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Nel post Decidere di viaggiare in solitaria… Dubbi? ho messo in evidenza come chi inizia a pensare di partire da solo spesso maturi dei dubbi riguardo alla possibilità di vivere l’esperienza in prima persona.

Sempre nello stesso frangente sono giunta alla conclusione che per arrivare a prendere una decisione, in un senso o nell’altro, sia fondamentale riflettere su ciò che quei dubbi nascondono.

Dico in un senso o nell’altro perché sì, si può anche arrivare alla conclusione, dopo averci ragionato, che viaggiare in solitaria non sia la strada giusta. E già questo, secondo me, è un passo importante!

Questo post nasce dall’idea che sia bene ribadire, almeno ogni tanto, che viaggiare in solitaria rappresenti solo uno dei tanti modi di viaggiare e che se desideri aprirti al mondo hai tante altre possibilità!

Viaggiare in solitaria

Riconoscere che viaggiare in solitaria non è l’unico modo di viaggiare…

Non so perché ma ho come la sensazione che viaggiare in solitaria sia ormai una sorta di moda. Sono convinta tuttavia che non abbia alcun senso partire da soli per l’altro capo del mondo – ma in realtà neanche per fare una gita fuori porta – solo perché lo fa qualcun’altro.

Viaggiare in solitaria – te lo dico per esperienza – può darti molto, ma solo se è veramente ciò che vuoi; in caso contrario potrebbe infatti anche toglierti molto. Per questo ritengo sia fondamentale acquisire piena consapevolezza di sé e di ciò che significhi viaggiare da soli, prima di qulasiasi partenza.

Se arrivi a comprendere che viaggiare in solitaria, in un determinato momento della tua vita o in senso più ampio, non faccia al caso tuo, come dicevo prima, hai già fatto il primo passo. A quel punto, se senti comunque forte il desiderio di partire, non ti rimarrà che riconoscere che esistono anche altri modi di viaggiare!

Non hai mai pensato di partire con una persona con cui condividi qualche interesse? Un’amica, un fratello, una cugina, un genitore? Non hai mai pensato di partire in gruppo? I social oggi offrono tante possibilità in questo senso, così come le più o meno classiche agenzie di viaggio…

Perché comprendere che viaggiare in solitaria non è la strada giusta?

Non so come la vedi tu, ma io penso che viaggiare, oggi, sia una scelta che implica qualcosa di piacevole. Non posso dunque non chiedermi perché mai tu (così come chiunque altro) debba scegliere di partire in solitaria, magari per lunghi periodi, se non è nelle tue corde.

Io credo che viaggiare nel modo che ti è più congeniale sia una questione di coerenza e di correttezza verso te stesso. Tu – soprattutto se hai avuto modo di riflettere – sai chi sei, sai cosa vuoi, quindi sei responsabile della tue scelte e anche della tua felicità, a maggior ragione in viaggio.

Ecco, io parto sempre dal presupposto che abbiamo il diritto ma soprattutto il dovere di trascorrere il tempo a nostra disposizione dedicandoci a ciò che più ci fa stare bene. E questo modo di vedere le cose, tra l’altro, per me vale sempre, in ogni ambito della vita!

Quando si parla di viaggi (in solitaria e non), mai dire mai!

Da quanto ti ho appena detto scaturisce un’altra riflessione. Tu sei sempre lo stesso? I tuoi desideri sono sempre gli stessi? Credo che la risposta sia piuttosto ovvia, noi, tutti, man mano che passa il tempo, cambiamo; cambiamo nell’aspetto e nella nostra interiorità.

Ciò che mi fa stare bene oggi, potrebbe quindi non farmi stare bene domani o viceversa. Se adesso, per un qualsiasi motivo, decido di non viaggiare in solitaria (o in un qualsiasi altro modo), non significa che fra un mese, un anno o un decennio io non possa cambiare idea.

Non credi anche tu che, in viaggio come nella vita, sia importante non precludersi nulla e lasciare la porta aperta ad eventuali nuove esperienze? Non ti è mai capitato, anche in altri ambiti?

Quando si parla di viaggi (in solitaria e non), una cosa non esclude l’altra!

