralci del mio diario di viaggio.
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Che meraviglia! Il lago Atitlan è uno dei posti che vorrei vedere di più in assoluto. Quando andrò da quelle parti questa tua piccola guida mi sarà molto utile.
Il Lago di Atitlan è davvero meraviglioso… Spero che la mia piccola guida possa davvero esserti utile! Nei prossimi giorni pubblicherò altri post sul lago e sul Guatemala… 🙂
A presto, Mery