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Nel post Cosa fare a Cusco, l’antica capitale degli Inca vi ho parlato delle opportunità che la città offre ad un viaggiatore, ma non vi ho raccontato nulla di tutto ciò che è possibile fare e vedere al di là del centro storico, in generale nei dintorni e più nello specifico nella Valle Sacra. Ecco, lo farò proprio in questo post, menzionando antichi villaggi, affascinanti rovine e bellezze naturalistiche che tolgono il fiato!

siti archeologici valle sacra

Il boleto turistico: per accedere ai luoghi d’interesse nei dintorni di Cusco e nella Valle Sacra

Se avete intenzione di visitare buona parte dei luoghi d’interesse di Cusco e dintorni, compresi quelli della Valle Sacra, la cosa migliore da fare per ridurre i costi è quella di acquistare – non appena mettete piede in città – il cosiddetto boleto turistico.

Si tratta di una sorta di carnet che nella sua versione più completa – per 130 Soles ovvero l’equivalente di circa 35 Euro – dà accesso a ben sedici siti nell’arco di 10 giorni.

In linea generale ricordate che potete ottenerlo all’ingresso di ciascuna attrazione e che per comprarlo ed utilizzarlo dovrete sempre avere con voi il passaporto.

Per maggiori informazioni ed in particolare per comprendere cosa effettivamente includa, vi rimando al sito cosituc.gov.pe.

Raggiungere i luoghi d’interesse nei dintorni di Cusco e nella Valle Sacra

Per visitare i dintorni di Cusco e la Valle Sacra avrete diverse opzioni, vale a dire tour di gruppo con guida, mezzi di trasporto locali e taxi.

Se fossi stata ancora in viaggio da sola come nei mesi precedenti in Argentina, Cile e Bolivia, probabilmente la mia scelta sarebbe ricaduta su qualche tour di gruppo con guida, che certamente mi avrebbe vincolata parecchio in quanto ad autonomia ma che al contempo mi avrebbe consentito di ottimizzare al meglio le giornate a disposizione, senza spendere grandi cifre.

L’alternativa, ancora più economica, sarebbe stata quella di avvalersi del trasporto locale, che per alcuni siti d’interesse poteva essere (ed in realtà è stato) estremamente vantaggioso, ma per altri sono certa mi avrebbe esasperata a causa dei cambi necessari e delle tempistiche che comunque si sarebbero rivelate inadeguate alle mie esigenze.

Poiché appena sono arrivata in Perù mi ha raggiunta Gianluca, alla fine ho optato essenzialmente per la soluzione taxi: allo stesso prezzo di due tour guidati (se non di meno) ho potuto personalizzare la mia esperienza e soprattutto evitare spostamenti sfiancanti e che mi avrebbero sottratto momenti preziosi.

Cosa fare e vedere nei dintorni di Cusco e nella Valle Sacra

> Siti archeologici negli immediati dintorni di Cusco

Il primo giorno fuori Cusco l’ho dedicato a quattro siti archeologici che si trovano negli immediati dintorni della città ed in particolare a Tambomachay, Pukapukara, Q’enqo e Saqsaywaman.

In questo caso di primo mattino tramite la guest house in cui alloggiavo ho organizzato un taxi che per pochi euro mi ha condotta fino a Tambomachay, il più distante dei luoghi che ho visitato quel giorno.

Pukapukara, Q’enqo e Saqsaywaman li ho poi invece raggiunti a piedi. Lo stesso vale per Cusco, dove sono rientrata sempre sulle mie gambe prima del tramonto.

Per quanto riguarda il percorso, dovete sapere che è di circa 9km e che non presenta grandi difficoltà, anche perché spesso si cammina lungo una strada asfaltata ben poco trafficata.

sacshuayaman sito archeologico nei dintorni di cusco
tambomachay rovine dintorni di cusco
pukapukara fortezza inca nei dintorni di cusco

Tambomachay

Si tratta di un antico centro rituale che pare gli Inca avessero destinato al culto dell’acqua. Oggi è possibile osservarvi interessanti opere di ingegneria idraulica, come acquedotti, fonti e canali.

Pukapukara

E’ una fortezza, con tanto di torre d’osservazione, usata dagli imperatori inca e dalle loro delegazioni come luogo di riposo e ristoro durante le visite alla vicinissima Tambomachay. E’ ancor possibile ammirare la parte usata come dormitorio e quella destinata a magazzino.

Q’enqo

Altro sito cerimoniale che gli Inca avrebbero deputato al culto del sole, della luna e delle stelle. Sembra inoltre che nella grotta che rappresenta il fulcro del complesso si tenessero rituali volti ad ottenere un buon raccolto. Interessantissime le incisioni su roccia che raffigurano puma, condor ed altri animali sacri.

