Tra i lunghi viaggi che mi sono trovata ad organizzare, quello in Cina è stato senz’altro il più complesso, almeno per certi versi. Credo tuttavia che il fai da te non sia affatto impossibile, nemmeno per chi non si è mai cimentato nella progettazionedi itinerari che richiedono impegno ed una certa accortezza prima di partire. In questo post spiego, passo per passo, come ho organizzato il mio viaggio, cercando di mettere in luce quelle che sono state le difficoltà e ciò che con il senno di poi affronterei in modo diverso. Pronti per organizzare il vostro viaggio in Cina?

Passo n.1: stabilire quanto tempo si ha a disposizione
Come dico sempre, la Cina è enorme e non basterebbero due vite per scoprire tutto ciò che offre! La prima cosa da fare dunque è stabilire quanto tempo si ha a disposizione. Archi temporali diversi chiaramente incidono in maniera diversa su molti aspetti del viaggio: pensiamo al budget piuttosto che all’itinerario, tanto per fare qualche esempio.
Se personalmente mai partirei per la Cina per meno di due settimane – per una questione di fuso orario, di costo del volo ecc. – è anche vero che il Paese si presta alle esigenze di chi ha limiti temporali piuttosto ristretti e pensa di dedicarsi ad una singola regione o a più regioni ben collegate tra loro. In questo senso mi viene da consigliare il Sichuan, facendo tappa a Chengdu, Leshan, Emeishan e nei parchi nazionali di Jiuzhaiguo e Huanglong o in alternativa l’asse Pechino (con gita alla grande muraglia), Datong, Pingyao, Xian.
Se non si ha fretta tuttavia la Cina offre una varietà paesaggistica e culturale incredibile, data probabilmente anche dalla sua estensione territoriale. Sono convinta a questo proposito che si potrebbe viaggiare per mesi in Cina senza mai perdere l’entusiasmo del primo giorno! Ed è per questo che durante il mio giro del mondo ho deciso di trascorrere nel Paese quasi 50 giorni (qui trovi il mio itinerario con cartina!). E’ possibile comunque anche in sole tre settimane costruire degli ottimi itinerari che comprendono diverse regioni.
Passo n.2: definire quando mettersi in viaggio
Un altro aspetto da considerare immediatamente è l’arco temporale entro il quale si intende collocare il proprio viaggio ovvero quando si ha intenzione di partire. Come già detto, la Cina ha un’estensione territoriale che le conferisce una certa ricchezza e ciò vale anche nel momento in cui si parla di clima. E’ bene quindi informarsi accuratamente sulle condizioni atmosferiche di ogni singola regione che si intende attraversare, chiaramente nel momento specifico della propria visita.
La latitudine, certamente, incide sul clima del Paese nei vari momenti dell’anno, come ovunque. E’ molto diverso trovarsi a Pechino piuttosto che a Guilin a dicembre, giusto per fare un esempio! Da non trascurare, però, anche l’altitudine.
Considerate che alcune regioni della Cina, quelle a ridosso dell’alto piano tibetano ad esempio, potrebbero essere quasi inaccessibili nel periodo invernale e piuttosto fresche anche in autunno, soprattutto di notte.
Vi dico questo perché molte strutture ricettive non sono dotate di riscaldamento. In alcuni casi vengono fornite delle coperte elettriche che è bene testare già di giorno, nel caso non funzionassero; a me è capitato e fortunatamente avevo il sacco a pelo che unito a due piumoni mi ha riparata dal freddo!
Nei mesi estivi è poi importante considerare che la costa è soggetta ai tifoni: nel momento in cui arrivano, non c’è nulla da fare, tutto si ferma e dei cambi di programma potrebbero rivelarsi necessari.
A mio parere le stagioni migliori per viaggiare in Cina sono la primavera e l’autunno, stagioni in cui però cadono due importanti periodi di vacanza locali. Mi riferisco alla Festa dei lavoratori a maggio ed alla Festa della Repubblica ad ottobre.
