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Avevamo già avuto modo di visitare la Cascata delle Marmore una decina d’anni fa. A luglio però, durante il nostro on the road tra Toscana ed Umbria, abbiamo voluto tornarci. Nonostante i nostri ricordi fossero un po’ sbiaditi, la maestosità di quella meraviglia della natura era infatti ancora ben impressa nella nostra memoria e ci ha impedito di proseguire senza fermarci.

D’altra parte, stiamo parlando di una delle cascate più alte d’Italia e d’Europa. Di una cascata che con i suoi 165m d’altezza rappresenta una delle maggiori attrazioni naturalistiche dell’Umbria. E, ancora, di una cascata parte del Parco fluviale del Nera, che ha un’estensione di circa due mila ettari.

In questo post potrai leggere della nostra esperienza ovvero di come abbiamo organizzato la nostra giornata alla Cascata delle Marmore. Troverai però anche tutte quelle informazioni che ti serviranno per organizzare la tua visita, oltre ad un breve approfondimento storico e una (triste) leggenda!

Visitare Cascata delle Marmore

Prima di visitare la Cascata delle Marmore… Un po’ di storia!

La Cascata delle Marmore ha una storia molto interessante e che merita di essere raccontata. In questo paragrafo scoprirai come ha avuto origine, come è cambiata e come è stata sfrutta nel corso del tempo!

Devi sapere innanzitutto che la Cascata delle Marmore, diversamente da quanto si possa pensare, non è frutto della natura in sé e per sé. La mano dell’uomo è infatti stata determinante per la sua formazione!

Non so se lo sai o meno, ma con il suo salto essa fa sì che il fiume Velino sfoci nelle Gole del fiume Nera. Ecco, oggi è così, ma fino all’arrivo dei romani nella zona la geografia del territorio era molto diversa.

Originariamente il fiume Velino scorreva infatti attraverso l’altopiano di Rieti, creando una vera e propria palude, insana e pericolosa per la salute della popolazione che viveva nell’area.

Le cose mutarono nel 271 a.C., quando il console Manio Curio Dentato fece realizzare un canale per deviare il corso del fiume. E’ così che l’acqua è arrivata fino all’attuale frazione di Marmore per gettarsi nelle gole!

I romani sono stati molto ingegnosi, tanto che risolsero il problema. Non pensarono però al fatto che l’opera avrebbe inciso sul corso del fiume Nera, che in certi periodi già straripava di suo e spesso finiva per inondare Terni.

Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente vennero meno i lavori di manutenzione del canale e la palude che era scomparsa si è quindi ripresentata. Da quel momento la situazione non mutò più per secoli.

Solo nel 1422 con l’avvento di Papa Gregorio XII, furono avviati dei nuovi lavori, che sostanzialmente coincisero con la costruzione di un altro canale, il Cavo reatino; lo scopo ovviamente era quello di tornare a regolare la portata del fiume Velino.

Nel 1545 ci furono poi gli interventi ordinati da Papa Paolo III, che affidò ad Antonio da Sangallo il Giovane il compito di realizzare un ulteriore canale, noto come Cava Paolina. Peccato che non si arrivò ad alcun risultato evidente!

A quel punto si tornò ad operare sul primo canale costruito, la Cava Curiana. In particolare, nel 1598, sotto Papa Clemente VIII, si installò una valvola in grado di regolare il flusso dell’acqua. E non è finita qui…

La Cascata delle Marmore, per arrivare al suo stato attuale, ha tuttavia dovuto attendere fino al 1787, quando Papa Pio VI incaricò l’architetto Andrea Vici di apportare ulteriori modifiche. Quest’ultimo, costruendo il Canale Pio e modificando i salti, riuscì finalmente a porre fine a tutte le problematiche.

Il XIX secolo fu il momento in cui si iniziò a realizzare che l’acqua potesse essere sfruttata come forza motrice nei complessi industriali locali e poi anche per la produzione di energia idroelettrica nella centrale di Galleto.

Per questo motivo oggi non è sempre possibile vedere la portata massima della cascata, ma di questo ti dico di più nei prossimi paragrafi!

Visitare Cascata delle Marmore

Visitare la Cascata delle Marmore – I sei sentieri!

Come avrai compreso, una visita alla Cascata delle Marmore è particolarmente adatta alle esigenze di chi cerca il contatto con la natura ed ama il trekking, più o meno impegnativo che sia. Devi sapere inoltre che all’interno del parco in cui si trova puoi percorrere ben sei sentieri!

Sentiero 1

Il Sentiero 1, lungo 800m e di difficoltà media, collega il Belvedere Superiore al Belvedere Inferiore. Noi lo abbiamo percorso prima in discesa, in circa mezz’ora, e poi in salita, impiegandoci quasi tre quarti d’ora. Appena arrivati ci siamo fermati alla Specola. Si tratta di un di loggiato voluto da Papa Pio VI, da cui è possibile apprezzare il primo salto della Cascata delle Marmore. Più o meno a metà siamo poi giunti al Tunnel degli innamorati, che conduce all’omonimo balcone panoramico, posto proprio sotto il primo salto. Ecco, qui ci siamo completamente bagnati!