Può poi accadere che una cosa ci faccia stare bene e che al contempo ci faccia stare bene anche il suo esatto contrario. Giusto per fare un esempio, se ami viaggiare in coppia, non puoi apprezzare anche un viaggio in solitaria?

Tante persone vivono una relazione, viaggiano con il proprio compagno, ma partono anche sole. O ancora, tante persone alternano viaggi in coppia a viaggi di gruppo. E potrei andare avanti all’infinito, perché infinite sono le possibilità in questo senso.

Come ti ho detto nel paragrafo precedente, non precluderti nulla, ma al contrario sii sempre aperto a nuove esperienze, ovviamente se è ciò che senti.

viaggiare in solitaria

Viaggiare in solitaria e gli altri modi di viaggiare: la mia esperienza

Dai 18 ai 28 anni ho sempre viaggiato in coppia, con Gianluca, che oggi è mio marito. Dopo dieci anni di viaggi insieme ho però maturato la decisione di voler iniziare a viaggiare anche da sola e per lunghi periodi.

Nel post precedente ti ho raccontato come abbiamo affrontato la scelta, quindi non mi ripeto. Ci tengo però a ribadire che ci siamo dati del tempo per riflettere e capire se fossimo pronti ad intraprendere quella strada.

Alla fine sono partita, sicura che il rapporto avrebbe retto e che io, in prima persona, non solo avrei vissuto esperienze che sognavo da sempre, ma sarei stata anche in grado di cavarmela.

Questo per dirti che iniziare a viaggiare in solitaria per me non ha mai significato smettere di viaggiare in coppia. Ho fatto miei infatti entrambi i modi di vivere il mondo, pur mantenendo (inutile negarlo!) una netta predilezione per i viaggi che condivido con Gianluca.

Tra l’altro, durante viaggi particolarmente lunghi, mi è capitato di fare un pezzo di strada con altre ragazze, anche in gruppo. In quel frangente, ovviamente, ha aiutato il fatto che avessimo più o meno le stesse abitudini. Diversamente, credo, sarebbe stato impossibile.

Quando viaggio in solitaria per me è però molto importante mantenere una certa autonomia e quindi poi, dopo qualche giorno, per forza di cose, ho sempre scelto di proseguire secondo quelli che erano i miei programmi.

Forse proprio per questa ragione non ho mai pensato a dei tour di gruppo, che prenderei in considerazione solo se per una determinata destinazione non ci fossero alternative. O almeno adesso come adesso è così, poi, chissà!

Concludendo…

Credo sia chiaro ormai che tutto ciò che ho scritto fin’ora vada in una sola direzione. Cerca di ascoltarti e decidi in base a ciò che senti. Non c’è un modo giusto ed uno sbagliato di viaggiare, in assoluto. Ci sono tanti modi giusti e tanti modi sbagliati di viaggiare secondo quello che è il tuo punto di vista. Quindi, se ti va di partire in solitaria, fallo, altrimenti hai mille alternative! A te trovarle!

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6 Replies to “Viaggiare in solitaria, uno dei tanti modi di viaggiare…”

  1. Viaggiare in solitaria rappresenta per me un’occasione unica di comprendere fino in fondo l’amore che nutro per la scoperta e per il viaggio, senza contare che mi offre un’opportunità unica di rilassarmi e di vivere avventure sempre diverse!