In questi momenti dell’anno i cinesi (che, come avrete già sentito dire, sono davvero tanti!) sembrano mettersi tutti in viaggio e muoversi, in tutti i sensi, diventa difficile! Ecco, se potete evitate di partire proprio nei giorni in cui cadono le festività! Io mi sono trovata a Pingyao e Xian durante la Festa della Repubblica e per strada si faceva persino fatica a camminare!
Ricordatevi, nel caso non possiate proprio scegliere un periodo diverso, di prenotare aerei/treni/bus prima di partire, altrimenti rischiate di non trovare posto o, nel caso siate fortunati, di dover ripiegare su partenze scomode.
Passo n.3: definire l’itinerario
Se le questioni fin qui affrontate spesso si definiscono da sé perché dettate da esigenze lavorative, di studio, piuttosto che familiari, lo stesso non vale per l’itinerario. Su quello potete sbizzarrirvi come volete! In ogni caso però, sia che il tempo sia poco sia che sia tanto, bisogna fare delle scelte, soprattutto in un Paese come la Cina. Come scegliere dunque?

Io, molto schematicamente, ho fatto così:
⇒ Mi sono procurata un paio di guide, le ho lette (solo la parte su ciò che c’è da vedere e da fare nei vari luoghi) e man mano mi sono appuntata le località che più mi interessavano.
⇒ Poiché la lista che mi sono ritrovata era davvero lunga, è stato necessario fissare dei criteri di scelta, che riflettessero quelle che sono le mie preferenze in viaggio. A questo punto, come sempre, ho dato la priorità alla natura piuttosto che ai grossi centri urbani: così ho scelto tre grandi città (Pechino, Hong Kong e Shanghai) da visitare – diciamo così – bene ed ho poi attraversato velocemente altre metropoli (ad esempio Chengdu e Kunming) che però si sono rivelate importanti come basi da cui partire per escursioni in giornata e non.
⇒ Ho subito anche cercato di capire quanti giorni trascorrere nelle varie località, stabilendo – cartina alla mano – indicativamente cosa mi interessasse realmente vedere.
⇒ Sono poi iniziate le ricerche sul web, consultando siti internet e blog, che mi sono stati utili per scovare luoghi non menzionati dalle guide e scartarne altri che magari non meritavano quanto invece pensassi. Contemporaneamente ho consultato anche vari gruppi facebook nei quali ho potuto confrontarmi con persone disponibili a raccontare le loro esperienze e a dare eventuali suggerimenti.
⇒ Altro parametro che poi ha inciso sulla determinazione delle mete è rappresentato dai collegamenti esistenti tra di esse. Ho dunque cercato di capire come raggiungere e quindi lasciare i vari luoghi e quali fossero eventualmente le difficoltà. A questo scopo ho verificato gli orari e le tempistiche dei bus su www.chinabusguide.com e quelli dei treni su ctrip.
In questa fase è importante anche comprendere se si intende viaggiare di notte o meno: le distanze cinesi non sono da sottovalutare e un bel treno/bus notturno può fare risparmiare tempo. La questione però è molto soggettiva: c’è chi preferisce evitare perché poi rimarrebbe stordito per tutto il resto del viaggio (!!!) e chi invece sopporta meglio la cosa e quindi si muove in tal senso.
Io sono per la via di mezzo: le distanze più lunghe (10-15h) le ho coperte di notte, quelle medie (5-7h) di giorno. Se uno spostamento supera le 15h credo sia meglio optare per l’aereo, soprattutto se i prezzi non sono così elevati.
Passo n.4: prenotazione dei voli intercontinentali e di eventuali altri voli
Mentre pensate a tutto ciò di cui abbiamo appena parlato, iniziate a dare un’occhiata ai voli intercontinentali che vi porteranno dall’Italia alla Cina e viceversa. In questo senso credo possa essere utile www.skyscanner.net. Il vostro itinerario ha ormai infatti un inizio ed una fine e vi è quindi chiaro dove volete arrivare e da dove poi volete ripartire.

