Tallinn è stata l’ultima tappa del mio itinerario nelle Repubbliche Baltiche e purtroppo nel Paese di cui è capitale – l’Estonia – è stata anche l’unica tappa…
La città ha senz’altro una spiccata vocazione turistica, soprattutto se messa a confronto con le vicine Riga e Vilnius, rispetto alle quali mi è subito parsa ben più vivace.
Pensavo che ai miei occhi questa sua caratteristica le avrebbe sottratto quel fascino che molti le attribuiscono, ma ho dovuto ricredermi: la sua anima medievale e la sua propensione verso il futuro, che sembrano avere avuto la meglio su quanto ereditato dall’occupazione sovietica, mi hanno infatti piacevolmente impressionata.
Due giorni possono essere davvero pochi per visitare una capitale. Tallin però, secondo me, si presta benissimo anche alle esigenze di chi va di fretta: il suo centro storico è compatto ed i luoghi di interesse che stanno al di fuori di esso sono facili da raggiungere, anche a piedi.
Arrivata in città, mi rimanevano 48h al termine del viaggio… Cosa sono riuscita a fare? Se continuate a leggere, ve lo racconto!

Qualche curiosità…
Credo che per cogliere la realtà dell’Estonia (e direi anche della Lettonia e della Lituania) di oggi non si possa prescindere dalla conoscenza degli eventi più importanti della sua storia, recente e non. Tranquilli, non voglio ripercorrere secoli e secoli di invasioni ed occupazioni, perché poi – anche se è riduttivo dirla in certi termini – di questo si tratta! Di seguito trovate dunque giusto qualche curiosità su questo Paese e sul suo popolo… Noi, intesi come nazione, non siamo forse lo specchio degli eventi che abbiamo vissuto?
Sapevate che la lingua estone non ha nulla a che vedere con la lingua parlata dai vicini lettoni e lituani? In questo senso pare che sia molto più vicina all’ungherese e al finlandese, tanto da appartenere appunto al ceppo ugro-finnico, grazie a migrazioni avvenute migliaia di anni fa.
Chi sono gli ultimi pagani d’Europa? A definirsi tali, gli estoni (in questo caso in compagnia di lettoni e lituani!), per i quali la Festa di Mezza Estate è una ricorrenza ancora molto sentita! Nulla hanno potuto, probabilmente, la cristianizzazione prima e la riforma protestante poi!
Qual’è la religione più diffusa in Estonia? A dire la verità, credo che questa domanda non sia così rilavante: a mio parere dovremmo chiederci perché gli estoni sono per lo più atei! Il lungo e pesante giogo di Mosca c’entrerà qualcosa?!
E sapevate che il canto è il tratto distintivo del folklore locale? A quanto pare non è andato perduto, nonostante le diverse dominazioni che si sono alternate! Sembra che presso il Museo della Letteratura Estone, nella città di Tartu, siano conservati i testi di oltre 1.300.000 canzoni nazionali! Tra l’altro il popolo estone ha portato avanti la lotta per ottenere l’indipendenza dall’Unione Sovietica anche attraverso il canto: il Festival della Canzone tenutosi nel 1988 è infatti stato un importantissimo strumento di protesta!
Mi ha stupita il fatto che tra gli estoni, i lettoni ed i lituani ci sarebbe una certa rivalità, nel senso buono del termine. Se l’Estonia si vanta di essere il primo Paese nel quale è stata pronunciata una frase su Skype, la Lituania vanta di essere il primo Paese ad aver visto sorgere un negozio IKEA nei territori delle Repubbliche Baltiche… Si tratterebbe di una competizione continua, folle, ma divertente!
Tallinn, il primo giorno…
Come a Vilnius e a Riga, anche a Tallin ho preso parte ad un free walking tour. Sappiate che le visite guidate, della durata di due ore, si tengono tre volte al giorno, alle 10, alle 12 ed alle 15 e partono dall’ufficio del turismo; nei mesi da ottobre ad aprile si tengono solo alle 12. Voglio sottolineare che sono gratuite e che al termine si lascia solo una piccola mancia alla guida. Ultimamente, quando viaggio, cerco di non perdermi questa opportunità: in pochissimo tempo ho modo di farmi un’idea generale del luogo che ho scelto di visitare, spendendo quasi nulla!
