Stai cercando spunti per costruire il tuo itinerario di viaggio in Ecuador? Vuoi sapere cosa ti aspetta in quello che è uno dei paesi più piccoli del Sud America, lì un po’ schiacciato tra Perù e Colombia, ma che ha comunque moltissimo da offrire?
Città di epoca coloniale sorprendenti e ben curate. Villaggi abitati da popolazioni che conservano antichi saperi. Mercati settimanali che portano sempre quel tocco di colore. Un sito archeologico eredità degli Inca. Vulcani da scalare o semplicemente da ammirare. Foreste rigogliose, di un verde che riempie occhi e cuore, inframmezzate da cascate il cui fragore pervade tutti i sensi. Un colibrì che, svolazzando, si nutre del nettare di un fiore e…
Per me l’Ecuador è stato tutto questo, anche se – dopo quasi quattro mesi zaino in spalla – ho potuto trascorrervi solo due settimane ed è stato necessario fare delle scelte riguardo cosa vedere e cosa fare…
Con la ferma intenzione di tornare in un futuro non troppo lontano, in quella circostanza, ho infatti deciso di concentrarmi esclusivamente sulla parte andina del paese, che ho voluto scoprire lentamente, come amo fare ovunque io vada.
E le Galapagos? E l’Amazzonia? Vi farò tappa durante il prossimo viaggio nel continente, che programmerò non appena si potrà partire nuovamente in sicurezza? Chissà… Ad ogni modo, presto o tardi, mi darò tutto il tempo necessario per viverle e quindi raccontarle nella loro estrema bellezza!
Viaggio in Ecuador: itinerario di due settimane lungo la Cordigliera Ande
Come vi ho già detto, il mio viaggio in Ecuador è durato appunto due settimane e si è sviluppato lungo le Ande, che sono state un po’ il filo conduttore della mia esperienza.
Prima di soffermarmi sulle singole tappe, mi preme sottolineare che sono arrivata nel paese dal Perù e che da sud, pian piano, mi sono mossa verso nord, fino a raggiungere la capitale.
Ve lo dico perché nel caso atterriate a Quito potete comunque prendere spunto da quello che è stato il mio itinerario di viaggio in Ecuador, semplicemente seguendolo nel senso opposto ovvero da nord verso sud.
Aggiungo inoltre che all’inizio o alla fine, nel caso abbiate più tempo di me, potreste (anzi dovreste assolutamente!) raggiungere Guayaquil e quindi le Galapagos, oltre a trascorrere qualche giorno in Amazzonia; per un viaggio di questo genere considerate però che avrete bisogno di almeno 20 – 25 giorni.
In attesa di poter completare il giro, ci tengo comunque a raccontarvi tutto ciò che mi ha offerto il paese…
Giorni 1 – 2 – 3 – 4 Cuenca e dintorni
Cuenca è la prima città dell’Ecuador in cui ho messo piede. Devo dire che con il suo centro storico in stile coloniale, perfettamente conservato, è stata proprio una bella sorpresa. Molto piacevole e vivace al punto giusto, si è poi rivelata anche un ottima base di partenza per un paio di gite. Nei dintorni si trovano infatti sia il sito archeologico Inca di Ingapirca che il Parco Nazionale Cajas, che non ho voluto mancare.
Per saperne di più di tutti questi luoghi leggete: Cuenca, Ecuador: solo un gioiellino coloniale?
🏠 Hotel check-inn, 36 Euro per quattro notti in camera privata
🚌 Autobus:
> Mancora (Perù) – Cuenca: 10h, 24 Euro con Trasportes Azuay
> Ingapirca, 2h ca., 6 Euro a/r
> Parco Nazionale Cajas, 1h ca., 4 Euro a/r


Giorni 4 – 5 – 6 Baños de Agua Santa
Avventura e adrenalina. Buona parte delle attività outdoor offerte dagli operatori turistici presenti a Baños de Agua Santa ne prevedono una buona dose. Bungee Jumping, rafting, arrampicata e chi più ne ha più ne metta. Personalmente mi sono data al mountain biking per percorrere la Ruta de las Cascadas e per la prima volta ho provato la sensazione di volare, grazie ad un complesso sistema di zipline e ad un’altalena. Ricordate comunque che dopo tanto movimento, c’è anche la possibilità di rilassarsi nei locali bagni termali!
A proposito di Baños ho scritto anche questo post: Baños de l’Agua Santa – Adrenalina e Relax in Ecuador!
🏠 Hostal Timara, 20Euro per tre notti in camera privata
🚌 Autobus:
> Cuenca – Baños de Agua Santa, 6h ca., 10Euro
Giorno 7 – 8 – 9 Latacunga e dintorni
Latacunga in sé e per sé è una cittadina abbastanza insignificante. Io però ho deciso di fermarmi ben tre notti perché nelle immediate vicinanze si trovano due delle maggiori attrazioni dell’Ecuador andino, nonchè di questo mio itinerario di viaggio. Si tratta della Laguna di Quilotoa e del Vulcano Cotopaxi. Della prima mi sono limitata a percorrere parte del sentiero che si sviluppa lungo tutto il perimetro. Il secondo invece l’ho scalato.
