Ho dovuto insistere con Mery affinché nella progettazione del nostro coast to coast prevedessimo un’inusuale deviazione che da Las Vegas ci conducesse nel cuore del deserto del Nevada, sulle tracce della misteriosa Area 51, vale a dire una base militare vastissima, che sorge sulla sede di un antico lago evaporato – il Groom Lake – nascosta alla vista da montagne rocciose che si elevano in un contesto quasi lunare.
Gli elevatissimi livelli di segretezza e sicurezza che da sempre la caratterizzano, hanno contribuito ad alimentarne il mito tra cacciatori di ufo e teorici del complotto, convinti più che mai – complice anche l’immaginario hollywoodiano – che in questo luogo così remoto sia custodito chissà quale segreto in merito alla presenza di vita aliena nell’Universo.
Se siete curiosi di scoprire questo angolo di America, magari in occasione di un vostro prossimo viaggio sulla West Coast, avventuratevi lungo la ex Nevada State Route 375, oggi più poeticamente ribattezzata Extra-Terrestrial Highway. Muovendovi attraverso il deserto, potrete provare a farvi un’idea tutta vostra di cosa si celi dietro il mito dell’Area 51. Solo fantasie, cinematografiche e non, oppure… altro?


Per raggiungere la Highway partendo da Las Vegas dovrete guidare lungo la US-93 N per circa 150km, fino a raggiungere la cittadina di Ash Springs: qui non dimenticate assolutamente di fare rifornimento, poiché proseguendo non incontrerete altre aree di servizio.
Dopo aver percorso un breve tratto della Nevada State Route 318, vi imbatterete finalmente nel bizzarro cartello di colore verde, tappezzato di adesivi, che vi segnalerà l’inizio della Extra-Terrestrial Highway. Qui potrete fermarvi per scattare il selfie di rito, per poi continuare il vostro viaggio… ai confini della realtà!
La prima stranezza in cui vi imbatterete poco dopo aver imboccato la Extra-Terrestrial Highway è un curioso edificio a forma di hangar, presidiato dall’enorme figura grigia di un alieno umanoide: si tratta dell’Alien Research Center, piccolo centro di documentazione sull’Area 51, con annesso negozio di souvenir.
Purtroppo in occasione del nostro passaggio la struttura era inspiegabilmente chiusa, così ci siamo dovuti accontentare di scattare qualche fotografia in compagnia del simpatico ET, prima di proseguire verso il minuscolo villaggio di Rachel, distante circa 60km, percorsi attraversando il nulla più assoluto.
Una tappa a Rachel, località in cui risiedono solamente una cinquantina di abitanti umani (il numero di alieni non è ancora stato accertato!) rappresenta un vero e proprio must per chi percorre questa strada.
La principale attrazione del luogo è il Little A’Le’Inn, un piccolo fast-food a tema – peraltro l’unico che incrocerete sulla Extra-Terrestrial Highway – dove oltre a poter gustare specialità dell’altro mondo come l’Alien Burger, avrete modo di documentarvi sui presunti avvistamenti di ufo registrati nell’area e su inquietanti incidenti che durante le ore notturne di tanto in tanto coinvolgono incauti automobilisti di passaggio e sventurati bovini vaganti.

Lasciando il locale, non mancate di dare un’occhiata all’ID4 Monument, una sorta di capsula del tempo che potrà essere aperta soltanto nel 2050, collocata all’esterno dai produttori di Indipendence Day, come tributo ai luoghi immortalati nel film.
A questo punto, vorrete certamente avventurarvi alla ricerca dell’Area 51: allo scopo potrebbe esservi utile acquistare – per meno di un dollaro – una piccola mappa in vendita presso il Little A’Le’Inn, che vi aiuterà a districarvi lungo il dedalo delle polverose strade che si dipanano a lato della Highway.
E solo così che arriverete ai punti di accesso della base ovvero il Front Gate, a cui si arriva percorrendo una strada sterrata denominata Mailbox Road, ed il Back Gate, raggiungibile transitando per circa 8 miglia su un’omonima mulattiera, che si trova ad un paio di miglia da Rachel.
Giunti al gate prescelto, occorrerà necessariamente che vi fermiate, come intimato dai minacciosi segnali di keep out collocati lungo il perimetro: tali valichi di accesso sono infatti fortemente sorvegliati tramite telecamere, ma soprattutto mediante la presenza discreta di guardie private armate – i cosiddetti Cammo Dudes – appostate su alture poco distanti.
Le conseguenze di eventuali sconfinamenti potrebbero rivelarsi piuttosto serie… Ricordate che si tratta pur sempre di un sito militare!
I misteri che avvolgono questi luoghi sono solo il frutto di una geniale trovata pubblicitaria per attirare turisti e curiosi in questo angolo di deserto oppure hanno un fondo di verità? Voi cosa ne pensate?

Il post ti è stato utile? Ti è sembrato interessante? Perché non metti mi piace sulla pagina facebook di My way, around the world?