  2. Viaggio in solitaria da circa 8 anni. Ho iniziato a farlo intorno ai 50 anni per puro caso, perché un viaggio di gruppo in Sicilia è stato annullato. Quindi ho deciso di andarci da sola, organizzando il viaggio a modo mio. È stato bellissimo. Una prima volta entusiasmante. E da quel momento ho abbracciato con convinzione l’idea del viaggio in solitaria. Nella mia lunga storia di viaggiatrice, dai 28 ai 40 anni ho sempre viaggiato con mio marito. Eravamo entrambi amanti delle destinazioni lontane ed esotiche. Viaggi meraviglioso, dove come coppia anche di viaggiatori eravamo in piena sintonia. Dopo la morte improvvisa di mio marito mi sono fermata per alcuni anni. Mi sembrava impossibile poter viaggiare senza di lui. Successivamente ho provato esperienze di viaggio con un’amica, ma non avevamo la stessa idea di viaggio. Per lei il viaggio era associato all’idea di vacanza, non di avventura e scoperta, come invece è per me. Quindi ho affrontato un viaggio di gruppo in Turchia: bello, molto ben organizzato, anzi, troppo organizzato. Mi sono sentita come una pecora in un gregge, non avevo autonomia di movimento. Quindi, dopo queste esperienze, posso dire che per me viaggiare in solitaria è l’opzione migliore in assoluto, alla quale non potrei più rinunciare. Organizzare ogni viaggio da sola, affrontare tutta l’esperienza da sola è per me fonte di grande soddisfazione e soprattutto di inestimabile ricchezza interiore. Ho superato il pregiudizio diffuso che per una donna viaggiare sola sia pericoloso. Certamente potrebbe esserlo, non adottando le necessarie precauzioni di buon senso. Una donna che viaggia sola deve sviluppare una buona consapevolezza di sé stessa e dell’ambiente che dovrà affrontare. Anche per questi motivi viaggiare da sole è una preziosa occasione di crescita interiore, si sviluppano nuove potenzialità, si forgiano le proprie capacità organizzative e comunicative. Viaggiare in solitaria permette un approccio alla conoscenza di luoghi, persone e situazioni molto più profondo. A volte in compagnia di altre persone possono sfuggire certi particolari, che invece in viaggio da soli si osservano con maggiore attenzione, perché si è più concentrati su ciò che ci circonda. Il viaggio in solitaria è una grande espressione di libertà e di indipendenza. Si sviluppa la consapevolezza della solitudine come occasione di libertà di espressione personale. Ma soprattutto, contrariamente a quanto molti credono, in viaggio da sole non si è mai veramente sole, perché le occasioni di incontrare e conoscere persone sono sempre dietro l’angolo. A volte bastano un sorriso o la gentilezza di un saluto per conoscere persone, che con disponibilità e gentilezza ti raccontano qualcosa di sé stesse e del luogo in cui ci si trova. Le persone, che incontri sul percorso, quelle che sono nate o vivono sul posto, sono sempre una preziosa fonte di informazioni. Proprio il viaggiatore solitario sarà l’interlocutore, al quale si avvicineranno per renderlo partecipe dell’animo del luogo. Viaggiare in solitaria è la più bella ed emozionante esperienza della mia vita.

    1. Antonella, grazie per aver raccontato la tua esperienza qui sul blog. Inutile dirti che condivido pienamente la tua visione, perché sì, viaggiare da sola mi ha dato moltissimo. In generale credo che ogni viaggiatore, con il passare del tempo, attraverso varie esperienze, trovi un po’ la sua via. Io al momento alterno i viaggi in coppia a quelli da sola e, come te, non credo che i viaggi di gruppo facciano al caso mio; allo stesso modo difficilmente riuscirei a viaggiare con delle amiche per più di qualche giorno, perché appunto interpreto il viaggio in un certo modo, un modo che spesso non coincide con le esigenze di chi mi sta attorno nella quotidianità. Riguardo alla sicurezza delle donne in viaggio ci sarebbe molto da dire. In linea di massima ritengo che sia importante informarsi adeguatamente rispetto alla situazione del luogo dove si intende andare e poi, come hai scritto, usare sempre il buon senso. Tutto questo però io lo faccio anche quando sono a casa, a maggior ragione se vado in un paese che non ha propriamente una buona reputazione. Ti ringrazio ancora per le tue parole e spero di rivederti presto da queste parti! 🙂

      1. Grazie Maria Grazia. I tuoi post sono sempre una piacevole occasione di confronto e di condivisione. Ricordo sempre con piacere nostro incontro in aliscafo alle Eolie. Anche questo è stato un episodio di viaggio in solitaria, dove viaggiare sole non significa essere sole. ❤️

        1. Già, proprio così, un incontro inaspettato quello sull’aliscafo e piacevole… A presto! 🙂

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”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”