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Monteriggioni, in provincia di Siena, è un borgo minuscolo, che si visita in pochissimo tempo. Per intenderci un paio d’ore sono sufficienti per scoprire cosa ha da offrire e subirne tutto il fascino! La scorsa estate, durante il nostro on the road tra Toscana e Umbria, ci abbiamo fatto un salto e dobbiamo proprio dire che ne è valsa la pena!

Quando si parla di Monteriggioni, in genere, ci si riferisce ad un piccolo e neanche troppo aggrovigliato dedalo di viuzze cinto da imponenti mura di origine medievale, che non sfiorano neanche i 570m in lunghezza; il tutto poi, tra l’altro, in posizione privilegiata, su una dolce e verde collina. Anche se il comune si estende su area ben più vasta, devi sapere che questa è la parte storicamente e architettonicamente più rilevante, almeno agli occhi di un viaggiatore.

Arrivando dalla vicina San Gimignano, inizialmente ci è apparsa come una sorta di castello, intorno al quale crescono vigneti ed uliveti. Già a distanza dunque Monteriggioni, nel suo insieme, ci ha offerto una visione meravigliosa di sé. Una visione di cui ha potuto godere anche Dante, ormai diversi secoli fa, tanto che ne ha lasciato traccia nella Divina Commedia ed in particolare nel canto dell’Inferno in cui descrivere il girone dei giganti!

Monteriggioni

…però che come sulla cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona, / così’n la prova che‘l pozzo circonda / torregiavan di mezza la persona / li orribili giganti

Divina Commedia, Inferno, XXXI, vv. 40-44

Se anche tu hai intenzione di visitare Monteriggioni e ti stai chiedendo cosa fare e cosa vedere una volta in loco, sei nel posto giusto! Di seguito ti dico tutto, anche riguardo a come arrivare, dove parcheggiare nel caso ti muovessi in automobile… Non tralascerò nemmeno qualche cenno storico!

Visitare Monteriggioni… Prima un po’ di storia!

Le fondamenta di Monteriggioni ed in particolare di quella che di fatto ancora oggi si presenta come una vera e propria cittadella, sono state gettate nel 1214 e nell’arco di soli cinque anni la cinta muraria cui accennavo sopra – della quale fanno parte anche 14 torri – è stata del tutto ultimata.

A promuoverne la fondazione la Repubblica di Siena, che con la nuova fortificazione intendeva migliorare la propria posizione difensiva nell’area. Essa era infatti in urto con Firenze, dalla quale nel tempo subì ripetutamente delle incursioni.

Nelle vicende delle due potenze, inevitabilmente e prevedibilmente, ad un certo punto fu coinvolta anche Monteriggioni. Numerose furono infatti le battaglie che videro schierarsi senesi e fiorentini, proprio nel territorio di cui stiamo parlando.

Tra le varie battaglie secondo me è particolarmente degna di nota quella combattuta nel 1554. In quel frangente infatti, Monteriggioni, che era quasi sempre riuscita a resistere, fu sconfitta. Ciò accadde però solo perché il capitano di guarnigione, vale a dire Giovanni Zeti, corrotto, apri le porte a Gian Giacomo Medici ed ai fiorentini!

Da quel momento Siena cadde in declino, tanto che fu poi annessa a Firenze. Per Monteriggioni ciò significò la fine dei conflitti e di conseguenza anche la perdita della funzione difensiva che l’aveva contraddistinta fino a quel momento. Per questa ragione oggi possiamo ancora ammirare il suo nucleo originario!

Cinta muraria del borgo

Visita a Monteriggioni

Appena varcherai la soglia di una delle due porte che danno accesso a Monteriggioni ti sembrerà di tornare indietro nel tempo. Il borgo è infatti riuscito a preservare nei secoli il suo profumo medievale, che trasuda da ogni pietra che è stata posata.

All’interno della cinta muraria, che comunque già preannuncia tutto questo, troverai una manciata di vie acciottolate, basse e caratteristiche case in pietra, una pittoresca piazza con un pozzo che rievoca antiche leggende ed una bella chiesetta romanica.

Il centro dell’abitato è rappresentato da Piazza Roma. La sua principale direttrice è Via 1 Maggio. Considera che su di esse si affacciano buona parte delle attività commerciali presenti, vale a dire una serie di botteghe, bar e ristoranti, dove ti consiglio di fermarti almeno per un aperitivo!

Dopo la visita a Monteriggioni noi ci siamo fermati per un tagliere di salumi e formaggi e per degustare un bicchiere di un buon vino senese! Inutile dirti che i prodotti del territorio sono qualcosa di eccezionale?! Beh, questo vale un po’ per tutta la Toscana e questa realtà non fa eccezione!

Adesso però non facciamoci distrarre troppo dalle tentazioni culinarie (ci sarà sicuramente occasione sul posto…) e vediamo insieme, più nello specifico, cosa fare e cosa vedere a Monteriggioni!

Cosa vedere a Monteriggioni

Cosa fare e cosa vedere a Monteriggioni

Come ti ho detto all’inizio, Monteriggioni si visita in un paio d’ore. Puoi intuire dunque che le cose da fare e da vedere nel borgo non sono infinite. Di seguito però te le indico tutte, in modo che tu possa arrivare sul posto con le idee chiare! Pronto?

