San Pedro de Atacama è un paesone polveroso che si trova nel nord del Cile, non lontano dall’Argentina e dalla Bolivia. Io ci sono arrivata proprio dall’Argentina, a bordo di un autobus notturno che sembrava non dover passare più ma che poi, quando ormai avevo perso ogni speranza, si è finalmente palesato. All’alba ero già sulle Ande, pronta ad attraversarle per la prima volta, per poi ritrovarmi nel bel mezzo di uno dei deserti più aridi del mondo.
Quando i primi raggi di luce si sono fatti largo e mi hanno colpita e svegliata, su quel sedile dove sono poi riuscita a prendere sonno, ho immediatamente percepito la maestosità delle montagne che potevo scorgere e che mi avrebbero accompagnata per i mesi a venire ovvero per quasi tutto il mio primo lungo viaggio in Sud America. Per un momento ho pensato che potesse essere merito del sole che stava sorgendo, ma in realtà sapevo benissimo che non era affatto così e che quelle montagne hanno di per sé qualcosa di unico, di indescrivibile, che una volta lassù senti intensamente.
Ero stata a Buenos Aires, alle Cascate di Iguazù e nelle Province di Salta e Jujuy e fino a quel momento, in quasi tre settimane, non avevo mai sofferto freddo, nonostante a quelle latitudini fosse già iniziato l’inverno australe. Lì invece, toccata terra per espletare le formalità d’uscita ed ingresso, ho sperimentato la rigidità del clima andino, che arriva a sfiorarti le ossa e ti stordisce, quando meno te lo aspetti, anche quando le giornate sono terse. Il passo Jama Sur, dove si trova la frontiera, supera i 4200m ed io, seppure preparata, in fondo non sapevo esattamente cosa aspettarmi!

L’impatto con San Pedro de Atacama…
Presto però, scendendo di quasi 2000m, ho potuto abbandonare giubbotto, pile, sciarpa e quant’altro, perché a San Pedro de Atacama, almeno di giorno, si stava bene in jeans e t-shirt. Una volta a destinazione, ne ho approfittato per dare un’occhiata in giro e capire come funzionassero le cose da quelle parti. Ecco, agli occhi di un viaggiatore, funziona tutto benissimo, anzi forse fin troppo bene: nel pueblo, che conta meno di cinquemila abitanti, ci sono infatti decine e decine di strutture ricettive, non mancano ristoranti e bar, così come negozi di souvenir e agenzie in grado di organizzare le più svariate escursioni ed attività.
In questi termini non sembra così allettante, vero? Proprio perché sapevo che il centro per me sarebbe stato too much, ho preferito alloggiare un po’ fuori, in modo da potermi godere tutta la quiete che contraddistingue il deserto di Atacama. Ovviamente non ho attraversato le Ande per starmene sdraiata tutto il giorno su un’amaca, fissando granelli di sabbia che si alzano e si posano a seconda dell’intensità del vento, anche se la cosa può rivelarsi allettante per un po’. Il mio obiettivo infatti andava ben al di là! Intorno a San Pedro, oltre al deserto, si trovano infatti anche lagune, vulcani, geyser e tutta una serie di fenomeni naturali semplicemente spettacolari!
Quanti giorni sono rimasta a San Pedro de Atacama e cosa ho fatto?
▪ Giorno 1: Terme di Puritama + Tour Laguna Cejar, Ojos del Salar e Laguna Tebenquiche
Il primo giorno (vale a dire quello dopo il mio arrivo) è stato il più soft, nel senso che l’ho dedicato ad attività per nulla impegnative. Dopo il lungo viaggio in autobus, ho infatti preferito trascorrere la mattina seguente nel modo più rilassante possibile ovvero alle Terme di Puritama. In questo senso la mia scelta si è rivelata ideale: attraverso delle passerelle in legno ho infatti potuto immergermi per qualche ora nelle acque di un fiume caldo che crea delle vere e proprie piscine naturali, tra alte montagne dalle tonalità rossastre. Inutile dire che è stato anche un bel modo per godere del paesaggio circostante!