Il primo giorno, dopo la visita guidata, ho continuato ad esplorare il centro storico medievale per conto mio, tornando anche là dove ero già stata…
Di seguito, un elenco dei luoghi che ho scelto di visitare!
⇒ La Piazza del Municipio ovvero Raekoja Plats. Per farla breve, è il centro del centro ed ospita appunto il Municipio, eretto tra il 1371 ed il 1404; il soldato che si scorge in cima alla sua torre, è il Vecchio Tommaso, custode della città ormai dal 1530! Sulla piazza si affaccia anche un altro edificio storico, la Farmacia, in attività dal 1422.
⇒ Il Passaggio del Pane Bianco e la Chiesa del Santo Spirito. Lo stretto passaggio, che prende il suo nome da un panificio che si trovava in zona e che ormai non esiste più, conduce alla Chiesa dello Spirito Santo, nota per la sua antica torre campanaria (1433) e per il suo scintillante orologio blu e oro (1684).



⇒ Vene ovvero la via in cui un tempo lavoravano i mercanti russi, di cui rimangono le abitazioni del XV secolo. Nell’area che si estende tutt’intorno alla via si trovano numerosi ristoranti, oltre a passaggi e cortili pittoreschi e a qualche edificio sacro.
⇒ Pikk ovvero la Via Lunga. E’ la via che collega la collina di Toompea ed il porto di Tallin. Su di essa si affacciano edifici in cui risiedevano i mercanti tedeschi e quelle che un tempo sono state le sedi delle coorporazioni. Mi limito a citare le più note, ovvero la Grande Gilda, la Gilda di San Canuto, la Gilda di Sant’Olaf e la Confraternita delle Teste Nere. La via dà accesso anche al ex quartier generale del KGB.
⇒ La Grande Porta della Costa e la Grassa Margherita. Si tratta della porta che dà accesso al porto di Tallin e di un bastione del XVI secolo.
⇒ Lai ovvero la Via Corta. Parallela a Pikk, un tempo vi sorgevano le case degli artigiani.
⇒ La Chiesa di Sant’Olaf. E’ dedicata a Olaf II, un re norvegese del XI secolo, ma da sempre la popolazione di Tallin la associa al suo architetto, anch’esso di nome Olaf, che mori cadendo dalla torre campanaria, sputando un rospo ed un serpente, probabilmente perché ha ignorato la profezia che annunciava la morte di chiunque avesse portato a termine la costruzione dell’edificio…
⇒ Le mura della città bassa, vale a dire il tratto di mura più lungo che si è preservato, con ben nove torri. La torre più nota tuttavia si trova in un altro punto della città vecchia, a ridosso della collina di Tompea: si tratta della nota Kiek in de Kok. Risalente al 1475, veniva usata dai soldati per ‘sbirciare in cucina’ (come indica il suo nome in basso tedesco) ovvero per osservare il popolo, che viveva nella città bassa.
⇒ Toompea. E’ la collina dove secondo la leggenda fu sepolto il primo condottiere del popolo estone e che durante la dominazione germanica è stata dimora di vescovi e nobiltà. In questa parte della città vecchia si concentrano alcuni dei più rilevanti edifici di Tallin: innanzitutto il Castello di Tompea, con la sua facciata barocca, rosa, che nulla ha più a che vedere con l’edifico eretto dai danesi nel XIII secolo, e che oggi ospita il parlamento. Poi la Chiesa a Cupola, luterana, e la Cattedrale Ortodossa di Aleksandr Nevskij, che rispecchia la politica di russificazione del Baltico intrapresa dagli zar alla fine del XIX secolo. La collina, inutile dirlo, regala scorci panoramici notevoli.
⇒ La Chiesa di San Nicola, il cui pezzo forte è rappresentato dalla Danza Macabra di Bernt Notke, risalente al XV secolo.