Sentiero 2

Il sentiero numero 2, che inizia nei pressi del Belvedere Inferiore ed in particolare al Centro didattico del Giardino Botanico, è lungo solo 300m ed è considerato facile. Circolare e percorribile in soli 20 minuti, ci ha permesso di avvicinarci molto al secondo salto della Cascata delle Marmore e di percepire appieno la sua potenza. La sua particolarità sta anche nel fatto che conduce attraverso tutta una serie di grotte e grotticelle, salendo e scendendo grazie a scalette e ponti in legno.

Sentiero 3

Il sentiero 3, che si estende per soli 150m e richiede 15 minuti per essere percorso, inizia sempre nei pressi del Belvedere Inferiore ovvero al Centro didattico del Giardino Botanico. Esso ci ha consentito di ammirare la parte più bassa della Cascata delle Marmore ovvero i canyon formati dal Fiume Nera e il punto (panoramico!) in cui quest’ultimo incontra il fiume Velino. Anche in questo caso non mancano scalette e ponticelli, che rendono il percorso molto semplice.

Sentiero 4

Il sentiero 4, che si estende per circa 500m ed è percorribile tra andata e ritorno in poco più di mezz’ora, è di difficoltà medio-facile. Inizia nei pressi del Belvedere Inferiore, nello specifico vicino all’ingresso Byron, e ci ha portati fino al Belvedere Pennarossa Inferiore e Superiore, che offrono una visione completa dei tre salti della Cascata delle Marmore. Nella prima parte il percorso prevede dei gradini in cemento, poi però si sviluppa su un terreno abbastanza irregolare, ad un certo punto tra l’altro senza protezione rispetto allo strapiombo!

Sentiero 5

Il sentiero 5 parte da Campacci di Marmore, dove si colloca anche il Belvedere Superiore. Anche questo è classificato come facile ed è abbastanza breve, tanto che sfiora a malapena il chilometro. Percorribile in 30 minuti, rappresenta il percorso più recente, costruito in seguito ai lavori di messa in sicurezza conseguenti alle frane degli anni ’70-80. Si sviluppa più o meno tutto in piano ed offre una bella visuale sulla Conca ternana e sulla Valle del fiume Nera, oltre che sul Belvedere Inferiore e sul secondo ed il terzo salto della Cascata delle Marmore. Con delle guide abilitate è possibile anche visitare il complesso ipogeo delle Marmore, che si estende proprio sotto questo sentiero.

Sentiero 6

Il sentiero 6 è l’unico che presenta una difficoltà alta. Anche se si estende per solo un chilometro, richiede infatti circa 1 ora in salita e 40 minuti in discesa. Da non sottovalutare poi il fatto che il tracciato si presenti molto irregolare. Inizialmente si costeggiano orti e canali, per poi entrare in un bosco di lecci. Si incontrano parti delle vecchie centrali idro-elettriche, ma non si vede da nessun punto la Cascata delle Marmore.

Visitare Cascata delle Marmore

Quando visitare la Cascata delle Marmore

Nel caso ti stessi chiedendo quando visitare la Cascata delle Marmore, è importante che ti focalizzi non solo sulla stagione giusta, ma anche sui momenti della giornata più adatti… Mi spiego meglio!

Per quanto riguarda la stagione, come puoi intuire, la primavera e l’autunno sono i momenti più indicati. A dire la verità io ci sono andata entrambe le volte in estate e devo dire che è stato comunque un buon momento, visto che soprattutto in certi punti ci si bagna molto; in questo caso però è importante arrivare presto in modo da affrontare i sentieri più impegnativi prima che il sole sia troppo alto. D’inverno considera che alcuni sentieri sono inaccessibili.

L’aspetto più importante da tenere in considerazione tuttavia è rappresentato dal fatto che la cascata non è sempre visibile nella sua portata massima. Come ti ho già detto, questo dipende dal fatto che le acque del fiume Velino sono usate per produrre energie idroelettrica e il suo flusso è quindi controllato. Ciò significa, in poche parole, che devi informarti riguardo ai giorni e agli orari in cui il getto è al massimo.

Poiché i giorni e gli orari di apertura, così come del rilascio dell’acqua della cascata, cambiano al variare della stagione, ti rimando al sito ufficiale della Cascata delle Marmore, che è sempre aggiornato.

Riguardo al rilascio dell’acqua della cascata aggiungo solo che il flusso aumenta in modo graduale, che è preannunciato da un segale acustico e che quando si avverte il suono è bene trovarsi presso il Belvedere Superiore o Inferiore.

