La Guajira ti toglie il fiato. Te lo toglie appena arrivi. Appena vedi il deserto e ancora di più quando vedi che quel deserto incontra l’oceano. Te lo toglie da Cabo de la Vela fino a quando giungi a Punta Gallina, il lembo più a nord del Sud America. E te lo strappa perché è selvaggia, con la forza del vento che la percuote costantemente. Te lo strappa perché ti riempie le narici di granelli di sabbia, che praticamente fluttuano sempre nell’aria.
Poi ti prende anche per i capelli, dopo averti stretto il cuore. E non potrebbe essere diverso, soprattutto quando ti trovi di fronte ai bambini wayuu che ti chiedono acqua o qualcosa da mangiare. Soprattutto quando vedi che gli stessi bambini con una semplice corda creano dei ”posti di blocco” per fermare il 4×4 su cui stai viaggiando, ma sorridono appena vedono che gli si porge una mano.
Questo non sarà un racconto di quanto ho vissuto nei tre giorni nella regione colombiana nota come La Guajira. Ti racconterò infatti quegli intensi giorni da un punto di vista emozionale in un altro momento e nell’ambito di un altro progetto. Di seguito voglio però darti qualche dritta nel caso stessi pensando di andare anche tu da quelle parti!
Ma chi sono i wayuu? Sono gli abitanti della Guajira, sono coloro che da tempi immemori la chiamano casa e che sono riusciti a mantenerne il controllo. Come dice un cartello nel quale mi sono imbattuta, “La Guajira è la terra dei Wayuu!”. Oggi vivono nelle cosiddette rancherie, vale a dire piccole fattorie. Sfruttano le poche risorse che non gli sono state sottratte da governi e multinazionali. Ciò significa che allevano capre, pescano e vendono artigianato (in particolare delle bellissime borse) ai viaggiatori di passaggio. Sono un popolo che vive di poco e a cui, a causa di politiche sbagliate, manca persino l’acqua.


Domande frequenti prima di un tour nella Guajira…
Ci tengo a dirti fin da subito che un tour nella Guajira non è per tutti. Spero tu abbia intuito, leggendo l’introduzione, che si tratta di un’esperienza che inevitabilmente ha un certo impatto sul lato emotivo. A questo aggiungo che è importante che tu sia cosciente anche del fatto che dovrai adattarti a ciò che troverai e nello specifico alla mancanza di buona parte dei comfort che offrono altre regioni della Colombia. Ad ogni modo, devi sapere che personalmente tornerei altre mille volte laggiù! Vediamo però più nel dettaglio cosa significa quanto ti ho appena detto!
La Guajira – Da soli o partecipando ad un tour?
Una delle prime domande che ci si pone nell’Organizzare un viaggio in Colombia è se visitare la Guajira in modo indipendente oppure partecipando ad un tour. Te lo dico subito, anche se generalmente opto per il fai da te, in questo caso ho scelto un tour, condiviso con altre cinque persone. Di questo dunque ti parlerò, motivando la mia scelta e portandoti a riflettere riguardo a quale modalità sia meglio per te. Perché poi, come sempre, ognuno di noi ha esigenze diverse!
Innanzitutto considera che la Guajira non è una regione come un’altra. Da un certo punto in poi mancano le strade e si viaggia su piste nel bel mezzo del deserto. Gli alloggi sono molto spartani e buona parte dei viaggiatori finisce per dormire in un’amaca, all’aperto. Non si trovano negozi, bar e ristoranti ovunque e quando si trovano non è comunque possibile acquistare tutto ciò che si desidera. Chiediti quindi se in queste circostanze te la senti di muoverti da solo oppure se preferiresti un supporto!
Rifletti poi anche sul fattore tempo. Ne hai tanto a disposizione e se capita un imprevisto non importa? Ne hai poco ed entro una certa data per forza di cose devi essere di ritorno? In un contesto come la Guajira questo aspetto non va mai sottovalutato. Chiaramente anche se si viaggia accompagnati possono presentarsi dei contrattempi, ma in tal caso non mancherà un supporto di un certo tipo ed eventuali problematiche saranno senz’altro risolte più velocemente.
Aggiungo poi la questione costi, che inevitabilmente ha un certo peso sulla scelta di cui stiamo parlando. Un tour nella Guajira non ha un prezzo proibitivo, ma se cerchi di viaggiare low cost devi sapere che inciderà sul tuo budget più di altre esperienze che puoi vivere in Colombia. Il fai da te certamente ti consentirà di risparmiare, ma in ogni caso da solo riuscirai ad arrivare solo fino a Cabo de la Vela e poi dovrai comunque affidarti a qualcuno! Valuta dunque anche tutto questo!
