Site Loader

Era da un po’ che volevo attraversare le Repubbliche Baltiche. E dal momento in cui ho iniziato a pensare a questo viaggio, ho sempre saputo che sarei partita da Vilnius e che, passando per Riga, sarei arrivata a Tallinn. Sì, al massimo avrei potuto fare il percorso in senso contrario, ma le tre capitali volevo vederle in un unico viaggio, forse nella speranza di cogliere peculiarità o similitudini che altrimenti mi sarebbero potute sfuggire. E così alla fine è stato!

Sono partita il 24 Aprile e sono rientrata una ventina di giorni più tardi. Il tempo a mia disposizione non era affatto poco, quindi ha iniziato a balenarmi per la testa l’idea di ampliare l’itinerario, di muovermi in lungo ed in largo entro i confini di Lituania, Lettonia ed Estonia. In fondo perché non dovevo spingermi al di là delle capitali?

Durante un viaggio di poco meno di tre settimane è difficile comprendere fino in fondo una realtà, soprattutto una realtà che ha una storia così complessa come quella delle Repubbliche Baltiche, che nel corso del ‘900 hanno visto avvicendarsi un regime totalitario dopo l’altro. Forse è possibile comprendere qualche sfumatura osservando il presente nel quale ci si imbatte, che però – secondo me – chi viene da lontano può cogliere solo come frammento, come pezzo di un puzzle impossibile da completare.

vilnius_lituania

In tutti e tre i Paesi, comunque, mi sono sforzata di capire cosa è accaduto, quali sono state le ripercussioni sulle persone, ieri e oggi, entrando ed uscendo da svariati musei che affrontano la questione, leggendo libri acquistati sul posto, raggiungendo luoghi che rivelano più di mille parole…

Al di là dell’aspetto storico-politico tuttavia Lituania, Lettonia ed Estonia, si prestano alle esigenze più svariate e sono convinta che pochi tornino a casa delusi…

Ripercorriamo insieme quelli che sono stati i miei passi? In questo post vi parlerò brevemente dei luoghi che ho scelto di visitare in Lituania, indicando come li ho raggiunti in bus/treno e specificando i costi più rilevanti che ho sostenuto. La parte sulla Lettonia invece la trovate qui: Itinerario e costi del mio viaggio nelle Repubbliche Baltiche – Parte II: Lettonia.

Lituania

Ho raggiunto Vilnius in aereo e poi vi ho soggiornato sei notti, dedicando due giorni e mezzo esclusivamente alla visita della città ed i restanti giorni a TrakaiKaunas e Siauliai. Altri tre giorni invece li ho trascorsi nella Penisola Curlandese.

Ho scelto di tenere Vilnius come base dalla quale fare gite in giornata per svariati motivi:

– Innanzitutto dalla capitale si arriva praticamente ovunque;

– Poi, le distanze non sono proibitive e ciò significa che il tempo trascorso sui bus/treni per andare e quindi tornare è ragionevole;

– Inoltre non ho dovuto cercare e prenotare mille alloggi ed ho evitato di fare check-in e check-out un giorno si e l’altro pure, con la conseguente necessità di trasferire anche i bagagli.

– Vogliamo poi parlare del fatto che così ho potuto vivere maggiormente Vilnius, che è perfetta per delle belle passeggiate serali?

La Penisola Curlandese invece è oggettivamente troppo lontana dalla capitale per pensare ad una gita in giornata. Credo poi che meriti davvero più tempo. Questi i motivi per cui, dunque, ho scelto di pernottarvi tre notti.

Poiché mi sono davvero trovata bene nei due appartamenti in cui ho soggiornato, li indico di seguito:

⇒ Guoda Apartments a Vilnius;

⇒ Nida’s Inn a Nida, sulla Penisola Curlandese.  

Ho prenotato entrambe le strutture su www.booking.com, al costo di 30Euro a notte per due persone. In alternativa agli appartamenti avrei potuto scegliere hotel/guesthouse che si collocano più o meno nella stessa fascia di prezzo. Il vantaggio degli appartamenti, almeno a mio modo di vedere, sta nel fatto che posso usufruire della cucina per colazione e cena, consumando fuori solo il pranzo.

