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A marzo ho trascorso una decina di giorni in Romania, la maggior parte dei quali in Transilvania. Si tratta di una terra misteriosa e indissolubilmente legata a creature soprannaturali come i vampiri ed in particolare a Dracula. Nell’immaginario comune montagne e castelli, rigorosamente avvolti da fitte nebbie, sembrano completare il quadretto. Eppure chi è disposto a trascorrere un po’ di tempo in questa regione scoprirà ben altro ovvero centri storici davvero molto gradevoli e aree rurali caratterizzate da villaggi dove la vita scorre lenta e il tempo sembra essersi fermato.

Sembra che visitare la Transilvania in automobile sia piuttosto conveniente e semplice: i costi del noleggio sarebbero davvero contenuti, così come quelli della benzina (circa 4Lei/litro); essendo poi le strade in buone condizioni, ci si muoverebbe da un luogo all’altro in tempi brevi. Quando viaggio da sola però preferisco fare affidamento su i mezzi pubblici e così è stato anche in Transilvania ed in Romania in generale. Quando ho iniziato a pensare il mio itinerario – devo ammetterlo – qualche perplessità l’ho avuta, perché alcune tratte mi sono parse poco coperte. Dando un’occhiata più attenta all’orario ferroviario (www.cfrcalatori.ro) e a quello dei bus (www.autogari.ro) mi sono resa conto, tuttavia, che ciò che avevo in mente era fattibile.

romania trasporti mezzi pubblici

Da Bucarest a Sinaia…

Il mio viaggio in Romania ha avuto inizio a Suceava, in Bucovina, dove mi sono portata per visitare degli splendidi monasteri affrescati. Poi sono andata a Bucarest e lì mi ha raggiunta Gianluca per il weekend. Sono dunque arrivata in Transilvania partendo dalla capitale, che comunque è ben collegata a numerose città italiane da voli che hanno prezzi davvero contenuti (a volte anche solo 10-20 Euro!).  

Sinaia, che da un punto di vista amministrativo rientra nella regione della Valacchia, si trova nella Valle della Prahov, ai piedi dei Monti Bucegi. In treno, partendo da Bucarest, è raggiungibile in circa un’ora e mezza. Numerosi sono i collegamenti durante tutto l’arco della giornata; personalmente ho preso il treno delle 8.22, che è arrivato a destinazione puntualissimo alle 9.51. Il biglietto l’ho pagato 39 Lei.

Sembra che la località debba il suo nome ad un nobile romeno che nel 1695, dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, fondò il Monastero di Sinaia, con esplicito riferimento al Monte Sinai. E’ interessante entrare nel monastero, soprattutto quando all’interno c’è una celebrazione. A me è capitato, per caso, e mi ha davvero colpita, forse perché è stato il mio primo approccio al rito ortodosso.

Il maggiore motivo di richiamo a Sinaia è comuque rappresentato dal Castello di Peles, immerso in un contesto naturale piacevole ed interessante soprattutto per la sua commistione di stili, tra i quali prevale senz’altro quello neo-rinascimentale tedesco. Secondo me il castello non ha nulla a che vedere con le atmosfere tetre che si suole attribuire alla Transilvania, anzi è piuttosto fiabesco con quelle sue torrette! La storia del castello, voluto dal primo re della Romania – Carlo I – nel 1875, la si scopre durante la visita guidata di 40 minuti, compresa nel prezzo del biglietto che si paga per entrare.

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A pochi minuti di cammino dal Castello di Peles, si trova il Palazzo Pelisor sempre in stile neo-rinascimentale tedesco, seppure all’interno prevalga lo stile art nouveau. Quest’utlimo è stato pensato per il nipote di Carlo I ovvero Ferdinando, che ci ha vissuto con la moglie Maria. All’interno del Palazzo Pelisor è possibile girare liberamente, senza guida, ma muniti di un utile opuscolo informativo, che viene consegnata all’ingresso.