Personalmente cerco di fare sempre andata e ritorno sullo stesso aeroporto perché generalmente si spende meno e così è stato anche per la Cina. In un Paese così vasto però non è detto che sia la soluzione più comoda. Si può quindi pensare di cercare un volo di andata su un determinato aeroporto ed un volo di ritorno su un aeroporto diverso.
I principali aeroporti internazionali da prendere in considerazione sono Pechino, Shanghai ed Hong Kong. Durante le mie ricerche mi sono parsi più economici i voli su Pechino ed Hong Kong, rispetto a quelli su Shanghai. I prezzi tuttavia, come già saprete bene, variano e quindi occorre appunto monitorarli. Alla fine io ho comprato un volo di a/r su Pechino, ma il mio itinerario era circolare e la scelta quindi aveva una sua logica.
Sappiate che se non avete il biglietto aereo (o quanto meno una prenotazione che poi potete cancellare!) che dimostri quando entrerete ed uscirete dal Paese, non potete richiedere il visto.Non dimenticate inoltre che il visto turistico ha una validità di 30 giorni e che dopo tale lasso di tempo dovrete lasciare il Paese: se dunque intendete trascorrere in Cina un periodo più lungo dovrete acquistare (o almeno prenotare!) un altro volo che dimostri che lascerete il Paese entro i termini previsti, per poi rientrare. A tale proposito suggerisco i voli su Hong Kong, che da varie località cinesi non hanno costi proibitivi. Probabilmente va bene anche un biglietto del treno (es. Canton – Hong Kong), purché appunto dimostriate di lasciare il Paese.
Come ho detto prima, se alcune distanze vi appaiono troppo lunghe in treno, pensate all’aereo. Giusto per fare un esempio, dopo aver verificato le tempistiche della tratta Shanghai – Zhangjiajie (20h in treno) ho deciso che non sarebbe stato il caso di affrontare quell’esperienza, soprattutto alla fine del viaggio. Ho quindi optato per un volo interno, non volendo ripetere qualcosa di già vissuto in Vietnam.
Passo n.5: prenotazione degli hotel/ostelli
Fissati i voli, potete dunque prenotare gli hotel/ostelli. Io in genere faccio riferimento a www.booking.com, ma vi sono molti altri siti simili a questo. Personalmente preferisco www.booking.com perché mi sembra dia maggiore flessibilità di altri, sia perché molte strutture hanno politiche di cancellazione particolarmente favorevoli, sia perché chi prenota non deve anticipare nulla, né al sito né al gestore della struttura, a meno che non sia esplicitamente indicato.
Ricordatevi che nel momento in cui farete la richiesta del visto sarà necessario presentare le prenotazioni alberghiere! Capisco che agli occhi di molti tutta questa organizzazione possa apparire limitante, ma in Cina è appunto necessaria, soprattutto ai fini del visto.
Se non volete vincolarvi così tanto, dopo aver ottenuto il visto, potete comunque disdire le prenotazioni. Io non l’ho fatto, anche perché – viaggiando in un periodo di alta stagione – ho dovuto fissare anche alcuni treni/bus. Col senno di poì, visto che è filato tutto liscio, credo che non sia stata poi una cosa così negativa: non ho infatti più dovuto preoccuparmi di aspetti organizzativi mentre ero in viaggio.
Passo n.6: il visto!
Arrivati a questo punto, potete finalmente richiedere il visto! I cittadini italiani non possono farlo all’arrivo, come in altri Paesi asiatici. Dovrete dunque provvedervi prima della partenza. Qui vi spiego come ottenerlo in autonomia, risparmiando un po’. Sappiate comunque che potete anche avvalervi di agenzie specializzate.
Passo n.7: prenotazione dei treni e dei bus
Se fate una ricerca su www.chinabusguide.com o su ctrip (questi sono solo due dei siti ai quali potete fare riferimento, in rete ne troverete altri) avrete immediatamente una panoramica rispettivamente dei bus e dei treni sui quali potete contare. Di seguito metterò in evidenza le differenze che ho riscontrato prenotando attraverso i due diversi siti.

