Quando si dice Xi’An, è inevitabile, il pensiero va dritto dritto lì, va verso l’Esercito di Terracotta! D’altro canto non potrebbe essere diverso: è infatti la maggiore attrazione del luogo, nonché uno dei più noti ed importanti siti d’interesse turistico dell’intera Cina.
La città – ed in particolare il centro storico – riserva però anche altro al visitatore che gli concede più tempo. Di seguito qualche spunto per il vostro soggiorno, per andare al di là di quello che è il grande must e scoprire aspetti di una realtà che un tempo era il punto di partenza (o di arrivo) della Via della Seta e che oggi cela una complessa dimensione culturale.
L’Esercito di Terracotta
Dovete proprio immaginare un esercito, sì un esercito composto da soldati di terracotta, di dimensioni reali, pronti per affrontare una battaglia. A stupire soprattutto la loro unicità: sembra infatti che non esistano due statue uguali, poiché ognuna ha tratti somatici propri.
L’Esercito di Terracotta è stato scoperto solamente nel 1974, da un gruppo di contadini che stavano scavando un pozzo. Non è incredibile che nessuno lo abbia trovato prima, dato che è stato realizzato oltre 2000 anni fa?
A volerlo Qin Shi Huangdi, che unificò la Cina nel 221 a.C. e che la governò per i successivi quindici anni. Se c’è certezza riguardo al fatto che fu proprio lui a far realizzare le statue, nulla si sa riguardo alla loro funzione. Si trovano infatti nella tomba dell’imperatore, ma non si possono che fare ipotesi sul perché.
Forse aveva paura di ciò che lo aspettava nell’aldilà e riteneva che l’esercito potesse accompagnarlo e proteggerlo da eventuali spiriti malevoli? Aveva forse la speranza di continuare ad esercitare il suo potere anche dopo la morte?


Il sito archeologico, costituito da tre fosse nelle quali si trovano i soldati, si visita facilmente in una mattinata. La Lonely Planet suggerisce di visitare prima la fossa n.3, poi la n.2 e quindi la n.1, per creare un crescendo di emozioni. Io ho preferito fare il contrario: sapevo che il sito mi avrebbe emozionata fino alla fine, pur vedendo subito ciò che di più spettacolare ha da offrire.
Nella fossa n.1 sono stati trovati 6000 guerrieri e anche diversi cavalli; solamente 2000 però sono attualmente esposti e quindi visibili. Vi garantisco che comunque non mancherà di stupirvi! Nella fossa n.2 – dove gli scavi sono ancora in corso – vi sono altri 1300 soldati e cavalli, mentre nella n.3 solamente 72.
Dal parcheggio della stazione ferroviaria di Xi’an è facile raggiungere l’Esecrito di Terracotta: basta salire su uno dei minibus verdi con la scritta Terracotta Warriors o prendere il bus 306 che fa anche delle fermate intermedie, consentendo di vedere altre attrazioni prima (o dopo) la visita al sito. Costa 7Y e ci impiega un’ora circa per giungere a destinazione.
Il biglietto d’ingresso al sito costa 150Y nei mesi che vanno da marzo a novembre, ovvero in alta stagione, e 120Y nei mesi tra dicembre e febbraio. Considerate che anche gli orari di apertura variano durante l’anno: da marzo a novembre è possibile visitare l’Esercito di Terracotta dalle 8.30 alle 17.30, mentre da dicembre a febbraio dalle 8.30 alle 17.00.
Cinta muraria
Il centro storico di Xi’An è cinto dalle mura fin dal 1370, epoca in cui al potere c’era la dinastia Ming che ne ha promosso la costruzione. Seppure in parte ricostruita ed in parte restaurata, la cinta muraria sembra conservare l’imponenza di un tempo, con il suo perimetro di 14km ed i suoi 12m di altezza!