Per i più freddolosi aggiungo solo che di mattina, almeno durante l’inverno australe, le temperature sono – diciamo così – bassine e stare in costume può non essere così piacevole, almeno finché non si entra in acqua; una buona alternativa può essere quella di partecipare al tour pomeridiano.
08.00 – 13.00 (oppure 13.30 – 18.30), 12000 pesos ovvero ca. 15Euro + 11700 pesos ovvero ca. 14 Euro per l’ingresso
Altitudine massima che si raggiunge durante il tour: 3000m
Dopo pranzo ho quindi partecipato al primo tour e così mi sono ritrovata a passeggiare sulle sponde della salatissima Laguna Cejar, a specchiarmi nei cosiddetti Ojos del Salar e ad aspettare il tramonto sulla Laguna Tebenquiche, guardando le Ande stagliarsi in lontananza e sorseggiando del buon Pisco Sour. E’ proprio quel pomeriggio che mi sono resa conto che nei giorni a venire mi sarei trovata in contesti che hanno un non so che di surreale!
15.30 – 20.30, 15000 pesos ovvero circa 18 Euro + 18000 pesos ovvero ca. 21 Euro per gli ingressi
Altitudine massima che si raggiunge durante il tour: 2150m


▪ Giorno 2: Tour delle Lagune altiplaniche (Laguna Chaxa, Salar de Talar o Piedras Rojas, Laguna Miscanti e Laguna Miniques)
Il tour che ho preferito e che secondo me rappresenta un vero e proprio must per chi si trova a passare da San Pedro de Atacama, è quello dedicato alle Lagune altiplaniche. Certo, si parte di primo mattino e si sale molto in quota, ma ne vale assolutamente la pena, perché gli scenari sono mozzafiato! La Laguna Chaxa con i suoi fenicotteri, il Salar de Talar (noto anche come Piedras Rojas) che regala alla vista colori che sembrano rubati alla tavolozza di un pittore e poi le Lagune Miscanti e Miniques, di un blu quasi abbagliante, sono solo alcune delle tappe di quella intensa ma fantastica giornata, conclusasi con una breve visita al villaggio di Toconao.
Riguardo alle condizioni metereologiche, in questo caso mi preme sottolineare la necessità di coprirsi con vestiti molto caldi e soprattutto di non dimenticare sciarpa, berretto e guanti, perché il vento in alcune circostanze – almeno a giugno e immagino anche nei mesi immediatamente successivi – può essere davvero tagliente. Considerando l’altitudine che si raggiunge, è il caso di munirsi anche di una protezione solare adeguata.
6.30 – 18.30, 50000 pesos ovvero circa 60 Euro, compresi colazione e pranzo
Altitudine massima che si raggiunge durante il tour: 4100m
▪ Giorno 3: Tour Area geotermica El Tatyo + Tour Valle della Luna
Altra giornata iniziata all’alba, raggiungendo ancora una volta quote importanti. Ho infatti dedicato la mattinata alla visita dell’area geotermica nota come El Tatyo, ricca di impressionati geyser. Una volta in loco non riuscivo più a distogliere lo sguardo da quanto accadeva intorno a me: ero infatti completamente avvolta da nuvole di vapore acqueo frutto delle continue eruzioni.
Solo il freddo (quella mattina di giugno si sfioravano i -10°!) è riuscito a distrarmi per un momento ovvero giusto il tempo di scaldarmi con una tazza di tè. A questo proposito vale a maggior ragione quanto già detto per l’escursione del giorno precedente: non bisogna coprirsi bene, ma benissimo! Chi non teme particolarmente certe temperature può anche portare il costume da bagno e immergersi in una calda piscina naturale! Ecco, io non ho neanche avuto il coraggio di spogliarmi!
05.00 – 12.30, 24000 pesos ovvero circa 28Euro, compresa colazione + 10000 pesos ovvero circa 12Euro per gli ingressi
Altitudine massima che si raggiunge durante il tour: 4350m
Nel pomeriggio poi, il secondo tour della giornata, quello che mi ha permesso di scoprire la Valle della Luna, altro luogo che mi ha tolto il fiato per la sua bellezza e che unisce dune, formazioni rocciose bizzarre e persino delle cavità di sale! Il momento più bello ancor una volta è stato il tramonto: da quello che viene chiamato El Mirador, ho infatti potuto ammirare il sole scendere oltre l’orizzonte e tingere di rosso, rosa e persino di tonalità violacee il cielo ed il deserto, lì ai miei piedi!
