Intorno ad alcune realtà c’è talmente tanto da vedere e da fare che spesso in viaggio per ragioni di tempo siamo costretti a scegliere, a scegliere tra mille cose, mille cose che ai nostri occhi appaiono tutte belle ed interessanti, tutte imperdibili.
Decidere a distanza ciò che vogliamo fare sulla base di quello che leggiamo su una guida o qua e là sul web non è affatto semplice: descrizioni asettiche o toni troppo o troppo poco entusiastici possono infatti fuorviarci.
Poi, una volta in loco, le cose non diventano più semplici, nonostante i consigli di altri viaggiatori o della gente del posto. Anzi, forse si complicano, perché scopriamo che c’è tanto altro, oltre a ciò che già un po’ ci confondeva le idee.
Questo è il caso di Merida (di cui puoi leggere qui) ad esempio, i cui dintorni hanno davvero tantissimo da offrire.

Ecco dunque le domande che mi pongo ogni volta che mi trovo in questa situazione, per scegliere – ovunque io stia andando – in modo più consapevole e senza (grossi) rimpianti:
Quella gita mi interessa davvero?
Credo che ognuno conosca se stesso meglio di chiunque altro. La prima cosa da fare dunque è escludere le esperienze che non rientrano nelle proprie corde. In genere questo tipo di scrematura è piuttosto facile. Nel caso di Merida, tuttavia, lo è un po’ meno, perché nella regione in cui sorge si trova un concentrato di ciò per cui si vola fino in Messico.
Quella gita rappresenta qualcosa di diverso rispetto a quanto ho fatto nei giorni precedenti o rispetto a quanto farò nei giorni successivi?
Poiché il bello del viaggio sta anche nella possibilità di vivere esperienze di diverso genere, è importante cercare di organizzare le proprie giornate in modo che non siano ripetitive. Per essere più chiara, farò due esempi. Arrivata a Merida ho escluso Uxmal e la Ruta Puuc nonostante la loro importanza storico-culturale, poiché avevo già visitato altri siti archeologici nella stessa regione e ne avrei visitati altri in Chiapas e Guatemala nei giorni a venire. Lo stesso discorso è valso anche per i cenotes di Cuzamà, visto che avevo già avuto modo di nuotare in quelle che altro non sono che delle voragini profondissime a Valladolid e a Bacalar.
Questa gita può darmi qualcosa in più rispetto a quanto ho fatto nei giorni precedenti o rispetto a quanto farò nei giorni successivi?
Questa domanda bisogna porsela se si è indecisi tra due esperienze simili tra loro. Tra le due quasi sempre è il caso di scegliere quella che rappresenta il top. Mi spiego ancora una volta facendo un esempio. Progreso è un posto di mare che si affaccia sul Golfo del Messico, a meno di mezz’ora da Merida. Avrei dovuto rinunciare ad una giornata a Isla Holbox o a Isla Mujeres per andarci? Credo proprio di no: dopo i giorni nel Caribe, probabilmente, mi avrebbe delusa e poi dovevo andare ancora in Belize.
Quanto mi costa trascorrere la giornata facendo una gita piuttosto che l’altra?
Sulle scelte di chi viaggia low budget, indubbiamente, incidono anche i costi. In questo senso è imprescindibile domandarsi se vale la pena pagare una determinata cifra per trascorrere una giornata in un certo modo. Da Merida, ad esempio, volevo visitare la Riserva de la Biosfera Ria Celestun, ma una volta arrivata in ostello ho scoperto che se ci si muove da soli si rischia di pagare uno sproposito per la gita in barca; io non avevo compagni di viaggio, non ho trovato nessuno interessato a condividere esperienza e costi e quindi ho rinunciato, anche perché i fenicotteri li avevo già visti altrove.
In termini temporali una gita in giornata ha senso?
In altre parole, bisogna chiedersi quanto ci si impiegherà a raggiungere una determinata località e se il tempo a disposizone una volta in loco sarà sufficiente per tutte le attività che si hanno in mente. A volte è meglio pernottare sul posto e, se non è possibile, pensare a qualcos’altro, evitando di correre di qua e di là in fretta e furia.

Gite in giornata da Merida…
Di seguito vi indico alcune delle gite in giornata che si possono fare tenendo come base Merida:
– Sito archeologico di Uxmal;
– Siti archeologici della Ruta Puuc;
– Sito archeologico e cenote di Dzibilchaltun;
– Sito archeologico di Chichen Itza;
– Tre cenotes di Cuzamà;
– Reserva de la Biosfera Ria Celestun, il paradiso dei birdwatcher;
– Progreso, località di mare affacciata sul Golfo del Messico;
– Izamal, cittadina coloniale definita la ciudad amarilla, sede di un monastero francescano e di tre piramidi maya.
So che c’è l’imbarazzo della scelta, ma bisogna porsi le giuste domande!
Io alla fine sono andata ad Izamal (di cui ho scritto qui) e a Dzibilchaltun (di cui ho scritto qui).
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