Indicativamente, un pasto al ristorante l’ho pagato 7 Euro: con questa cifra, ad esempio, ho mangiato il piatto tipico per eccellenza, ovvero i cepelinai (gnocchi giganti ripieni di carne, serviti con panna acida e pancetta!) ed ho bevuto una birra!

Inutile dire che fare la spesa al supermercato (la catena più famosa e capillare è Iki) costa davvero poco rispetto ai nostri standard!

I prezzi dei mezzi di trasporto li specificherò di seguito, man mano che vi parlerò delle diverse località che ho raggiunto. Questi i siti ai quali ho fatto riferimento nell’organizzare gli spostamenti:

⇒ Treni;

⇒ Bus nazionali;

⇒ Bus internazionali: Ecolines, Eurolines, Luxexpress.

Vilnius

Cosa non ho assolutamente voluto tralasciare durante una visita a Vilnius, capitale che tra l’altro possiede il centro storico barocco più esteso d’Europa? In questo post non intendo dilungarmi sulla capitale, ma qui potete trovare qualche spunto. A grandi linee, comunque, una giornata se ne è andata nella città vecchia e buona parte della seconda nella città nuova!

Ci tengo comunque già a dire che ho subito partecipato ad un free walking tour, che si tiene ogni giorno alle 10.30 o alle 12.00. In cambio di una mancia, una guida che si è fatta trovare proprio davanti al municipio, mi ha condotta per un paio d’ore (insieme a Gianluca e ad una decina di partecipanti) attraverso la città, regalandomi una panoramica di Vilnius e degli eventi che l’hanno interessata, oltre a qualche curiosità!

Sapevate ad esempio che i lituani (in realtà anche lettoni ed estoni) si definiscono come gli ultimi pagani d’Europa? Non è un caso, probabilmente, che la festa di mezza estate – durante la quale si celebra la notte più lunga dell’anno – ha una grande rilevanza per la popolazione, probabilmente più del Natale o della Pasqua, tanto che si balla e si canta per giorni, come si crede facessero le popolazioni autoctone secoli e secoli fa…

Avete in mente i colori della bandiera lituana? Verde, giallo e rosso, giusto? Sapete cosa simboleggiano? Il verde sta per la foresta, che copre una buona parte del Paese e che vede la popolazione perdersi piacevolmente nella raccolta di funghi e frutti di bosco. Il giallo invece rappresenta il sole, che a quanto pare però non splende spesso a Vilnius e in generale a quelle latitudini. E poi il rosso, il sangue, quello della gente, versato sotto i regimi totalitari.

E che la lingua lituana non è una lingua slava, lo sapevate? Sembra infatti che non sia imparentata con nessuna altra lingua dell’area e che ha qualche legame esclusivamente con il lettone!

Ecco… Il free walking tour secondo me è davvero imperdibile! Poi chiaramente è bellissimo passeggiare da soli, magari senza meta, scoprendo scorci della città che prima sono passati inosservati, ma perché non farlo con quel pizzico di consapevolezza in più?

In questo senso – e così per adesso chiudo il discorso su Vilnius – credo che sia immancabile anche il Museo delle Vittime del Genocidio, che si presenta davvero esaustivo…

vilnius lituania
vilnius lituania
lituania vilnius

  * Informazioni sui mezzi pubblici:

⇒ Io sono arrivata a Vilnius in aereo (con un volo Ryanair pagato 36Euro), ma è possibile raggiungere la capitale anche in bus/treno da diversi Paesi confinanti con  la Lituania;

⇒ E’ possibile muoversi dall’aeroporto al centro e viceversa a bordo di un comodo treno più o meno ogni ora; ci si impiega solo otto minuti e il biglietto costa 0,70 centesimi di Euro;

⇒ La città è piuttosto compatta e ci si sposta a piedi senza necessità di ricorrere ad autobus urbani.

Trakai

Trakai è una tappa imperdibile durante un viaggio in Lituania, certamente per la sua vicinanza alla capitale, dalla quale dista solo 28km, ma soprattutto per lo scenario che offre, letteralmente incantevole!

trakai lituania

Una volta giunta in stazione, mi sono portata sul lungo lago, per poi percorrerlo tutto fino al castello in mattoni rossi che sorge su un’isola collegata alla terra ferma da un ponte…

Il complesso – che è certamente la maggiore attrazione del luogo – risale al 1400 ed ha recentemente subito degli interventi di restaurato, che tuttavia non l’hanno privato del suo aspetto fiabesco!