Su ctrip saprete in tempo reale se c’è ancora disponibilità e quanto una determinata soluzione vi costerebbe, mentre su www.chinabusguide.com dovrete inoltrare una richiesta per conoscere appunto disponibilità e prezzi.
Su ctrip una volta pagato, con carta di credito, riceverete una conferma del pagamento ed entro qualche ora anche una conferma della prenotazione sulla quale troverete un numero preceduto dalla lettera E. Quest’ultimo è molto importante, perché una volta in Cina dovrete mostrarlo allo sportello della stazione per ritirare i biglietti.
Su www.chinabusguide.com, invece, potete usare pay pal. In questo caso la persona che riscontrerà la vostra richiesta vi manderà una sorta di voucher con un numero di prenotazione, grazie al quale potrete stampare i vostri biglietti alle macchinette automatiche presenti nelle stazioni di partenza.
Come vi ho già accennato, soprattutto in alcuni periodi, come possono essere quelli a ridosso della Festa dei lavorati e della Festa della Repubblica, è meglio muoversi con un certo anticipo per prenotare treni e autobus; potreste infatti rimanere bloccati o dover ripiegare su alternative scomode. Ciò vale, probabilmente anche nei mesi estivi.
Quanto tempo prima prenotare dunque i vari treni e bus?
Su ctrip è possibile prenotare alcuni tipi di treno fino a due mesi prima della partenza, altri invece solo dieci giorni prima. E’ importante sapere da quando è possibile prenotare determinate soluzioni: mi è capitato infatti di non trovare disponibilità per una particolare tratta nella fascia oraria che a me interessava già il giorno dopo l’apertura delle prenotazioni!
I bus potete prenotarli quando volete, ma gli addetti di www.chinabusguide.com vi inoltreranno la conferma solo quando il biglietto sarà emesso e in alcuni casi ciò può avvenire mentre siete già in viaggio. Se usate google per inoltrare la richiesta vi sarà consigliato di aprire un account su yahoo o di installare un VPN per aggirare la censura cinese, che una volta che siete all’interno del Paese renderebbe impossibile le comunicazioni nel caso appunto usaste gmail.
In ogni caso al momento della prenotazione vi verranno richiesti dati personali: su ctrip dovrete compliare una sorta di modulo, mentre su www.chinabusguide.com vi sarà richiesta una copia del passaporto. Ricordate, poi, che il passaporto vi verrà richiesto anche quando ritirerete i biglietti, almeno quelli del treno.
A proposito dei biglietti ferroviari ci tengo a sottolineare che non vi verranno richiesti unicamente nel momento in cui salirete sul treno, ma anche quando entrerete in stazione e quando lascerete la stazione. Non buttateli via quando scendete dal treno dunque!
Sui treni notturni, in alcune circostanze, i controllori ritirano i biglietti dei passeggeri ed in cambio consegnano una tessera indicante il numero di posto a sedere/ brandina. Nel caso vi capiti sappiate che il controllore vi restituirà il vostro biglietto cartaceo, in cambio della tesserina, una volta arrivati a destinazione. Probabilmente è un modo per controllare che le persone scendano alla fermata giusta e usufruiscano del treno fin dove hanno pagato. Aggiungerei che per fortuna è così: altrimenti, appisolata, in molte occasioni non so dove sarei finita.
Ah, dimenticavo… Che classe scegliere, soprattutto per i viaggi lunghi come quelli notturni?
Scarterei i sedili rigidi, che garantiscono semplicemente di salire sul treno, ma non il posto a sedere. Di questa cosa vi renderete conto non appena entrerete in una stazione cinese: quante persone si portano uno sgabellino di plastica? Eviterei anche i sedili morbidi, a meno che non si tratti di un viaggio lungo ma diurno.
