Stai per andare a Vilnius? Io e Gianluca a maggio abbiamo viaggiato per una decina di giorni in Lituania e la capitale è stata la prima tappa di un interessante ed emozionante viaggio nel Paese. Leggendo questo post potrai ripercorrere i nostri passi e creare la tua personale lista di cose da fare / vedere in città. Iniziamo questo giro virtuale? Andiamo! Spero che troverai qualche spunto!
Vilnius è nota per il suo centro storico barocco, che a quanto pare è il più esteso d’Europa. Se dunque girovagare per stradine e viuzze sulle quali si affacciano edifici dai tenui colori pastello è il principale motivo per cui sei in partenza, sappi che hai scelto bene!
Da dove iniziare? Se il tuo volo, come il nostro, arriverà nel pomeriggio, una volta che ti sei sistemato in ostello/hotel, non andartene subito in giro alla ricerca dei monumenti che hai segnato sulla mappa che ti sei procurato, ma fai una bella passeggiata senza meta. In altre parole, vivi la città, andando dove ti porta il tuo istinto. Poiché il centro storico di Vilnius è piuttosto compatto, il giorno dopo avrai infatti tutto il tempo per raggiungere i luoghi che ritieni possano essere di tuo interesse!

Il nostro consiglio è quello di partecipare subito al free walking tour che si tiene tutti i giorno alle 10.30 e alle 12. Nel caso volessi prendervi parte sappi che il punto d’incontro è in Piazza del Municipio e che il giro dura circa due ore. La guida ti porterà nei maggiori luoghi di interesse, ma anche in angoli che difficilmente scoveresti da solo, rivelandoti tanti aneddoti e curiosità. Tutto questo in cambio di una piccola mancia, il cui importo lo deciderai tu!
Noi, dopo aver seguito la visita guidata, abbiamo iniziato il percorso pensato consultando varie guide e blog di viaggio…
Siamo tornati dunque in Piazza della Cattedrale, visitandone l’interno, senza mancare la Cappella di San Casimiro. Particolare è senz’altro il campanile che sorge di fronte ad uno degli ingressi e che un tempo faceva parte di un sistema di mura oggi non più esistente. Ah, ricorda che il complesso è sorto su un antico luogo di culto pagano, dedicato a Perkunas, il dio del vento! E anche che durante la dominazione sovietica è stato trasformato in una pinacoteca!
Ci siamo quindi soffermati nuovamente sulla Statua di Gediminas, vale a dire il primo gran duca della Lituania. Secondo la leggenda avrebbe gettato le fondamenta della città dopo un sogno, il cui protagonista sarebbe stato un lupo di ferro, ritenuto di buon auspicio.



Dopo aver fatto un salto nel cortile del Palazzo Reale, abbattuto dai russi e ricostruito solo di recente, ci siamo incamminati verso la Collina di Gediminas, che rappresenta il primo nucleo della città. Siamo saliti a piedi, senza fare particolari sforzi; ricorda comunque che puoi usare la funicolare. Una volta in cima ci siamo ritrovati di fronte a quello che è il simbolo della capitale lituana ovvero una torre in mattoni rossi risalente al XIII secolo, su cui svetta la bandiera della nazione. Se non vedi l’ora di immortalare Vilnius, sappi che sulla collina troverai degli ottimi scorci!
Era arrivata quindi l’ora di fare quattro passi nel Parco Sereikiskiu: passeggiando lungo il fiume, abbiamo avuto l’impressione di trovarci fuori città, in un piccolo bosco. Secondo noi spazi verdi come quello sono importanti in un contesto urbano e non manchiamo mai l’occasione di viverli, anche solo per riposare le nostre gambe su una panchina, dopo aver macinato chilometri e chilometri. Tu cosa ne pensi?
Anche sulla Collina delle tre Croci, la tappa successiva, ci è parso di essere altrove, lontano dai confini della capitale. E ancora una volta il passato più recente, che porta il segno di un regime totalitario, è emerso: immediatamente le tre croci che danno il nome alla collina si sono palesate ai nostri occhi e ci hanno ricordato che si trovano lì, al posto di altre tre croci – risalenti al XVII secolo – abbattute dai carri armati russi durante l’occupazione.