Anche sulla terra ferma tuttavia è possibile scovare tracce del passato di Trakai: le rovine del castello della penisola, eretto nella seconda metà del XIV secolo e distrutto tre secoli più tardi, per non parlare della kenessa e delle casette in legno costruite in buona parte dai caraiti, vale a dire esponenti di una setta giudaica che riconosce solamente la legge mosaica, giunti dalla Turchia nel XV secolo.  

Trakai si presta inoltre a bellissime passeggiate e, nei mesi estivi, è anche possibile noleggiare pedalò e barche a remi… Direi che è l’ideale per chi vuole trascorrere una giornata all’insegna della natura!   *Informazioni sui mezzi pubblici:

⇒ Numerosi treni collegano Vilnius a Trakai, in circa 40 minuti. Un biglietto di sola andata costa 1,70Euro;

⇒ A Trakai è piacevole muoversi a piedi.    

Kaunas

Anche se – a mio parere – meno affascinante ed interessante di Vilnius, Kaunas merita comunque una visita.   La zona che separa la stazione dal centro mi è parsa un po’ trasandata, a differenza della città vecchia, che invece è curata e piacevole.   

I luoghi di interesse sono tutti piuttosto vicini ed è facile scovarli anche senza seguire particolari itinerari!   

Una volta raggiunta la Piazza del Municipio, percorrendo Vilniaus Gatve, mi sono ritrovata proprio nel cuore di Kaunas e tutt’intorno a me avevo già alcuni dei principali monumenti cittadini: il Municipio seicentesco appunto, che oggi è il Palazzo dei Matrimoni, la Chiesa tardorinascimentale della Santa Trinità, la Statua di Maironis ovvero il sacerdote e letterato che ha promosso la rinascita nazionale.   

Non lontano mi sono quindi imbattuta nella Casa Perkunas, risalente al XVI secolo e che deve il suo nome ad una statuetta, ritrovata al suo interno, raffigurante il dio del tuono della mitologia lituana.   Poco oltre ho avuto modo di attraversare il ponte che conduce ai piedi della collina di Aleksoto, sulla quale sono salita a piedi poiché la funicolare in quel momento non era (e credo che non lo sia proprio più!) in funzione: è così che mi si è offerto un bel panorama sulla città!   

Tornata giù mi sono diretta verso ciò che rimane del castello di Kaunas, sorto nel XIII secolo, a ridosso di quello che oggi è un bel parco che vede incontrarsi i fiumi Nemunas e Neris.  

Nel tornare indietro, su Vilniaus Gatve, vale a dire il viale principale della città vecchia, mi sono fermata ad ammirare il palazzo che ha ospitato la sede del governo della Repubblica Lituana dal 1920 al 1939, periodo durante il quale Vilnius e la zona circostante erano sotto il dominio polacco, che ha preceduto i regimi sovietici e quello nazista!   

La mia visita a Kaunas è stata troppo breve per dedicarmi anche ai musei, che in città sono davvero numerosi, ma la giornata che vi ho trascorso mi ha permesso di farmi un’idea su un’altra importante città lituana, che tra l’altro è sede di una vivace università…

kaunas lituania
kaunas lituania

*Informazioni sui mezzi pubblici:  

⇒ Da Vilnius a Kaunas, in treno, bisogna calcolare da un’ora ad un’ora e mezza. Il costo del biglietto varia in base alla tipologia del treno, dai 4,50 Euro circa ai 6,30 Euro circa;

⇒La città vecchia di Kaunas dista qualche chilometro dalla stazione. E’ possibile usare un bus per coprire la tratta oppure bisogna muoversi a piedi, come tra l’altro ho fatto personalmente.

