Site Loader

Nel post Chichen Itza è davvero da annoverare tra le cosiddette sette meraviglie del mondo? esprimo la mia opinione riguardo a quale meraviglia rappresentino le rovine maya forse più visitate del Centro America e do qualche suggerimento in merito ad una eventuale visita alle stesse.

In particolare spiego come evitare una folta schiera di assillanti venditori ed una miriade di turisti che arrivano in gruppo dai resort sulla costa. Sottolineo poi nel medesimo post che forse vale la pena fare scelte diverse, se l’ora di punta non si può proprio evitare.

piramidi foresta cobà messico

In questo senso, è importante sapere che ci sono numerose possibilità, poiché la penisola dello Yucatan offre decine e decine di siti archeologici. Io, in alternativa (quando il tempo è davvero poco), vi propongo Cobà!  

L’antica città precolombiana ha infatti due importanti peculiarità che, soprattutto se si pone Chichen Itza come termine di paragone, sono tutt’altro che scontate. Mi riferisco al fatto che si trova nel bel mezzo della giungla e che è possibile provare l’ebrezza di salire su una piramide, quella di Nohoch Mul.

Aggiungo  solo che da un’altezza di ben 42 metri la foresta appare fitta ed in tutta la sua impressionante estensione. E attraverso quella stessa foresta, inoltre, si finirà per cercare le rovine che sono collegate tra loro dai cosiddetti sacbeob ovvero i sentieri a suo tempo tracciati dai maya.  

In sintesi Cobà coniuga archeologia, natura e pure un po’ di adrenalina ovvero quasi tutto ciò per cui gran parte dei viaggiatori si spinge fino in Messico ed in particolare nella penisola dello Yucatan. Lasciatemi però raccontare qualcosa in più di queste vestigia, che hanno una lunga storia e sono arrivate fino ai nostri giorni testimoniando la grandezza della civiltà che li ha concepiti.

Qualche cenno storico…

Il periodo di massimo splendore di Cobà coincide con gli anni tra l’800 ed il 1000 d.C., quando è arrivata ad estendersi su un’area di ben 50 chilometri quadrati, abitata da 40.000 persone.

Oggi è possibile vedere solo una parte degli edifici eretti all’epoca, anche perché la giungla li ha letteralmente inghiottiti e non sono ancora stati del tutto riportati alla luce.  

Chi ha viaggiato sia nello Yucatan che in Guatemala, noterà che le strutture presenti a Cobà sono molto più simili alle rovine di Tikal (di cui ho scritto qui) che alle più vicine rovine di Chichen Itza ad esempio.

Questa circostanza trova una sua spiegazione nell’alleanza che l’antica città strinse proprio con Tikal, allo scopo di favorire scambi di tipo commerciale.

Pare che il sodalizio sia stato suggellato attraverso dei matrimoni combinati, come sembra riportino delle antiche steli che rappresenterebbero delle donne di alto rango giunte a Cobà da Tikal  per convolare a nozze e che probabilmente portarono con sé anche una schiera di architetti con tutte le loro competenze. 

Cosa vedere all’interno del sito archeologico…

Gli edifici visitabili del sito archeologico sono suddivisi in quattro complessi:  

> Il Grupo Cobà del quale fa parte il Templo de las Iglesias ovvero una grande piramide sulla quale non è possibile salire;

> Il Grupo de las Pinturas nel quale è ricompreso un tempio che si contraddistingue per la presenza di pitture; 

> Il Grupo Macanxoc, costituito da un gra numero di stele, tra le quali anche quelle che rappresenterebbero le donne aristocratiche giunte da Tikal;

> Nohoch Mul, letteralmente la Grande Bocca, ma meglio conosciuta come la Grande Piramide, che con i suoi 42m rappresenta la struttura più alta della Penisola dello Yucatan oltre che quella più famosa dell’intero sito archeologico. 

rovine  cobà tulum messico
juego de pelota sito archeologico di coba
sito archeologico cobà messico

Come raggiungere Cobà…

Come ho scritto nel post Perchè trascorrere almeno 4-5 giorni a Tulum: mare, rovine e gite fuori porta Cobà si presta perfettamente come gita fuori porta dalla città di Tulum, essendo raggiungibile in autobus in circa un’ora.

E’ anche possibile raggiungere il sito partendo da Valladolid e Playa del Carmen, anche se il numero di corse è più limitato.  

Per arrivare preparati…

Per vivere al meglio la visita a Cobà è importante indossare delle scarpe comode: ci tengo a precisare che per esplorare il sito occorre camminare molto e che c’è la possibiltà di salire in cima alla Piramide Nohoch Mul.

Poiché il sito si trova nella foresta, è opportuno munirsi anche di repellente anti zanzare per evitare fastidiose punture.

Considerando che il clima è tendenzialmente caldo ed umido, non bisogna inoltre dimenticare di portare con sé una buona scorta d’acqua.

Il post ti è stato utile? Ti è sembrato interessante? Perché non metti mi piace sulla pagina facebook di My way, around the world?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”