Scesi dalla collina, ci siamo ritrovati nei pressi della Repubblica di Uzupis. Di cosa stiamo parlando? Devi sapere che nel 1998 un quartiere della città ha dichiarato, ‘ufficialmente’, la propria indipendenza come Stato! Esistono persino un presidente, un parlamento che ha sede in un bar e una costituzione composta da 41 articoli che farebbero certamente la felicità di Sissi (per chi non lo sapesse, Sissi è la mia barboncina!). Fossimo passati da quelle parti un mesetto prima, avremmo addirittura potuto partecipare ad una festa con tanto di guardie in uniformi piuttosto ridicole, pronte ad apporre un timbro sul nostro passaporto! Se non si era ancora capito, tutta il contesto strappa un sorriso e non va preso troppo sul serio!
Tornati nella città vecchia, siamo passati dalla chiesa di Sant’Anna e dalla Chiesa di San Michele, prima di proseguire e imboccare Piles Gatve, la più vivace ed animata via del centro.
Poi è arrivato il momento di far visita all’Università. Fondata nel 1579, è la più antica dell’Europa dell’est. Vale la pena entrare, fosse anche solo per vedere il Cortile Grande, su cui si affaccia la Chiesa di San Giovanni, gli altri tredici cortili e la biblioteca.
Abbiamo concluso la giornata ripassando dal Palazzo presidenziale e dalla bella Piazza del Municipio, spingendoci poi fino alla Chiesa di San Casimiro, alla Porta di San Basilio, alla Chiesa Ortodossa dello Spirito Santo, alla Chiesa di Santa Teresa e alla Porta dell’Aurora.

Fin qui abbiamo citato numerosissime chiese: alcune le abbiamo viste solo dall’esterno, altre le abbiamo potute scoprire anche all’interno. Devi sapere però che fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale a Vilnius erano numerose anche le sinagoghe, poiché nella capitale viveva una delle più grandi comunità ebraiche dell’Europa dell’est. Con l’avvento dei due regimi totalitari che si sono avvicendati (quello nazista e quello sovietico) e delle persecuzioni alle quali hanno rispettivamente dato il via, la comunità ebraica si è vista sterminata ed il quartiere in cui viveva è stato praticamente distrutto. Vale comunque la pena farvi un salto: qualcosa è stato ricostruito e poi troverai diversi pannelli esplicativi che ti daranno almeno una vaga idea di ciò che è stato.
Il secondo giorno l’abbiamo dedicato alla città nuova, il cui asse principale è rappresentato da Gedimino Prospektas. Ci siamo fermati a dare un’occhiata al Teatro nazionale, al Palazzo del Governo e al Palazzo del Parlamento. Gran parte della mattinata l’abbiamo però dedicata al Museo delle vittime del genocidio, che crediamo sia un must per chiunque decida di mettere piede in Lituania e si accinge a comprenderne la storia.
Quel giorno, per pranzo, un’esperienza nuova: ci siamo ritrovati, per la prima volta, in un cat caffé!!! Sorseggiando un particolarissimo infuso e gustando delle ottime frittelle di patate accompagnate dalle più svariate salsine, attendevamo che qualche gatto sonnacchioso si facesse avanti per un po’ di coccole. Ti dico solo che la nostra attesa è durata davvero poco!
Ecco… Siamo arrivati alla fine di questo giro virtuale nella capitale lituana! Un’ultima idea prima di salutarti… Perché non provi a fare un salto in una delle librerie del centro, dove vendono anche testi in lingua inglese? Potreste trovare qualche insolito souvenir! Io mi sono portata a casa una raccolta di fiabe e favole lituane!
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