Saqsaywaman

Certamente è il più misterioso dei luoghi d’interesse che si trovano negli immediati dintorni di Cusco. Ancora non si comprende infatti se sia stato edificato a scopo cerimoniale o difensivo. A lasciare molti dubbi inoltre i megaliti stessi che lo compongono: non è stato stabilito nemmeno come sia stato possibile spostarli e posizionarli con le tecnologie che gli inca avevano a disposizione nel XVI secolo. Aggiungo solo che è molto imponente, nonostante i colonizzatori spagnoli, subito dopo il loro arrivo, abbiano iniziato a smantellarlo per riutilizzare i materiali nella costruzione degli edifici che oggi costituiscono il centro storico di Cusco.

> Villaggi e siti archeologici nella Valle Sacra degli Inca

Quella che oggi è nota come Valle Sacra degli Inca o Valle Sagrado altro non è che la valle del fiume Urubamba, che si estende tra la città di Cusco e le mitiche rovine di Machu Picchu.

Personalmente mi sono data tre giorni per esplorare la Valle Sacra. A questo proposito ci tengo a sottolineare che – secondo me – due giorni sono il minimo indispensabile per muoversi senza fretta ed apprezzare appieno almeno i villaggi ed i siti archeologici principali.

Il primo giorno l’ho dedicato interamente a Pisac, il secondo a Maras, Moray, Ollantaytambo e Chinchero, mentre l’ultimo a Tipon e Pikillakta.

Escludendo Pisac, dove sono arrivata in minivan in un’oretta, spendendo circa 2 Euro tra andata e ritorno, tutti gli altri luoghi li ho raggiunti in taxi, pagando il secondo giorno circa 40 Euro ed il terzo circa 30.

Prima di raccontarvi più nello specifico dei vari luoghi d’interesse, aggiungo solo che personalmente ho alloggiato tutto il tempo a Cusco, perché – soprattutto durante viaggi di una certa durata – non amo cambiare ostello / guesthouse / hotel troppo spesso. Ricordate comunque che è facile trovare una sistemazione per la notte in diverse località della Valle Sacra.

chinchero villaggio nei dintorni di cusco
salinas de maras
moray complesso archeologico

Pisac

Si tratta di un pittoresco villaggio andino, molto frequentato dai viaggiatori soprattutto per il suo vivace mercato, dove è possibile acquistare artigianato locale a prezzi vantaggiosi. Il pueblo tuttavia rappresenta anche la via d’accesso ad un interessante sito archeologico, che offre la possibilità di osservare terrazzamenti, sistemi di irrigazione, un osservatorio astronomico e persino un orologio solare, tutti riconducibili alla civiltà incaica. Ci si può arrivare a piedi percorrendo i 4km (tutti più o meno in salita) che lo separano dal centro abitato oppure in taxi.

Salinas di Maras

Sì, sono proprio delle saline, di epoca precolombiana! Dovete immaginare circa tremila vasche arroccate sul fianco di una montagna, nelle quali sgorga acqua salata, proveniente da una fonte che si trova nelle vicinanze. Credetemi, lo spettacolo è assicurato, anche e soprattutto grazie all’effetto cromatico che si viene a creare! Quando ci sono stata io – a luglio 2018 – si poteva godere sia del colpo d’occhio da un punto panoramico che di una passeggiata tra le vasche; oggi purtroppo non è più possibile avvicinarsi a queste ultime.

Moray

Altro luogo molto particolare! Troverete infatti una serie di terrazzamenti scavati nel terreno con un’impressionante precisione geometrica! Nello specifico dovete pensare a tutta una serie di cerchi / ellissi che sembrano sprofondare gli uni negli altri! Recentemente è stato ipotizzato che gli inca li abbiano costruiti per sperimentare e migliorare le loro stesse tecniche agricole. Sembra effettivamente che ogni livello dei terrazzamenti abbia un proprio microclima, che può rivelarsi più o meno adatto a specifiche coltivazioni. Giusto per fare un esempio, nel complesso più grande la differenza di temperatura tra la parte più alta del terrazzamento e quella più bassa è di ben 15 gradi, considerando un dislivello di circa 100m. Non trovate anche voi che tutto questo sia estremamente interessante?

Ollantaytambo

Ollantaytambo è forse uno dei villaggi andini più visitati dai viaggiatori che si avventurano nella Valle Sacra, eppure mantiene un fascino tutto suo, probabilmente grazie alle abitazioni e alle strade costruite dagli Inca, che sono state sapientemente restaurate. Il motivo per cui una tappa è d’obbligo sta però soprattutto nella straordinaria fortezza, sempre incaica, che domina il villaggio. Degna di nota, inoltre, anche l’area cerimoniale dedicata al dio del sole, che è parte della fortezza e quindi si trova sempre nella parte alta del sito. Nella parte bassa invece va menzionata quella che un tempo era una zona residenziale.