Nessuna raccomandazione riguardo all’abbigliamento in questo caso: si stava bene anche con una semplice felpa!
15.30 – 20.30, 15000 pesos ovvero circa 18 Euro + 3000 pesos ovvero circa 4Euro per gli ingressi
Altitudine massima che si raggiunge durante il tour: 2400m


▪ Giorno 4: Tour Valle Arcoiris (in sostituzione del Tour al Salar de Tara)
L’ultimo giorno a San Pedro de Atacama avrei voluto trascorrerlo visitando il Salar de Tara, ma le condizioni metereologiche sono volte al peggio e la strada per arrivarci è stata chiusa.
In alternativa mi è stato offerto un tour che mi avrebbe permesso di esplorare la Valle Arcoiris ovvero la Valle Arcobaleno. Ho accettato la proposta, anche se a malincuore. Sarà che quel giorno il sole non splendeva, sarà che di montagne colorate ne avevo viste abbastanza nel nord-ovest argentino, ma quell’escursione mi ha detto davvero poco. Ciò non significa che la sconsiglio, ma semplicemente che quando ci sono stata non c’erano forse le condizioni ideali e che all’interno del mio itinerario forse erano – come dire – di troppo!
08.00 – 13.30, 25000 pesos ovvero 30 Euro circa
A proposito del Salar de Tara, mi limito – non essendoci stata – a segnalare che sarà inaccessibile fino almeno al 31 dicembre 2019 (per maggiori info a riguardo alla riapertura rimando al sito dell’ente che gestisce i parchi nazionali cileni ovvero www.conaf.cl).
Come mi sono mossa a San Pedro de Atacama e quali alternative ci sono?
Come è facilmente intuibile, non mi sono mossa in modo indipendente, ma partecipando a dei tour di gruppo con driver e guida, in modo da poter contenere i costi. In alternativa è anche possibile organizzare dei tour privati, tra l’altro personalizzabili, ma che implicano un budget senz’altro maggiore. Menziono, inoltre, la possibilità di noleggiare un mezzo 4×4 e avventurarsi da soli: questa opzione però la consiglio solo a chi abbia almeno un compagno di viaggio e sia pienamente consapevole degli effetti che l’altitudine ha sul suo corpo.
Costo e pagamento dei tour a San Pedro de Atacama
Personalmente ho prenotato tutti i tour attraverso l’ostello in cui alloggiavo e alla fine ho speso quanto mi avrebbero chiesto in agenzia una volta in loco. Due i motivi per cui ho deciso di contattare la struttura ed organizzare tutto prima del mio arrivo:
▪ Ero sicura che dopo un lungo viaggio notturno non avrei avuto affatto voglia di vagliare tutti gli operatori del paese per confrontarne l’offerta, soprattutto sapendo che i prezzi sono più o meno fissati e che gli itinerari dei diversi tour operator non variano molto;
▪ Avevo la garanzia che mi avrebbero prelevata e riaccompagnata in ostello, anche se lo stesso si trovava un paio di chilometri fuori dal centro.
Facendo due conti, si nota subito che San Pedro – pur essendo una località frequentata da un gran numero di backpackers – non è una destinazione così cheap: i tour infatti non costano affatto poco. Un modo per risparmiare qualcosina è quello di pagare in contanti: il proprietario della struttura in cui alloggiavo mi ha detto fin da subito che in questo modo avrei ottenuto uno sconto del 20% – 25%!
A questo proposito bisogna però considerare che prelevare denaro a San Pedro de Atacama può rivelarsi complicato, poiché in paese ci sono solo un paio di bancomat e spesso sono vuoti. Il mio consiglio è quello di partire con i contanti necessari per coprire il costo dei tour e le altre spese; in questo senso vanno bene anche gli euro, che eventualmente possono essere cambiati sul posto.