A quale operatore affidarsi per un tour ne La Guajira?
Nel caso volessi visitare La Guajira partecipando ad un tour, troverai vari operatori a cui rivolgerti, sia in rete che una volta a Santa Marta. A questo proposito è importante sapere che l’offerta è abbastanza ampia, ma che è opportuno fare un’attenta selezione degli operatori ai quali eventualmente affidarsi. In un contesto come la Guajira questo aspetto può infatti veramente fare la differenza!
Ciò che voglio dirti, in altre parole, è di verificare attentamente la reputazione dell’operatore che alla fine sceglierai. Oggi poi abbiamo tanti strumenti a disposizione ed è molto facile. Basta infatti dare un’occhiata su tripadvisor o sui social oppure semplicemente confrontarsi con chi questa esperienza l’ha già vissuta e può darci un nome affidabile, o sbaglio?
Ci tengo inoltre a sottolineare che i vari operatori propongono i tour nella Guajira a prezzi diversi. Ecco, non farti trarre in inganno da quei 10 o 20 Euro di differenza! Non sempre, ma a volte, ci sono delle ragioni alla base di tali differenze… Sarai d’accordo con me che non è il caso di prenotare con chi ti metterà nelle mani di un autista poco esperto o a bordo di un mezzo vecchissimo, giusto? O, ancora, con chi ti farà dormire in un’amaca sporca ecc. ecc., no?
Se non riesci ad orientarti nel panorama degli operatori, fai qualche ricerca riguardo a Turcol. Con loro a inizio 2022 ho speso 850.000 COP ovvero l’equivalente di circa 165Euro, mi sono trovata bene e mi sento di consigliarli!






Quale itinerario prevede un tour nella Guajira?
Devi sapere che i tour nella Guajira proposti dagli operatori del settore seguono sempre più o meno lo stesso itinerario (al massimo si può aggiungere un giorno extra con ulteriori visite). E ti dirò di più… Considerando la natura del territorio e le difficoltà che possono presentarsi, è facile che due o più driver – che non fanno capo agli stessi referenti – si muovano insieme, in carovana!
Dovrai dunque fare un’unica scelta. Arrivo solo a Cabo de la Vela o mi spingo fino a Punta Gallina? Nel primo caso dovrai mettere in programma due giorni, nel secondo tre. A mio avviso vale assolutamente la pena fare il tour più lungo. Altrimenti non solo non arriverai nel punto più a nord del continente sudamericano, ma ti perderai anche tutta una serie di altri luoghi spettacolari!
Vediamo però più nel dettaglio cosa è previsto da un tour di tre giorni e due notti nella regione, che poi è quello per cui ho optato io:
Giorno 1
Partenza da Santa Marta in automobile o minivan prima dell’alba. Arrivo a Riohacha e sosta per fare colazione. Si prosegue a bordo di un mezzo 4×4 in direzione Uribia, dove è possibile fare le ultime scorte. Visita quindi alle Saline di Manaure. Una volta raggiunto Cabo de la Vela, si pranza, nello stesso posto dove si cenerà e si trascorrerà la notte. Nel pomeriggio sono previste visite al Pilon de Azucar, alla Playa Arcoiris, alla Piedra de la Tortuga e alla Playa Ojo de Agua. Si attende dunque il tramonto presso il faro di Cabo de la Vela.
Giorno 2
Si fa colazione e ci si mette immediatamente in marcia per Punta Gallina. In mattinata sono previste due tappe, la prima a Baia Honda e la seconda a Puerto de los Patos. Nel pomeriggio invece si raggiunge il Desierto de Taroa, con le sue dune a ridosso del mare. Prima del tramonto si arriva finalmente a Punta Gallina, il punto più a nord del Sud America, luogo simbolico noto soprattutto per il suo faro. Calato il buio, ci si sposta quindi al villaggio, si cena e ci si sistema per la notte.
Giorno 3
Dopo colazione si parte. Saranno infatti necessarie dalle otto alle dieci ore per fare ritorno a Santa Marta, cambiando mezzo a Riohacha. Sono previste giusto un paio di tappe panoramiche ed una per il pranzo, che viene consumato in un ristorante in riva al mare. Nel pomeriggio si trascorre un po’ di tempo in spiaggia prima del termine del tour.






Dove si dorme durante un tour nella Guajira?