Sceglierei invece la classe successiva, ovvero la brandina rigida, che ha il miglior rapporto qualità prezzo: rigida non significa dura e soprattutto non significa che sia diversa dalla brandina morbida; semplicemente, a differenza di quest’ultima non è isolata all’interno di una cuccetta da 4, ma si trova all’interno di un vagone, in scompartimenti da 6 che in realtà non sono proprio divisi tra loro.
La differenza di prezzo tra le ultime due categorie è importante e quindi ho sempre preferito la brandina rigida, tranne in un caso in cui non c’erano alternative.
Se non volete prenotare nulla finché non arrivate in loco, prima di lasciare le vostre sistemazioni e dirigervi verso una qualsiasi stazione, fatevi scrivere il nome della località verso la quale siete diretti e quando intendete partire, ovviamente in caratteri cinesi! La Cina è un Paese in cui comunicare, a volte, può essere difficile, anche se si vuole solamente acquistare un biglietto!

Passo n.8: tirare le somme!
In realtà questa parte non si pone in ordine cronologico rispetto alle altre: ciò che voglio dire è che prima di fare qualsiasi prenotazione e di richiedere il visto dovrete verificare la fattibilità del vostro viaggio in termini economici. Definite dunque le varie voci di spesa e man mano annotatevi tutti i costi che emergono:
– Visto;
– Voli;
– Treni e bus;
– Hotel/ostelli;
– Ingressi a monumenti e parchi nazionali, che non sono da sottovalutare perché in Cina incidono parecchio;
– Colazioni, pranzi e cene. E’ una spesa che è difficile quantificare preventivamente, ma se vi adattate un po’ a quelli che sono i gusti locali non spenderete una fortuna!
Tirate le somme, saprete quanto vi costerà il viaggio, almeno a grandi linee. Avrete stabilito dunque se rientra nel vostro budget o se, ahimè, dovrete rinunciare a qualcosina.
Passo n.9: definire i dettagli!
Una volta abbozzato l’itinerario e fatte le dovute prenotazioni, credo sia indispensabile anche definire alcune questioni che sembrano minori, ma che non vanno affatto tralasciate!
Avete pensato a come raggiungere hotel/ostelli una volta giunti in una determinata stazione? E’ importante sapere dove si trovano le strutture scelte e come arrivarci a piedi, almeno da un noto punto di riferimento, dal quale passano mezzi pubblici o comunque noto ai tassiti! Non fate pieno affidamento su questi ultimi comunque: mi è capitato in più di un’occasione che non volessero accompagnarmi e ancora mi chiedo il perché. In questo senso potrebbe tornarvi utile qualche applicazione che vi consente di utilizzare delle mappe offline, come maps.me.
E per i soldi come farete? Sapete che in Italia le banche non trattano lo Yuan? Io, come faccio sempre, mi sono portata un po’ di euro in contanti da cambiare in caso di necessità. Una volta in loco ho dunque prelevato: sono riuscita però solo nelle filiali della Bank of China.
Quanto è importante per voi avere accesso a google e a tutto ciò che rappresenta piuttosto che a facebook o qualsiasi cosa che potrebbe essere censurata in Cina? Ponetevi anche questa domanda. Nel caso per voi sia una necessità, pensate ad un VPN per aggirare la censura! Per me era fondamentale poter comunicare con Gianluca: per evitare qualsiasi problema ho dunque acquistato un app!
Ecco, queste sono solo alcune delle domande che dovreste porvi prima di partire… Ve ne sono poi sicuramente molte altre che nascono da esigenze personali, alle quali solo voi potete trovare una risposta, confrontandovi con chi vive sul posto (ad esempio il personale degli hotel/ostelli prenotati) o con chi in Cina c’è stato!

Concludendo…
Spero di essere stata esaustiva e chiara e che questo post possa essere di una qualche utilità a chi sta organizzando un viaggio in Cina. Nel caso io abbia dimenticato qualcosa o qualcosa non sia così comprensibile, non esitate a contattarmi, lasciando un commento!
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