San Pedro de Atacama ed il mal di montagna
San Pedro de Atacama si trova a 2408m, ma buona parte dei luoghi di interesse nei dintorni si trovano a quote ben maggiori. Questo potrebbe causare disturbi che rientrano nel ambito del mal di montagna, come mancanza di fiato, capogiri, sonnolenza e addirittura disturbi intestinali. Personalmente sulle Ande non ho mai avuto problemi di questo genere, ma la questione è molto soggettiva. La cosa migliore da fare è dunque quella di rivolgersi al medico di base che può dare indicazioni specifiche, considerando le condizioni di salute del singolo paziente.
In generale, per ridurre i sintomi del mal di montagna, si dovrebbe bere molta acqua, evitare alcolici e mangiare leggero. Per quanto riguarda le foglie di coca, dico solo che non le ho provate ma conosco persone sulle quali in pochi minuti hanno avuto effetti a dir poco miracolosi. Parlando con il medico curante, si può inoltre valutare se è il caso di portare con sé ed eventualmente assumere dei farmaci che alleviano gli effetti dell’altitudine.
Ci tengo inoltre a sottolineare che San Pedro de Atacama è il posto giusto per cercare di acclimatarsi, soprattutto se poi si intende proseguire verso il Salar de Uyuni o comunque in quota. Se è vero infatti che durante le escursioni si raggiungono altezze considerevoli, è anche vero che la sera si scende sempre, perché si torna a dormire in paese. Questo aspetto darebbe all’organismo la possibilità di adattarsi più facilmente all’altitudine. In ogni caso, è importante cercare di lasciare per ultime le escursioni oltre i 4000m.
Clima a San Pedro de Atacama
I giorni che ho trascorso a San Pedro de Atacama sono da collocare all’interno di un viaggio di quattro mesi lungo le Ande. In realtà il mese di giugno, quando sono arrivata sul posto, probabilmente non è proprio il mese migliore, nel senso che – come ho già detto – quando si sale molto in quota, le temperature si abbassano notevolmente. Questo non mi ha impedito di partecipare alle escursioni che avevo in programma, almeno finché sulle Ande non hanno iniziato a scatenarsi delle vere e proprie tempeste, con tanto di neve: in quelle circostanze hanno chiuso la strada che conduce al Salar de Tara, al quale ho dovuto rinunciare.
La questione climatica è da tenere in stretta considerazione anche nel caso si abbiano tempi stretti e si intendano attraversare dei valichi di frontiera. Questo vale per il valico tra Cile e Argentina, che rimane chiuso nel caso la strada non sia perfettamente sgombera da neve su entrambi i versanti, e vale anche per il valico tra Cile e Bolivia, che da San Pedro de Atacama dista solo una sessantina di chilometri. Personalmente non ho avuto problemi in questi termini, ma il giorno dopo che sono partita per il Salar de Uyuni, il passo è stato chiuso e lo è rimasto per un po’.
Tutto questo per dire che i mesi più adatti ad un soggiorno a San Pedro de Atacama sono quelli tra novembre e aprile.


Arrivare a San Pedro de Atacama e proseguire
Come ho già detto, San Pedro de Atacama si trova nel nord del Cile, non lontano dal confine argentino e boliviano.
>Arrivare dall’Italia…
Se si parte dall’Italia, quasi sicuramente si atterrerà a Santiago del Cile, la capitale. Una volta a destinazione ci si può poi spostare in due modi, in aereo (volando però su Calama) o in autobus. La prima opzione è sicuramente molto più veloce e devo dire – operando sulla tratta anche compagnie low cost – neanche così dispendiosa. La seconda opzione implica sicuramente tempi più lunghi e sinceramente non so se la prenderei in considerazione: è infatti un percorso di oltre venti ore, che spezzerei almeno a metà.
> Dal nord-ovest dell’Argentina…
Dal nord-ovest dell’Argentina è facile arrivare in autobus, come tra l’altro ho fatto personalmente. La compagnia Andesmar collega infatti sia Salta che San Salvador de Jujuy a San Pedro de Atacama un paio di volte a settimana. In questo caso bisogna mettere in conto di partire in piena notte, arrivare verso l’ora di pranzo e… 2000 pesos argentini ovvero circa 30 Euro (ma oggi il cambio è molto molto favorevole per noi!). Nel caso si volesse fare il percorso al contrario valgono le stesse considerazioni, con la differenza che si parte all’alba e si arriva a destinazione nel tardo pomeriggio.