Entrambe le notti che ho trascorso nella Guajira, ho dormito in un’amaca, sotto un meraviglioso cielo stellato. La prima notte, tra l’altro, mi sono ritrovata a pochi passi dal mare, praticamente cullata dalle onde. Non mi era mai capitato prima e se inizialmente avevo qualche dubbio, col senno di poi ti dico che ripeterei volentieri l’esperienza!
Personalmente non l’ho trovato poi così scomodo, anzi… Non devi sottovalutare tuttavia il fatto che c’è una forte escursione termica. Ad ogni modo, nel caso non te la sentissi di dormire all’aperto, puoi chiedere se c’è disponibilità al chiuso ovvero in camera o bungalow; si tratterà comunque sempre di alloggi semplici, per i quali dovrai pagare un piccolo supplemento.
Questione doccia… Ecco, per chi è freddoloso come me, questo è un punto dolente. L’acqua è fredda (!!!) e la seconda notte persino salmastra (sì, hai capito bene…)! Il mio consiglio è quello di lavarti appena arrivi nel luogo dove dormirai, prima di cena. E’ vero che a quell’ora il sole sarà già tramontato, ma se attenderai oltre, sarà peggio!
Per quanto riguarda gli effetti personali, una volta arrivato a Cabo de la Vela e a Punta Gallina, potrai riporli in un armadietto, al quale potrai accedere quando vorrai. Per usarlo, tuttavia, avrai bisogno di un lucchetto. Non dimenticarlo quindi!
Altra questione da affrontare, sempre legata all’alloggio… C’è elettricità e potrai quindi ricaricare i tuoi dispositivi, ma solo nelle aree comuni e fino ad una certa ora! Ricorda quindi anche di portare con te un energybank!
Dove si mangia durante un tour nella Guajira? E cosa si mangia?
Se deciderai di visitare la Guajira partecipando ad un tour, non dovrai preoccuparti di colazioni, pranzi e cene, che generalmente sono compresi nel prezzo, ad esclusione delle bevande. Questo significa che il driver ti condurrà esattamente dove potrai consumare i pasti previsti dal programma. In linea generale ricorda che le colazioni e le cene vengono organizzate nei posti dove si dorme, mentre i pranzi nei pochi ristoranti lungo il percorso.
Considera comunque che la scelta sarà abbastanza limitata. A colazione ti offriranno uova con arepas e tè o caffè. A pranzo e cena troverai invece un piatto unico a base di riso, che fa da contorno a pesce o carne (la preferenza va indicata qualche ora prima del pasto e il driver la comunicherà a chi di dovere). Per chi è vegetariano non sono previste alternative. Se posso darti un consiglio, nel momento in cui ti verrà proposta la cazuela de mariscos, provala, anche se è richiesto un supplemento di un euro! Io l’ho trovata eccezionale!






Quando organizzare un viaggio nella Guajira?
Personalmente sono stata nella Guajira a febbraio ovvero nel pieno della stagione secca. Il meteo, come prevedibile, si è rivelato perfetto. Nel caso ti stessi chiedendo se c’è un periodo da evitare, quello corrisponde ai mesi tra settembre e novembre, che generalmente sono i più piovosi. Puoi immaginare infatti le conseguenze delle piogge in un luogo dove mancano strade e ci si muove su piste. Ovviamente gli spostamenti si complicano e i tempi di percorrenza si allungano molto!
Cosa portare nella Guajira?
Nell’organizzare il tuo viaggio nella Guajira, considera anche che non potrai portare tutti i tuoi bagagli (chiedi di lasciarli nel hotel dove alloggerai prima del tour o in un deposito a disposizione dell’operatore cui ti affiderai). A questo proposito ti consiglio di partire con uno zainetto non più grande di 30-35L, all’interno del quale riporre tutto il necessario.
Ecco una lista di cose che secondo me potrebbero esserti utili:
– Vestiti leggeri e comodi;
– Vestiti che ti tengano caldo di sera e di notte;
– Scarpe da ginnastica;
– Infradito;
– Costume da bagno;
– Telo mare;
– Telo per la doccia;
– Sapone;
– Spazzolino e dentifricio;
– Gel igienizzante;
– Fazzoletti;
– Crema solare;
– Repellente anti zanzare;
– Occhiali da sole;
– Torcia;
– Denaro che pensi potrebbe servirti per acquisti personali (ad esempio per le borse wayuu);
– Lucchetto per l’armadietto;
– Energybank.
A tutto questo, secondo me, vanno aggiunti anche acqua e snack, per te stesso e magari per i wayuu, che più e più volte fermeranno il 4×4 su cui viaggerai. Per loro magari evita di comprare merendine e porta frutta e verdura, cibo in scatola come fagioli oppure riso.
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