⬩ Le porte d’accesso al borgo di Monteriggioni

E’ possibile accedere a Monteriggioni attraverso due porte, che si pongono come delle aperture lungo la cinta muraria. La Porta Franca, detta anche Romea perché rivolta verso Roma, rappresenta l’ingresso principale e si trova alla base di una delle torri del borgo, con il suo arco a sesto acuto. La Porta di Ponente invece, di fianco ad una delle torri, guarda verso Firenze ed è meno monumentale; alla sua destra però puoi leggere, incisi su una lastra di pietra, i versi di Dante riferiti a Monteriggioni. Aggiungo inoltre che un tempo esisteva una terza porta, chiusa nel XVI secolo e oggi nota come Porta Murata; è possibile osservarla lungo la parte sud-orientale della cinta muraria.

⬩ Piazza Roma ed il Pozzo

Varcata la Porta Franca, di fatto ci si ritrova su Piazza Roma, che come già sai è la piazza principale di Monteriggioni. Una volta lì si nota immediatamente un pozzo, intorno al quale – devi sapere – ruotano svariate leggende. Si dice ad esempio che sia una sorta di apertura che conduce ad una rete di cunicoli sotterranei che arrivano fino a Siena; o ancora, che proprio nei pressi del pozzo sarebbe stato notato più volte il fantasma di Giovanni Zeti, al quale come ti ho detto prima si deve la disfatta di Siena e la presa di Monteriggioni da parte dei fiorentini nel 1554.

⬩ Pieve di Santa Maria Assunta

In Piazza Roma si trova anche la Pieve di Santa Maria Assunta. Edificata nel XIII secolo, ha visto l’aggiunta del campanile nel XVII secolo e successivamente è stata oggetto di svariati interventi che – soprattutto all’interno – ne hanno cambiato l’aspetto, senza tuttavia stravolgere la struttura originaria. Lo stile romanico è infatti ancora perfettamente riconoscibile osservando la facciata, che si presenta piuttosto sobria, con un’apertura ovale al di sopra del portale in pietra. All’interno una sola navata, abside quadrata e diverse opere degne di nota, tra le quali vale la pena menzionare due tabernacoli del XV secolo, la Madonna del Rosario dipinta da Lippo Vanni nel XIV secolo ed una campana della fine del XIII secolo.

⬩ Cinta muraria

Ho già fatto cenno alla cinta muraria di epoca medievale e, come sai, è proprio quest’ultima a rendere Monteriggioni così particolare. In lunghezza non arriva neanche sfiorare i 600m, ma con le sue torri – che un tempo servivano da vedette – presenta ancora una certa imponenza. Ricorda che, una volta sul posto, potrai salire sui camminamenti e percorrerli tu stesso, godendo del magnifico panorama che offrono sulle colline circostanti e di vedute privilegiate del borgo stesso. I punti di accesso si trovano più o meno in corrispondenza della Porta Franca e della Porta di Ponente. Il costo del biglietto intero è di 4Euro e comprende l’accesso al Museo Monteriggioni in Arme, di cui ti parlo nel prossimo paragrafo. Per orari ed altre informazioni (prenotazioni ecc.) ti rimando al sito www.monteriggioniturismo.it.).

⬩ Museo Monteriggioni in Arme

L’unico museo presente a Monteriggioni è dedicato ai momenti più salienti della storia del borgo ed in particolare alle battaglie che sono state combattute sul suo territorio. Il pezzo forte è rappresentato dalle riproduzioni di armi ed armature di epoca medievale, così come dai modelli in scala che mettono in evidenza come si combatteva all’epoca. Generalmente, ad essere sincera, non apprezzo molto questo genere di attrazioni, ma visto che in questo caso l’ingresso è incluso nel biglietto che consente di salire sulle mura… Un salto ce l’ho fatto!

Cosa fare a Monteriggioni - Piazza Roma

Arrivare a Monteriggioni

Arrivare a Monteriggioni in automobile è molto semplice. In corrispondenza del borgo si trova infatti una delle uscite del tratto autostradale che congiunge Siena a Firenze, che rispettivamente distano 18 e 60km. Ti segnalo inoltre che è possibile giungere a destinazione anche percorrendo la Via Cassia.

Se intendi arrivare a Monteriggioni con i mezzi pubblici hai diverse possibilità:

Autobus. Nel caso optassi per l’autobus ti suggerisco di dare un’occhiata al sito della compagnia Tiemme, sul quale troverai i collegamenti con Siena (n.130) e Firenze (n.131); per individuare la fermata, che dista una quindicina di minuti dal borgo, eventualmente, puoi chiedere all’autista.

Treno. Nel caso invece preferissi il treno, sappi che potrai arrivare fino a Poggibonsi e poi dovrai proseguire in autobus (il 130 che parte da Siena). Questo anche se il comune di Monteriggioni è dotato di ben due stazioni ferroviarie: queste infatti si trovano in due frazioni che distano qualche chilometro dal borgo cinto dalle mura.

Parcheggiare a Monteriggioni

Nel caso ti muovessi in automobile, potrebbe esserti utile qualche informazione riguardo a dove parcheggiare a Monteriggioni. A questo proposito ti segnalo che ci sono due parcheggi, entrambi al di fuori della cinta muraria e a pagamento. Quello più comodo è il Parcheggio Castello, che si trova a poche decine di metri dalla Porta Franca. In alta stagione costa 5Euro al giorno, mentre in bassa stagione 4; il costo orario varia invece tra i 2,5 ed i 3 Euro. L’altro parcheggio, un po’ più distante dal centro e meno caro, è invece noto come Cipressino; al suo interno sono ammessi anche i camper.

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”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”