Potete limitarvi ad osservare le mura dal basso oppure potete salirvi (vi sono delle rampe d’accesso in corrispondenza di ogni porta principale) e percorrerle tutte o solo in parte, a piedi, in bicicletta o comodamente seduti su una di quelle terribili golf cart che i cinesi sembrano amare tanto.
Il panorama secondo me non è eccezionale – vedrete per lo più condomini – ma vale comunque la pena salire per comprendere davvero cosa rappresentano le mura della città.
Si paga un biglietto d’ingresso per accedere, il cui costo è pari a 40Y.
Gli orari d’apertura sono i seguenti: 8 – 20.30 da aprile ad ottobre e 8 -19 da novembre a marzo.
Il quartiere musulmano e la Grande Moschea
Il Quartiere Musulmano e la Grande Moschea, all’interno delle mura, sono davvero imperdibili, soprattutto agli occhi di chi si è mosso fino a Xi’An anche per trovarsi proprio di fronte alla popolazione hui, ovvero la minoranza musulmana che vive in città fin dal VII secolo.
Non appena metterete piede nei vicoli del quartiere, vi chiederete se davvero siete in Cina: vi troverete infatti a camminare tra donne che usano coprirsi il capo e uomini che portano zucchetti. Vi basterà però osservare i tratti somatici della gente per capire che non siete in Nord Africa piuttosto che in Medio Oriente.
Anche le bancarelle a bordo strada, nonché le botteghe, vi faranno pensare di essere altrove: carni macellate secondo la tradizione islamica, spezie e frutta secca senz’altro inebrieranno il vostro olfatto e vi sembrerà strano non sentire odori più comuni in Cina, come quello del tofu cucinato per strada ad esempio, che trovo semplicemente insopportabile.
Vi dico solo una cosa: guardate l’orologio, perché potreste davvero perdere la cognizione del tempo in un tour culinario che certamente non avevate in programma!



In ogni caso, non perdetevi la Grande Moschea, che coniuga canoni dell’architettura cinese e islamica in una sintesi difficile da concepire. Ecco, provate a pensare ad un minareto che sembra una pagoda oppure a giardini dal gusto tipicamente cinese, all’interno dei quali però si trovano palme ed incisioni in lingua araba!
Il quartiere musulmano è sempre accessibile, ma i momenti migliori per visitarlo sono il pomeriggio e la sera. Per quanto riguarda la moschea, invece, il cui ingresso costa 25Y tra marzo e novembre e 15Y tra dicembre e febbraio, ricordate che apre sempre alle 8, ma che tra marzo e novembre chiude alle 19.30, mentre tra dicembre e febbraio alle 17.30.
Torre della Campana e Torre del Tamburo
La Torre della Campana e la Torre del Tamburo risalgono entrambe al XIV secolo, ma sono state ricostruite in epoca più recente, ovvero nel XVIII secolo. La loro funzione era, rispettivamente, quella di annunciare l’alba ed il tramonto. In altre città cinesi troverete torri di questo genere, ma qui potete assistere – nel caso vi interessi – a spettacoli musicali che si tengono più volte al giorno.
Esiste un biglietto cumulativo che consente di accedere ad entrambe le torri, il cui prezzo è 40Y. Gli orari di apertura sono i medesimi: 8.30-21.30 da marzo a novembre e 8.30 – 18 da dicembre a febbraio.

Pagoda della Grande Oca
Al di fuori delle mura invece vi segnalo la Pagoda della Grande Oca, una delle più belle pagode cinesi costruite sotto la dinastia Tang. Essa è racchiusa dal Tempio Da Ci’En. In merito a questo luogo tenete in considerazione che di sera, sulla piazza sulla quale si affaccia, si tengono dei suggestivi giochi di luce ed acqua.
Potete facilmente raggiungere la Pagoda dalla stazione dei treni. Dì lì passa un autobus (mannaggia, mi sono dimenticata il numero, ma potete chiederlo all’info point che certamente noterete…) che vi porterà a destinazione al costo di soli 2Y.

E altro ancora…
Personalmente ho trascorso due giorni a Xi’An e sono riuscita a vedere tutto ciò di cui vi ho appena parlato, muovendomi con molta molta calma. Nel caso abbiate più tempo o ritmi più sostenuti dei miei, vi segnalo anche le seguenti attrazioni:
> All’interno delle mura:
⇒Il museo della Foresta di Stele
> All’esterno delle mura:
⇒ Museo di Storia dello Shaanxi
⇒ Museo di Xi’An
⇒ Tempio degli otto immortali
> Fuori città:
⇒ Tomba dell’Imperatore Jingdi
⇒ Tomba di Qin Shi Huangdi
⇒ Sorgenti Termali di Huaqin
⇒ Villaggio neolitico di Banpo
⇒ Tempio Famen
Vi lascio anche questo link: Due giorni a Xian, durante la Festa della Repubblica!
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