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Tra giugno e luglio dell’anno scorso abbiamo fatto un viaggio di una decina di giorni tra Toscana ed Umbria con una toccata e fuga in Lazio per vedere finalmente un paio di luoghi che da tempo ci incuriosivano. Considerando l’interesse di Gianluca per tutto ciò che è circondato da un alone di mistero non potevamo infatti non fare tappa nel viterbese e visitare il Parco dei Mostri di Bomarzo, noto anche come Sacro Bosco!

Non so se ne hai mai sentito parlare (probabilmente sì!), ma devi sapere che si tratta di un luogo unico nel suo genere. Si configura infatti come una sorta di labirinto che custodisce delle sculture senz’altro singolari nel loro aspetto e che conducono il visitatore in un mondo che per certi versi è mitologico e per altri onirico.

Ecco, te lo dico subito, si tratta anche di un luogo nel quale non troverai risposte rispetto a ciò che vedrai e che anzi stimolerà la tua curiosità, spingendoti a porti mille e mille domande. D’altra parte i segreti che custodisce si prestano a tante diverse interpretazioni e probabilmente non saranno mai del tutto svelati!

Parco dei Mostri Bomarzo

Storia del Parco dei Mostri di Bomarzo ovvero del Sacro Bosco

Il Parco dei Mostri di Bomarzo ovvero il Sacro Bosco, che si estende per circa tre ettari, risale alla prima metà del Cinquecento. A volerlo il principe Pier Francesco Orsini, detto anche Vicino, il quale lo realizzò grazie all’architetto napoletano Pirro Ligorio, che iniziò i lavori nel 1552.

Al di là del fatto che fu dedicato a Giulia Farnese, moglie di Pier Francesco Orsini, quasi nulla si conosce riguardo a questo luogo. Come ti ho già detto è infatti veramente enigmatico!

Neanche i motivi che hanno mosso il principe sono noti. Oggi c’è chi ritiene che il suo intento fosse semplicemente quello di stranire il visitatore che vi avrebbe avuto accesso e c’è chi riesce addirittura a scorgervi simboli alchemici ed esoterici.

Certamente il fatto che le diverse sculture siano sparse qua e là senza alcun legame apparente, così come la presenza di numerose iscrizioni dal significato poco chiaro, non semplifica la situazione. Anzi la rende ancora più intricata.

Sta di fatto che visitare il Parco dei Mostri di Bomarzo ti metterà di fronte a qualcosa che si presenta completamente fuori dagli schemi dell’epoca da cui arriva. Non ha infatti nulla a che vedere ad esempio con i canoni dei giardini rinascimentali.

Per concludere questo breve excursus storico, aggiungo che dopo la morte di Pier Francesco Orsini il Sacro Bosco è stato abbandonato. Il suo recupero risale solo alla seconda parte del Novecento e si deve a Giancarlo e Tina Severi Bettini.

Cosa cercare nel Parco dei Mostri di Bomarzo ovvero nel Sacro Bosco?

A questo punto, probabilmente, ti starai chiedendo cosa dovrai cercare durante la tua visita al Sacro Bosco di Bomarzo. Ebbene, in realtà – secondo me – non dovrai cercare proprio nulla!

In altre parole, una volta sul posto prova semplicemente a perderti e a scoprire, man mano che avanzi, cosa il Parco dei Mostri di Bomarzo abbia da offrirti e lascia correre la fantasia e l’immaginazione!

Segui i sentieri ed i viali che si sviluppano sull’intera area, ma staccati dalla mappa che ti verrà consegnata all’ingresso. Vai dove senti di dover andare, anche se si tratta di tornare sui tuoi passi!

Sono convinta infatti che solo così riuscirai a dare un senso a quello strano mondo nel quale hai deciso di entrare. Un mondo un tempo costituito da semplici rocce che poi, un volta scolpite, hanno preso vita.

Tra l’altro credo anche che ciascuna figura acquisisca una nuova vitalità ogni volta che incrocia uno sguardo disposto a cogliere la sua storia. O ancora, ad attribuirgli una storia, più o meno fantastica.

E questo vale per tutti i personaggi che incontrerai, che sono più o meno una trentina. Vale per le sfingi, per i giganti, per le ninfe, per il nettuno, per l’unicorno, per il drago, per l’elefante, per la balena, per la tartaruga e persino per il famosissimo orco e la casa storta che ti farà girare la testa!

Informazioni di carattere pratico…

– Per arrivare al Parco dei Mostri di Bomarzo è sufficiente prendere l’autostrada A1, uscire ad Attigliano e proseguire per altri 4km.

– I biglietti si comprano sul posto e costano 11Euro per gli adulti ed 8 per i bambini;

– Il parco è aperto tutti i giorni, da marzo a settembre dalle 9 alle 19, ad ottobre dalle 9 alle 18 e negli altri mesi dalle 9 alle 17.

– A causa della pandemia è opportuno verificare i giorni e gli orari di apertura sul sito www.sacrobosco.it.

– Prima della visita consiglio anche di consultare il sito www.bomarzo.net, dove si trovano informazioni riguardo alle singole sculture.

– Personalmente ho trascorso un paio d’ore all’interno del Parco dei Mostri di Bomarzo, ma chiaramente la durata della visita dipende dal singolo…

– In zona, ad esempio, puoi visitare anche Civita di Bagnoregio, di cui ti ho parlato nel post Civita di Bagnoregio, il paese che muore!

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”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”