Volete saperne di più? Riguardo al Cotopaxi e alla Laguna di Quilotoa potete leggere anche Trekking sul Cotopaxi: avventura ad alta quota e Laguna di Quilotoa, un’altra gita da Latacunga?.
🏠 Hostel Café Tiana, 27Euro per tre notti in camerata
🚌 Autobus:
> Baños de Agua Santa – Latacunga: 2h, 2Euro ca.
> Laguna di Quilotoa, 2h30min, 2Euro ca. a tratta
🚙 Auto con driver condivisa con altri viaggiatori:
> Vulcano Cotopaxi, 25 Euro per trasporto e attesa per il ritorno


Giorno 10 – 11 – 12 – 13 – 14 Quito e dintorni
Quito, la capitale, l’ho lasciata per ultima e vi ho soggiornato ben cinque giorni. In realtà per godere appieno della città in senso stretto sono sufficienti 48h, anche se non manca un bel centro storico coloniale, qualche interessante museo e diverse altre attrazioni degne di nota cui farò cenno fra qualche giorno. Visto il tempo a mia disposizione prima di tornare a casa ne ho approfittato per fare qualche gita fuori porta. Tra le numerose alternative, ho scelto la Mitad del Mundo ed il famoso mercato di Otavalo.
Per approfondire potete leggere Quito, Ecuador – Cosa fare e vedere in Ecuador?, Mitad del Mundo, Ecuador, visita e curiosità e Otavalo, Ecuador, al di là del famoso mercato
🏠 Hump Day Hostel, 40Euro per 5 notti in camerata
🚌 Autobus:
> Latacunga – Quito: 1h30min, 1,50Euro ca.
> Otavalo: 2h, 2Euro ca.
> Mitad del Mundo: Meno di un’ora, 1Euro ca.
Itinerario di viaggio in Ecuador: come arrivare nel paese
Come vi ho detto all’inizio, sono arrivata in Ecuador dal Perù ovvero da Mancora, attraversando il confine via terra, a bordo di un autobus della compagnia Transportes Azuay. Si è trattato di un viaggio notturno con soste alla frontiera per espletare tutte le formalità di uscita/ingresso. Non si è rivelato particolarmente comodo, ma mi ha permesso di ottimizzare al massimo i tempi: partita in tarda serata, mi sono ritrovata a destinazione, a Cuenca, il mattino seguente.
Sappiate che è possibile entrare in Ecuador via terra anche dalla Colombia. In questo caso comunque ricordate che non esiste un autobus diretto. Ciò che dovrete fare è innanzitutto salire su un colectivo che da Ipiales vi porti fino al Rumicacha International Bridge, dove si trovano i posti di confine, quindi prendere un taxi fino a Tulcan e per finire un bus fino a Quito o Otavalo.
Nel caso invece partiate dall’Italia, troverete varie compagnie aeree che vi porteranno a destinazione. Personalmente ho volato con Delta (con volo di andata su Buenos Aires), ma ho valutato anche Iberia e AirEuropa.
Itinerario di viaggio in Ecuador: come spostarsi
Rispetto ad altri paesi del Sud America non si può certo dire che l’Ecuador sia un paese grande. Considerando le distanze nonché le condizioni della rete stradale, è facile intuire che spostarsi via terra sia una buona scelta. In generale i mezzi locali non sono particolarmente confortevoli, ma arrivano più o meno ovunque un viaggiatore possa voler andare. Personalmente ho (quasi) sempre scelto l’autobus per spostarmi, anche per percorrere – di notte – la tratta più lunga del mio itinerario di viaggio in Ecuador (Cuenca – Baños de Agua Santa). Solo nel caso si vogliano raggiungere le Galapagos, è dunque il caso di considerare dei voli interni.
E tour o escursioni varie? In questo frangente io non ne ho avuto bisogno ed ho preferito il fai da te. Ad ogni modo, un po’ ovunque troverete diverse opzioni per fare delle gite/escursioni.
Da valutare, nel caso siate in gruppo, il noleggio auto con conducente, ma comunque solo per qualche gita, come quella al Vulcano Cotopaxi.
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Le Galapagos sono anche un mio sogno, auguro ad entrambe di realizzarlo. Non sono mai stata in Ecuador, il tuo itinerario è davvero particolare, credo tu abbia fatto bene a scegliere questi luoghi come prime tappe. Natura meravigliosa e dai tuoi scatti questo si percepisce benissimo. Deve essere stato meraviglioso viaggiare quattro mesi con lo zaino in spalla, vado a leggere gli altri articoli!
Grazieee Mariarita! Spero di poterlo realizzare al più presto questo sogno e ricambio l’augurio! Si, è stata veramente un’esperienza meravigliosa quella di partire per quattro mesi e non vedo l’ora di ripeterla!
Non ho (ancora) mai preso in considerazione un viaggio in Sud America ma l’Ecuador beh.. Deve essere eccezionalmente particolare con questi ambienti così peculiari e con queste zone così incontaminate. Mi salvo il tuo articolo per un on the road futuro!
Tutto il Sud America, per me, è particolare ed ogni paese ha qualcosa che lo rende unico, diverso dai paesi vicini, con cui comunque qualcosa condivide… Ah… Quanto vorrei tornare lì…