Chinchero

Chinchero è un altro villaggio andino, il mio preferito a dire la verità. Sarà stata la luce del tardo pomeriggio, quella prima del tramonto, ma l’ho trovato particolarmente suggestivo. La ripida salita che conduce al centro abitato, il pueblo in sé e per sé, una piccola ma incantevole chiesa in stile coloniale e dei terrazzamenti costruiti dagli inca, che hanno modellato il paesaggio in modo incredibile… Tutto questo ho trovato e mi sarei fermata volentieri anche oltre il calar del sole!

Tipon

Si tratta di un sito Inca che, come Pikillakta, non era nei miei programmi, ma che ho deciso di visitare perché – come vi racconto nel prossimo paragrafo – ho dovuto rinunciare ad un’altra escursione. Ho potuto vedere altri terrazzamenti con tanto di cascatelle e canali che nel loro complesso esprimono ancora una volta la maestria degli Inca in campo idraulico. Di questo luogo ho apprezzato particolarmente la quiete: sono pochi infatti i viaggiatori che vi fanno tappa, andando un po’ al di là del solito circuito.

Pikillakta

E’ l’unico sito preincaico della Valle Sacra che ho avuto modo di esplorare. E’ da ricondurre alla popolazione degli Huari, che ne gettò le fondamenta già nel 500 d.C. La sua funzione era essenzialmente cerimoniale, ma sono state scoperte anche quelle che un tempo dovevano essere abitazioni. Pure Pikillakta è un luogo poco frequentato e molto molto tranquillo.

pikillakta sito archeologico preincaico

> Bellezze naturalistiche

Come ormai avrete capito, i dintorni di Cusco hanno molto da offrire da un punto di vista archeologico. Anche gli amanti della natura e del trekking tuttavia non rimarranno delusi.

A questo proposito ricordo che nei dintorni di Cusco la questione altitudine non va sottovalutata, perché potrebbe portare con sé tutti i sintomi del mal di montagna; nel programmare le attività che indico di seguito, tenete dunque conto del vostro acclimatamento.

Ad ogni modo sappiate che si tratta di gite in giornata che richiedono delle belle levatacce ed un certo impegno fisico! Comunque, se siete o andrete in Perù, non perdetevele!

Montagna Arcobaleno

La Montagna Arcobaleno, nota anche come Vinicunca, è il più grande rimpianto del mio viaggio in Perù. Avrei tanto voluto cimentarmi in un trekking che mi avrebbe portata a sfiorare i 5200m ma soprattutto a vedere dei rilievi dai colori straordinari. Purtroppo però, proprio il giorno che dovevo andarci, è caduta la neve ed ho dovuto rinunciare! Ad ogni modo, sappiate che vi basterà entrare in una qualsiasi agenzia di Cusco per poter vivere l’esperienza, spendendo solo una ventina di Euro! In questo caso, visto il tipo di escursione, mi sarei affidata ad un’operatore locale, in modo da avere una guida e non avventurarmi da sola.

Laguna Humantay

Se nei vostri programmi non rientra uno dei percorsi che conducono a Machu Picchu e che prevedono una sosta presso la Laguna Humantay, sappiate che potete comunque vedere con i vostri occhi quella meraviglia della natura che si trova a circa 4000m di altitudine. Sempre a Cusco troverete diversi operatori a cui affidarvi per affrontare l’escursione, offerta ad un prezzo che oscilla tra i 20 ed i 30 Euro. Come per la Montagna Arcobaleno, anche in questo caso vi consiglio di muovervi con una guida.

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2 Replies to “Visitare i dintorni di Cusco e la Valle Sacra”

  1. Complimenti per il bell’articolo!
    Ti volevo chiedere come ti sei organizzata per il giro in taxi dei vari villaggi? in ogni posto hai contrattato un taxi differente, o hai organizzato il tour fai da te con un unico taxi partendo da Cusco? anche noi siamo in coppia e mi piace l’idea di rinunciare al tour organizzato.
    Grazie,
    Andrea

    1. E’ stato un mix delle due cose, facendo sempre base a Cusco. In alcuni casi abbiamo fatto i tour, che da un punto di vista economico erano più convenienti. In altri abbiamo organizzato con un driver. Provate a chiedere alla struttura dove alloggiate se hanno un contatto e confrontate poi il prezzo richiesto con quello che viene chiesto dai tassisti in loco.

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”In un’epoca in cui viaggiare è prerogativa di molti, credo che sia ancora possibile percorrere vie sconosciute, rendendole solo nostre: sono convinta infatti che oggi le grandi esplorazioni debbano essere anche e soprattutto interiori.”