Tallinn, il secondo giorno…
Il secondo giorno a Tallin l’ho invece dedicato ai luoghi d’interesse che si trovano al di fuori del centro storico, che personalmente ho raggiunto a piedi, ma che sono serviti dal trasporto pubblico.
⇒Il Museo dell’occupazione e della lotta per la libertà, che mette il visitatore di fronte a quello che è stato il periodo più buio della storia estone, durante il quale si sono avvicendati ben due regimi totalitari, quello nazista e quello sovietico.
⇒Il Parco Kadriorg con i suoi palazzi ed i suoi musei. Il parco fu commissionato da Pietro il Grande per la moglie Caterina, così come l’omonimo palazzo, che oggi ospita il Museo d’Arte di Kadriorg – dove sono custodite opere delle maggiori correnti artistiche europee – e la residenza del Presidente della Repubblica. Non è mancata una breve sosta presso la Casa Museo di Pietro il Grande e una visita più approfondita al KUMU, ovvero il Museo d’Arte Estone, nel quale vengono esposte essenzialmente opere contemporanee.
Se c’è più tempo…
Nel caso abbiate più tempo di quello che ho avuto a disposizione io, potreste andare al Open Air Museum, ovvero uno spazio urbano nel quale sono stati raccolti edifici in legno portati nella capitale da diverse zone rurali del Paese.
Un’altra idea è quella di fare una gita in giornata al Parco Nazionale di Lahemaa. Se preferite restare in ambito cittadino, potete invece raggiungere Tartu, nota soprattutto per la sua università.
Poi ci sono anche le isole, che su di me esercitano un fascino eccezionale, ma per le quali bisogna mettere in programma un certo numero di giorni: mi riferisco soprattutto a Kihnu, dove prima o poi riuscirò ad approdare.
Raggiungere e lasciare Tallin…
Personalmente sono arrivata a Tallin in autobus, partendo da Riga, in Lettonia: ci ho impiegato 4/5 ore ed ho speso 16 Euro.
Sappiate che la capitale è ben collegata anche ad altri Paesi europei, nonché alla Russia.
Il modo più semplice per giungere in città dall’Italia è però certamente in aereo: in questo senso ricordate che Ryanair e Wizzair offrono voli diretti.
Per raggiungere il centro storico dall’aeroporto e poi eventualmente per tornarci, salite sul bus n.2 o in alternativa sul bus n.65; il costo è davvero irrisorio, 1,60 Euro.

Dove ho dormito?
Anche a Tallin ho dormito in ostello, spedendo 11Euro a notte per un letto in camerata. La struttura presso la quale ho soggiornato è l’Old Town Hostel Alur. Direi che non ha né pregi nè difetti particolari. Il motivo per cui l’ho scelta è la sua ottima posizione, proprio all’interno della città vecchia!
Mangiare e bere…
In questo caso non segnalo nessun locale in particolare. A detta degli stessi estoni la cucina nazionale sarebbe piuttosto… noiosa! I piatti sarebbero infatti tutti a base di maiale e patate! Ricordate, comunque, che potrete sempre consolarvi con qualche buona birra artigianale!
Se vi interessa, leggete anche i seguenti post:
> Itinerario e costi del mio viaggio nelle Repubbliche Baltiche – Parte I: Lituania
> Itinerario e costi del mio viaggio nelle Repubbliche Baltiche – Parte II: Lettonia
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Sono stata a Tallinn ma purtroppo solo per un giorno: ero a Helsinki e da lì ho preso un traghetto. Inutile dire che ho visto davvero pochissimo, ma sempre meglio di niente. Mi sono piaciuti molto i colori estivi, ma mi piacarebbe tornarci magari in inverno.
Si può sempre tornare! Effettivamente bisognerebbe tornare in ogni luogo in tutte le diverse stagioni! A me piacerebbe tornare a Tallin nel periodo di natale… Prima o poi!
Questa cosa del museo all’aperto con le case importate da tutto il Paese sta un po’ sfuggendo di mano, eh 😀 ne ho visitato uno a Helsinki e ce n’è uno anche a Stoccolma!
Ahahah… Hai ragione… Oltre a quello di Stoccolma ne ho visto poi uno vicino a Copenhagen…