Da non dimenticare, nel caso si abbia ancora tempo dopo le visite di carattere culturale, la funivia che dà modo di raggiungere piste da sci e sentieri escursionistici, a seconda della stagione. Credo che una giornata a Sinaia sia più che sufficiente, a meno che non vogliate cimentarvi in qualche attività sportiva.

Da Sinaia a Brasov…

A Brasov ho trascorso tre giorni: uno per visitare la città, uno per il castello di Bran e la fortezza di Rasnov e l’ultimo per i villaggi di Prejmar e Harman.

Sono arrivata in città alle 10.10, con il treno partito da Sinaia alle 8.56, al costo di soli 6,8 Lei. Per muovermi dalla stazione ferroviaria verso il centro ho poi preso il bus n.4, che mi è costato 4 Lei.

Brasov è stata fondata nel XIII secolo dai cavalieri teutonici. In seguito divenne una colonia mercantile tedesca e prese il nome di Kronstadt, ovvero città della corona, perché il perimetro delimitato dalle sue mura, all’epoca, assumeva proprio tale forma. E una corona, ancora oggi, compare nel suo stemma!

Devo ammettere che davvero non immaginavo la bellezza del centro storico di Brasov, così come dell’area che lo cinge, e sono stata davvero felice che la mia non sia stata solo una toccata e fuga. La città, infatti, nasconde davvero tante chicche, che ho scoperto anche grazie alla visita guidata gratuita (alla fine alla guida si da una sorta di mancia…) che parte ogni giorno alle 15 da Piazza Sfatului, il cuore della città.

Assolutamente da non perdere?

– Piazza Sfatului con la sua Casa del Consiglio;

– La Chiesa Nera, luterana, in stile gotico, il cui nome deriva dal colore che ha assunto dopo l’incendio scoppiato nel 1689; le particolarità di questo luogo di culto stanno nel fatto che custodisce, appesi alle pareti, dei tappetti orientali e nel fatto che la messa si tiene in tedesco. A Brasov, così come in altri luoghi della Transilvania, vivono delle minoranze, una è appunto quella di lingua tedesca, l’altra è quella ungherese. 

– Str Storii, ovvero un vicolo largo poco più di un metro, costruito dopo l’incendio della Chiesa Nera come passaggio per facilitare il trasporto dell’acqua da una parte all’altra della città! 

– Una bella passeggiata lungo le mura, costruite nel XV secolo per difendere la città dai turchi. In particolare suggerisco il tratto tra la Torre Bianca e la Torre Nera. Il panorama su Brasov è davvero eccezionale!

– Salita (a piedi o in funivia) sul Monte Tampa e quindi la scritta Brasov che domina la città, nello stile di quella di Hollywood a Los Angeles! Anche in questo caso il panorama è straordinario! 

– Il quartiere Schei, subito oltre la porta omonima. Un tempo era abitato esclusivamente dalla popolazione romena, la quale non aveva accesso alla parte fortificata di Brasov, ovvero quella tedesca. In questa parte della città si trovano la Cattedrale di San Nicola, ortodossa, e la prima scuola romena.  

I dintorni di Brasov…

Come ho già scritto, oltre a visitare il centro storico di Brasov, mi sono spinta anche nei dintorni. In questo caso mi sono mossa in bus, spendendo 4 Lei a tratta.

Il mio secondo giorno a Brasov ho dunque seguito questo itinerario: Brasov – Castello di Bran – Fortezza di Rasnov – Brasov. Gli autobus per Bran partono dalla Stazione 2 ogni mezz’ora e ci impiegano circa 45 minuti per arrivare a destinazione. Una volta terminata la visita è sufficiente salire su un autobus diretto a Brasov e chiedere all’autista di indicare la fermata più vicina alla Fortezza di Rasnov. Per il ritorno, ovviamente, si attenderà un altro autobus diretto a Brasov.