Arrivare dalla Bolivia…
Il modo più semplice (oltre che più entusiasmante ed avventuroso!) per arrivare a San Pedro de Atacama dalla Bolivia è quello di partecipare ad un tour di tre giorni che prevede la visita al Salar de Uyuni (ma non solo…). Io ho fatto il percorso al contrario e mi sono quindi spostata da San Pedro de Atacama verso la Bolivia, spendendo circa 130Euro. Di questo però vi parlo più nello specifico nel prossimo post! In alternativa ci si può muovere in autobus fino a Calama, che è collegata sia a San Pedro de Atacama che alla cittadina boliviana di Uyuni, accorciando un po’ le distanze ma rinunciando ovviamente a qualsiasi visita.
Il post ti è stato utile? Ti è sembrato interessante? Perché non metti mi piace alla pagina facebook di My way around the world?
Questo è un viaggio che mi piacerebbe moltissimo intraprendere, a stretto contatto con le bellezze naturali. Poi ho visto dal tuo calendario che viaggi tanto, fai benissimo.
Sara si, è un viaggio che ti permette di vivere appieno la natura. Ma questo vale per molti posti del Sud America, dove davvero riesci a sentire la Pacha Mama. Eh si, per il prossimo anno ho qualche viaggio in programma! 🙂
Innanzitutto complimenti per l'articolo. Estremamente esaustivo e pieno zeppo di informazioni. Andrò in Argentina tra qualche mese, ed estendere l'itinerario San Pedro, visto che lo hai fatto già tu, mi sembra un'idea molto interessante. Anche come costi e comodità pensavo peggio, ma tutto sommato sembra fattibile. Grazie per l'hint sui bancomat che ignoravo del tutto.
Grazie Francesco! Spero davvero che il post possa esserti utile se deciderai di sconfinare ed andare anche a San Pedro de Atacama! Dopo gli ultimi avvenimenti in Cile, prima di partire, verifica però com'è la situazione…
Viaggiare e perdersi in luoghi lontani da noi e scoprire realtà nuove. Quanto mi piacerebbe farlo ma per il momento la vedo difficile. Visitare San Pedro con il suo deserto, lagune, vulcani e geyser, nonché realtà locali legati più strettamente al turismo deve essere stato straordinario.
Maria Domenica
Maria Domenica è bellissimo andare lontano, ma anche visitare luoghi vicini può essere meraviglioso, magari attendendo il momento giusto per un grande viaggio…
Spettacolare questo itinerario, l'ho letto tutto d'un fiato!! Bellissimo viaggio, complimenti!
Grazie Nicoletta!
Complimenti molto bello l'articolo, dalle foto che hai messo e anche dalle descrizione dei vari posti che hai visto penso che sia un viaggio molto bello ed interessante da fare.
Grazie Sara! E' stato un viaggio molto emozionante!
Complimenti per il post, una fonte di informazioni utili ai viaggiatori. Brava.
Grazie Cristina! Quando scrivo post di questo tipo, spero proprio possano essere utili a qualcuno!
Maria Grazia ho appena letto il tuo articolo, interessante e ben dettagliato. Il viaggio lo hai fatto da sola o eri insieme ad altre persone? Bel percorso immerso nella natura. Anche io sono un grande amante dei viaggi ma non ho mai fatto vacanze in solitaria.
Attualmente non ho in programma queste zone nelle mie prossime esplorazioni, ma che dire, una natura spettacolare. Ci penserò!
Massimo grazie! Ho vissuto questa esperienza (parte di un viaggio di quattro mesi che da Buenos Aires mi ha portata a Quito) completamente da sola, appoggiandomi per alcune escursioni giornaliere a tour operator locali…
Gaia pensaci… Meritano il viaggio!