Come vestirsi per visitare la Cascata delle Marmore

Nel caso ti stessi chiedendo anche come è opportuno vestirsi per visitare la Cascata delle Marmore, ricorda innanzitutto che è fondamentale un abbigliamento comodo; questo vale sia per il vestiario, che ovviamente va scelto in base alla stagione, che per le scarpe, che devono essere chiuse e possibilmente antiscivolo.

Poiché in alcuni punti, come il Balcone degli innamorati, ci si bagna quasi completamente, è opportuno portare con sé un k-way. In alternativa è possibile acquistare un poncho (che però è in plastica…) prima di entrare. In ogni caso ricorda di portare un cambio!

Se viaggi con uno zainetto e non vuoi che si bagni, procurati anche un coprizaino. E’ fondamentale se non è impermeabile e dentro ci tieni macchina fotografica o apparecchi elettronici!

Cascata

Come arrivare alla Cascata delle Marmore e muoversi una volta in loco

Come già sai, la Cascata delle Marmore si trova in Umbria, ad una decina di chilometri da Terni. Personalmente ci sono sempre arrivata in automobile. Ti segnalo però la possibilità di muoverti anche con i mezzi pubblici ovvero in treno fino a Terni e quindi da lì in autobus.

All’interno del parco ovvero sui sentieri che ho menzionato sopra ovviamente ci si sposta a piedi. Considera tuttavia che da un Belvedere all’altro puoi muoverti anche su delle navette, al costo di 1,60Euro andata e ritorno; queste però circolano solo in alcuni momenti ed è importante verificare gli orari.

Dove parcheggiare

Nell’organizzare la tua visita alla Cascata delle Marmore, dovrai anche decidere dove parcheggiare una volta in loco. Questo chiaramente dipende da dove intendi iniziare il tuo percorso, se dal Belvedere Inferiore o da quello Superiore.

In corrispondenza di ciascun belvedere troverai infatti un parcheggio. Il primo si trova in località Collestatte, in Piazzale Felice Fatati 1. Il secondo in località Marmore, in Vocabolo Cascata 30. Ad ogni modo, non farai fatica a trovarli, perché sono ben segnalati.

Per completezza aggiungo che in alta stagione, quando il numero di visitatori aumenta, è anche possibile lasciare la propria automobile in zona Staino, dove viene aperto un altro parcheggio; da lì è poi però necessario prendere, al costo di 1Euro a tratta, una navetta per raggiungere i belvedere.

Ti ricordo inoltre che i parcheggi della Cascata delle Marmore sono a pagamento dal 1 Aprile al 30 settembre, dalle 10 alle 22; il costo è di 1,20 Euro all’ora oppure di 5Euro per l’intera giornata.

Rafting fiume Nera

Acquisto del biglietto per visitare la Cascata delle Marmore

Puoi acquistare un biglietto che ti darà modo di visitare la Cascata delle Marmore on-line oppure sul posto. Nel secondo caso, sappi che troverai una biglietteria in corrispondenza sia del parcheggio del Belvedere Superiore che di quello Inferiore.

Riguardo al costo considera che il biglietto a prezzo intero costa 10Euro, ma che sono previste riduzioni per i bambini, gli anziani ed i gruppi.

Nel caso intendessi spostarti da un belvedere all’altro avvalendoti della navetta, tieni a portata di mano il biglietto, che ti consentirà di uscire dal parco e di rientrarvi durante la stessa giornata.

Una delle tante leggende riguardo alla Cascata delle Marmore…

Tra le tante leggende con le quali si è cercato di spiegare le origini della Cascata delle Marmore, te ne racconterò solo una, quella che mi ha colpita di più per la sua tristezza…

Questa leggenda vede protagonista il grande amore tra la ninfa Nera ed il pastore Velino e, purtroppo, anche la gelosia e la cattiveria della Dea Giunone.

Riguardo a questi ultimi devi sapere che quando la Dea Giunone venne a sapere della relazione, trascinò la ninfa Nera in Cima al Monte Vettore, il più alto dei Sibillini, per trasformarla in un fiume.

Disperata, perché pensava di non poter mai più riabbracciare il suo innamorato, Nera iniziò a fluire, sempre più veloce, fino a giungere nel luogo dove per la prima volta aveva incontrato il pastore Velino.

Quest’ultimo, preoccupato, iniziò a chiedere a chiunque notizie della sua amata, ma trovò risposte solo quando incontrò la Sibilla, che gli raccontò tutto ciò che era successo.

La leggenda, come ti ho annunciato all’inizio, non ha un lieto fine, tanto che termina con un salto nel vuoto da parte di Velino, che così intendeva ricongiungersi con Nera…

Se sei alla ricerca di altre mete per il tuo viaggio in Umbria, ti consiglio di Visitare Narni!

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”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”