A Bran ci si imbatte nella Transilvania che tutti immaginano, quella dei vampiri ecc. ecc. Il castello che sorge nel villaggio, eretto dai sassoni nel 1382, tuttavia, poco o nulla ha a che vedere con Dracula, invenzione dello scrittore Bram Stoker, né con Vlad Tepes, il principe impalatore, noto per la sua crudeltà, che forse vi ha soggiornato giusto per qualche giorno nel 1462, dopo una battaglia contro i turchi. L’atmosfera, soprattutto nei giorni cupi e nuvolosi, è però proprio quella che ci aspetta da un luogo che è stato abitato da un vampiro… Tetra!

E poi Rasnov… A mio parere meno impressionante di Bran, merita comunque una visita se si è in zona. La fortezza costruita nel 1335 dai cavalieri teutonici, si trova su uno sperone roccioso, e domina il centro abitato. Ancora prima di arrivare ai suoi piedi, mentre ero sull’autobus, ho potuto scorgerla! Io sono salita e scesa a piedi, ma è c’è anche una comoda funicolare per chi non avesse voglia di camminare.

castello di bran dracula transilvania
fortezza rasnov romania

L’ultimo giorno a Brasov, invece, ho seguito questo percorso: Brasov – Prejmer – Harman – Brasov. In questo caso è fondamentale verificare da quale delle diverse stazioni di Brasov parte l’autobus diretto a Prejmer e, al ritorno, dove arriva. Il bus che va e parte da Prejmer si ferma sulla strada principale, a circa un chilometro da Harman.

Prejmer e Harman sono due villaggi di origine sassone, situati a pochissimi chilometri da Brasov, entrambi caratterizzati dalla presenza di una cittadella (la prima risalente al XV secolo, la seconda al XVI secolo) costruita per dare rifugio alla popolazione durante gli attacchi dei turchi. Le mura delle due cittadelle custodiscono rispettivamente una chiesa, che proprio per la sua collocazione viene definita fortificata.

Da Brasov a Sighisoara…

I treni che collegano Brasov a Sighisoara non sono numerosissimi. Per questa ragione ho deciso di partire all’alba, con il primo treno, quello delle 6.15, giunto a Sighisoara alle 9.25, dopo svariate soste nei villaggi che sorgono tra i due centri abitati. C’era un treno anche più tardi, ma volevo trascorrere in città l’intera giornata. Il prezzo del biglietto è stato di 18 Lei.

Sighisoara ha origini romane. Come Brasov, successivamente, ha subito l’influenza di popolazioni sassoni, che vi hanno stabilito le loro attività mercantili. Anche Sighisoara ha dunque un nome di origine tedesca: Schaessburg.

La cittadella di Sighisoara, dove si trovano praticamente tutti i luoghi di interesse, è talmente piccola che in mezza giornata la si attraversa almeno un paio di volte. Va detto però che è pittoresca e tutta da vivere, passeggiando senza meta tra i suoi tortuosi vicoli dai mille colori, piuttosto che sorseggiando un té caldo (dico un té caldo perché io ci sono stata i primi di marzo e faceva davvero freddo!) in uno dei locali del centro o gustando con calma un sostanzioso piatto romeno.

Cosa non bisogna perdersi?

– Piata Cetatii ovvero la piazza principale;

– La scalinata coperta, costruita nel 1642, che porta alla luterana Chiesa sulla Collina, in stile gotico; sempre parlando di luoghi di culto, cito anche la Chiesa Cattolica Romana e la Chiesa del Monastero Domenicano.

– La Torre dell’orologio, risalente al 1280, con le statuine che ruotano, e le numerose torri lungo tutta la cinta muraria;

– La Statua di Vlad Tepes, che sarebbe (ma probabilmente non è così…) nato in una delle case del centro nel 1431.

sighisoara romania
sighisoara romania
sighisoara romania

Da Sighisoara a Sibiu…

Per raggiungere Sibiu, un’altra levataccia: sono infatti salita sul treno delle 6.23, che è arrivato alle 9.06. Il discorso è sempre lo stesso: c’era un treno più tardi, ma io volevo trascorrere in città l’intera giornata. Il prezzo del biglietto è stato di 13 Lei.