Collina delle croci

La collina delle croci è un luogo impressionante, di quelli che mi fanno venire la pelle d’oca, ma a cui non riesco e non voglio rinunciare, di quelli che – come dicevo all’inizio – agli occhi di chi viene da lontano si rivelano come pezzi di un puzzle che non riuscirà mai ad essere ricomposto completamente…

Si tratta appunto di una collina, che sorge poco lontano dalla cittadina di Siauliai, completamente ricoperta di croci! Sì, croci di ogni genere, piccole, grandi, di legno, di ferro, di ceramica, persino fatte all’uncinetto, colorate, grige, alcune portate anche da molto molto lontano…   

E’ un luogo che per i lituani ha un significato profondo. Ciò che si respira, nell’aria, non ha a che vedere unicamente con un sentimento religioso sopravvissuto al totalitarismo sovietico, ma anche con un’identità nazionale che si è vista rafforzata dal divieto assoluto di professare qualsiasi credo.

Il sito è stato raso al suolo più e più volte, ma ogni volta nuove croci hanno iniziato a fare la loro comparsa, quasi immediatamente… E oggi si stima che ce ne siano 500.000! 

collina delle croci lituania

*Informazioni sui mezzi pubblici:

⇒ Per raggiungere la Collina delle croci è necessario prendere un treno da Vilnius a Siauliai, che per coprire la tratta impiega circa due ore, e poi un bus locale diretto a Joniskis, scendendo alla fermata di Domantai, a 2km dal sito. Il costo del biglietto del treno è di 8,30 Euro a tratta, mentre quello del bus è di circa 60 centesimi.  

Penisola Curlandese

Era da tanto che volevo andare nella Penisola Curlandese: le ho quindi riservato uno spazio importante all’interno del mio viaggio nelle Repubbliche Baltiche, per viverla al massimo.  

Il Mar Baltico, la laguna, la foresta, le dune, i villaggi con quelle tipiche casette in legno, tutte colorate, con i loro giardinetti curatissimi… Semplicemente meraviglioso questo scorcio di Lituania che ho avuto modo di attraversare in bici!  

Ecco il diario dei tre giorni che vi ho trascorso: La penisola curlandese… Il nostro posticino nel Baltico!.  

*Informazioni sui mezzi pubblici:

⇒ Esiste un bus diretto che da Vilnius arriva fino a Nida, passando da Joudkrante e villaggi come Preila e Pervalka; chiaramente esiste anche una corsa in senso contrario. Le partenze però non sono giornaliere. Ci vogliono cinque/sei ore per arrivare a destinazione. Il biglietto di andata e ritorno è piuttosto caro: costa circa 45 Euro.

⇒ Sulla penisola è possibile muoversi in bus o in bici. Come vi ho appena detto, ho optato per la bici, pagando 15 Euro per tre giorni di noleggio.

penisola curlandese nida lituania
dune penisola curlandese lituania

Dalla Penisola Curlandese avrei potuto proseguire per la Lettonia senza tornare a Vilnius. Sono però ripassata dalla capitale perché il volo di ritorno di Gianluca sarebbe decollato proprio da lì! In Lettonia, Paese in cui ho viaggiato da sola, ci sono quindi arrivata con un bus partito dalla capitale lituana: il viaggio è durato 4/5 ore e mi è costato 16,50 Euro. Ma qui inizia un’altra storia.

Il post ti è stato utile? Ti è sembrato interessante? Perché non metti mi piace alla pagina facebook di My way around the world?

2 Replies to “Itinerario e costi del mio viaggio nelle Repubbliche Baltiche – Parte I: Lituania”

  1. Questo post è davvero interessante, perché chi va in Lituania di solito si ferma a Vilnius e non va oltre. Ho letto di Kaunas perché un'altra blogger ne ha parlato qualche settimana fa, ma del resto non sapevo assolutamente nulla. Hai fatto bene a passare venti giorni nelle Repubbliche Baltiche e a farti un bel giro.
    Altra cosa che davo per scontata era che tutte e tre le Repubbliche Baltiche fossero costose quanto i Paesi scandinavi. Invece 30 euro a notte non sono niente, e vedo che i costi sono comunque contenuti. Dovrò andarci prima o poi, ora mi salvo questo post. Grazie!

  2. Grazie Laura! Visto che non sei ancora stata nelle Repubbliche Baltiche, spero che il post possa tornarti utile prestissimo… 🙂 Effettivamente viaggiare in Lituania e Lettonia non costa molto. Sull'Estonia posso dirti solo di Tallin, che sicuramente è la più cara delle tre capitali, anche se i prezzi non sono propriamente quelli scandinavi. A presto, Mery

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”