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Senza alcuno sbocco sul mare, la citta yucateca di Merida vive all’ombra di altre località della regione forse più turistica del Messico, nonostante abbia mantenuto un bel centro storico coloniale.

Personalmente l’ho trovata molto interessante e credo che chi si trovi a viaggiare nella penisola su cui sorge non dovrebbe affatto trascurarla.

Di seguito menzionerò le attrazioni più importanti della città, senza tralasciare qualche riferimento al contesto nel quale è sorta e giunta fino ai nostri giorni.

Giusto due cenni storici…

Noi oggi conosciamo la città come Merida, ma un tempo era chiamata T’hò, vale a dire cinque colline. Questo era infatti il nome che la popolazione locale ovvero uno dei gruppi maya che abitavano la zona gli ha attribuito quando l’ha fondata e tale è rimasta per secoli.

Quando gli spagnoli arrivarono nella zona non riuscirono subito a prendere l’insediamento e si stanziarono dunque nella zona dove attualmente sorge Campeche.

In un secondo momento finirono però per imporsi e pare che abbiano trovato una realtà che in qualche modo gli ha ricordato la cittadina di Merida che si trova in Andalusia. E così dal 1542 T’ho non è più stata T’ho.

Francisco de Montejo il Giovane ed i suoi conquistadores non tardarono a trasformare l’antico centro in capitale regionale dell’impero iberico, conferendole tra l’altro una grande autonomia rispetto a Città del Messico.

Allo scopo – ma anche perché diedero inizio ad un processo di conversione religiosa che ha coinvolto la popolazione nativa – distrussero tutti gli edifici preesistenti e ne costruirono di nuovi e più funzionali al loro stile di vita con i materiali recuperati.

merida plaza messico

Cosa vedere in città…

Mi sono fermata quattro giorni a Merida, ma in realtà ho dedicato alla città solo quarantotto ore, perché ho poi deciso di dare un’occhiata anche ai dintorni (a questo proposito vi suggerisco di leggere Spunti di riflessione sulla scelta delle gite in giornata – Merida e dintorni). In quel lasso temporale sono riuscita a vedere molte delle attrazioni del centro storico, soffermandomi in particolare su i seguenti luoghi di interesse:

Plaza Grande. Si tratta della piazza più importante della città, oggi come in passato. Per i maya era infatti il cuore spirituale dell’insediamento e per i colonizzatori spagnoli era Plaza de Armas ovvero il luogo in cui venivano organizzate le parate. Oggi invece ogni giorno vi si tiene la cerimonia dell’alza e ammaina bandiera ed è il luogo preferito dai locali per andare a passeggio.

Catedral de San Ildefonso. Eretta con i mattoni di un precedente tempio maya tra il 1561 ed il 1598, continua ad affacciarsi su Plaza Grande. Al suo interno si trova un crocifisso chiamato Cristo de la Unidad, che rappresenta il sincretismo tra il mondo cristiano ed il mondo maya che oggi caratterizza non solo la città ma tutta la regione.

Casa de Montejo. Anch’essa affacciata su Plaza Grande, è stata eretta nel 1549. Inizialmente fungeva da caserma ed ospitava i soldati della colonia, successivamente è però stata convertita in magione per ospitare i membri della famiglia Montejo e oggi è sede di una banca. E’ possibile accedervi per dare un’occhiata all’interno. E’ però soprattutto la facciata ad essere interessante poiché è un importante esempio dell’ideologia e del simbolismo di epoca coloniale: guardando bene è possibile scorgere dei conquistadores e delle figure sottomesse che possono essere interpretate come persone di origine maya.

Palacio Municipal. Sempre su Plaza Grande, il Palazzo Municipale risalente al 1542 ma più volte ristrutturato. Adiacente ad esso il modernissimo Centro Cultural Olimpio, dove vale la pena fare un salto per verificare se è in corso qualche evento.

Palacio de Gobierno. L’edificio che oggi ospita il governo dello Stato dello Yucatan, non è antico come gli altri edifici che si affacciano su Plaza Grande: è infatti stato costruito nel 1892, dove in epoca coloniale sorgeva il palazzo dei governatori. E’ importante farvi tappa non solo perché al suo interno si trova l’ufficio del turismo, ma soprattutto perché custodisce i murales di Fernando Castro Pacheco che in modo molto crudo ed eloquente illustrano la storia del popolo maya.

Museo de Arte Contemporaneo. Ospitato in quello che un tempo era il Palazzo Arcivescovile, il Museo de Arte Contemporaneo espone opere di importanti artisti yucatechi, nonché artigianato locale.

Museo Regional de Antropologia. Chi ama la storia ed in particolare chi vuole saperne di più di quella dello Yucatan non può non visitare questo museo che, come è intuibile, ha un forte approccio antropologico e si focalizza sulla cultura maya

Calle 60. Su questa via si affacciano la Iglesia de Jesus, il Teatro Péon Contreras e l’Università dello Yucatan, non lontano dalla quale si trova il Parque Santa Lucia dove la domenica mattina si tiene il Bazar de Artesanias.

Paseo de Montejo. Parallelo a Calle 56 e Calle 58, Paseo de Montejo è un ampio viale ispirato agli Champs-Elysées sul quale all’inizio del XIX secolo sono state costruite delle dimore aristocratiche. 

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”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”