Anche Sibiu ha origini romane e sassoni: il suo nome latino era Cibinium, quello tedesco invece è Hermannstad. Il centro di Sibiu è più esteso di quello di Sighisoara e probabilmente anche di quello di Brasov, ma ugualmente vivibile. La cosa che più mi ha colpita sono i tetti con le caratteristiche finestre a palpebra, a ricoprire edifici dipinti in vivacissimi colori pastello. Danno davvero l’impressione di osservare i passanti!

A Sibiu, invece, non mi sono persa, nell’ordine:

– Piata Mare con la sua Torre del Consiglio e la Banca Agricola che oggi ospita il Municipio;

– Piata Mica;

– Piata Huet e la gotica Chiesa Evangelica;

– Str Mitropoliei e la Cattedrale Ortodossa del 1906;

– Str Cetati con le tre torri dell’antica cinta muraria;

– La Chiesa di Sant’Orsola, risalente al XV secolo;

– Il Ponte delle Bugie, costruito nel 1859, che deve il suo nome a furbi mercanti che proprio lì erano soliti concludere le loro trattative;

– La città bassa ed in particolare Piata Aurarilor.

sibiu romania
sibiu romania

Cluj Napoca e oltre…

Il mio itinerario si è concluso a Sibiu. Ho infatti trovato un volo diretto per Malpensa a soli 20Euro! Volendo, tuttavia, sarebbe stato molto facile proseguire per Cluj Napoca, sia in treno che in bus, e da lì muoversi ad esempio verso il Maramures. Ecco… Sarà per la prossima volta, perché io in Romania ed in Transilvania in particolare ci tornerò sicuramente!

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8 Replies to “In Transilvania con i mezzi pubblici…”

  1. Io andro' a Timissoara a fine mese per la prima volta e non vedo l'ora!!! Purtroppo non avro' modo di visitare la Transilvania ma sono comunque super curiosa!

  2. Deve essere interessante anche Timisoara! Vedrai che sarà una bella scoperta… La Romania per me lo è stata davvero, tanto che sto già pensando di tornarci! 🙂

  3. Ciao,
    io vorrei fare questo giro:
    1 castello di Peleş (Sinaia)
    2 castello di Dracula (Bran)
    3 centro medievale di Braşov.
    in giornata, con i mezzi pubblici, secondo te è fattibile?
    P.s: partenza da Bucarest.
    Grazie

  4. Ciao Margaret,
    tutti e tre nella stessa giornata? A mio parere è davvero troppo… Potresti andare a Sinaia in treno (Peles e Pelisor) e poi in taxi a Bran in un giorno. Potresti già raggiungere Brasov nella stessa giornata, in bus, ma la visita falla il giorno dopo. 😉

  5. Ciao! vorrei chiederti da Sighisioara per tornare a bucharest è fattibile? o si deve tornare a Brasov? grazie 🙂

  6. Verifica sul sito delle ferrovie rumene o su quello degli autobus:
    – cfrcalatori.ro
    – autogari.ro
    In ogni caso, se devi tornare a Bucarest per prendere l'aereo, sappi che gli aeroporti di Cluj e Sibiu probabilmente sono più comodi! 😉

  7. ciao mariagrazia complimenti x il bel giro ! partiro' anche io a marzo da solo ma avendo meno giorni cosa mi consigli di non tralasciare? contando che avro' 4 giorni ma uno voglio passarlo a bucarest

  8. Ciao! Dipende molto da dove hai il volo di ritorno… Se non l'hai già preso, ti consiglio di valutare l'aeroporto di Sibiu, così non devi tornare indietro a Bucarest e risparmi tempo… Io farei quindi Bucarest – Brasov – Sighisoara – Sibiu… Potresti valutare di fare una capatina al castello di Bran prima di muoverti verso Sighisoara, che è molto caratteristica, ma piccola e la giri in un pomeriggio… Buon viaggio! 😉

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”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”