Il mal di montagna mi fa un po' paura ma sapere che è il posto migliore per capire la reazione del proprio corpo senza spingere troppo mi rasserena. Tantissime informazioni in questo articolo complimenti!
Grazie Simona! Sicuramente è un luogo che permette di acclimatarsi… Comunque non farti spaventare dal mal di montagna, perché c'è (chi come me) non ne soffre affatto o comunque riesce a risolvere assumendo un farmaco e quindi semplicemente parlando con il proprio medico!
Mi piacerebbe da morire visitare tutti i posti che hai visitato tu, ma so per certo che starei malissimo. Ho scoperto infatti che il mio cuore comincia ad avere seri problemi dopo i 2000 metri di altitudine. Temo potrò solo sognare di andarci. Non sai cosa darei per poter fare il giro delle Lagune! 🙁
Alice mi dispiace… Esistono però tanti altri luoghi che non sono in quota e che regalano emozioni immense…
davvero molto interessante
credo che il Cile sia da vedere tutto
eri sola?
Hai ragione, il Cile è da vedere tutto… Quest'anno ci sono tornata ancora e partendo dall'estremo sud sono arrivata fino a Santiago del Cile… E si, ho viaggiato da sola!
Ho letto il tuo articolo e l'ho trovato davvero interessante e poi mi sono "persa" nelle tue fotografie…distese sconfinate di natura che danno un senso di pace incredibile, solo a guardarle, chissà a trovarcisi!
Laura grazieee! La natura intorno a San Pedro de Atacama è qualcosa di eccezionale!
Mi sono persa nei ricordi leggendo del tuo viaggio! Ho ancora negli occhi e nel cuore la bellezza di quei luoghi. Noi avevamo la macchina e dopo la visita alle lagune ci siamo avvicinati tantissimo al passo jama da dove tu sei entrata in clile! ho visto che sei stata anche in bolivia, adesso vado a leggere tutto, bellissima esperienza
La bellezza di quei luoghi non si puo' dimenticare… Che bello che avete girato in macchina! deve essere stato molto avventuroso! Io ero sola, quindi l'opzione migliore per me erano i tour, per fortuna sempre in piccoli gruppi… Buona lettura per la Bolivia!
San Pedro e le lagune del Salar di Atacama resteranno sempre impresse nella mia mente tra i paesaggi più belli mai visti. Ti invidio molto per il tuo lungo itinerario in Sud America che leggerò con molta attenzione perchè una parte del mio cuore è restata là e la Bolivia mi ronza in testa da un pò
Antonella effettivamente i paesaggi intorno a San Pedro de Atacama sono qualcosa di eccezionale! Ti auguro di poter andare presto in Bolivia… E’ un paese meraviglioso, sotto tanti punti di vista!
Innanzitutto ti faccio i miei complimenti per il blog – davvero bello e ricco di spunti interessanti!
Sogno il Cile ormai da anni e spero prima o poi di riuscire a visitare questo Paese e anche la vicina Bolivia, nonché la Patagonia. Terre che per la loro natura selvaggia e incontaminata mi incuriosiscono moltissimo.
Grazie Valentina! Sono tutte terre che regalano forti emozioni! Ti auguro di poterci andare presto!
Avevo letto che il cielo più bello in assoluto possa essere visto solo dal deserto di Atacama in Cile, guardando le tue foto e leggendo quanto hai scritto nell’articolo ne sono pienamente convinta. Amo gli spazi sconfinati e da qualche mese sto valutando di organizzare un viaggio in questa terra ricca di bellezze naturali e panorami da togliere il fiato. Ogni tuo articolo è quindi estremamente interessante e pieno di informazioni e dettagli per cercare di costruire al meglio questo viaggio.
Mi fa piacere se i miei post possono in qualche modo esserti d’aiuto Raffaella! Il Cile comunque è straordinario! Ottima scelta!
Atacama la conosco solo per una cosa: l’atacamite, un minerale che prende il nome proprio da questa zona! Il paesaggio è quasi surreale, sembra brullo ma ha un fascino davvero insolito, quasi desertico: penso sia uno di quei luoghi che rimangono nel cuore.
Si si, assolutamente Eliana! E’ uno di quel luoghi che porterò sempre nel cuore!